La Trama
Deline, giovane e bella ragazza che ha avuto moltissimi spasimanti nel passato (e forse qualcuno anche adesso),
si è appena resa conto di essere incinta, e convince Tcheunne, suo recente fidanzato "benestante", di recarsi a casa sua per conoscere la
famiglia e per chiedere la sua mano.
La famiglia di Deline è composta dal nonno (Pappa-gran) un po rimbambito, dal padre (Pappa), dalla madre (Mamma)
e dalla sorella Joconde, che è sempre stata molto gelosa di Deline, soprattutto per la moltitudine di spasimanti che, da sempre, ronzano attorno a Deline.
Viene chiamata la Mamma per far conoscere la condizione di Deline alla famiglia senza creare troppi drammi, e per cercare di affrettare il matrimonio con Tcheunne.
Si succedono scene divertenti e incomprensioni tra i familiari.
Nessuno si accorge che Deline è incinta finché non lo svela la Mamma, creando lo scompiglio in famiglia.
In qualche modo e dopo alcuni tentativi di fuga di Tcheunne, lui fa la richiesta di matrimonio al Pappa di Deline, il quale lo concede anche se con
questa battuta, che chiude la Prima Parte della Pièce:
"Mi chiedi la sua mano e hai già preso tutto il resto ! "
La Seconda Parte della Pièce si apre con la scena del sindaco Philippe che gioca a carte con la segretaria comunale Fabienne aspettando che scada lorario per
le visite del pubblico (queste ultime sono ammesse solo dalle 12,00 alle 12,10).
Ma, alle ore 12,05, arrivano in Comune Deline e Tcheunne per eseguire le formalità burocratiche per il matrimonio.
I personaggi di Deline e di Tcheunne vengono interpretati da due nuovi allievi-attori.
Deline si presenta sul palcoscenico con un evidente "pancione"...
Costretto a interrompere la partita a carte, il sindaco Philippe, brontolando, manda Fabienne a vedere chi è arrivato e nasconde le carte sotto una bandiera, raccolta
al volo dallasta presente alle spalle della scrivania.
Mentre Fabienne cerca di rimandare la visita, Deline insiste nel voler vedere il sindaco per avviare le pratiche matrimoniali.
Alla fine, Deline e Tcheunne entrano nella stanza del sindaco e Philippe riconosce in Deline una sua ex, mentre lei non lo riconosce affatto.
Si susseguono scenette divertenti tra Melie (la donna delle pulizie, curiosa e sempre presente attorno al sindaco e alla segretaria), il sindaco Philippe, Tcheunne, Fabienne e la stessa Deline.
Philippe cerca di farsi riconoscere da Deline, la quale, mentendo, annuisce ma facendo capire al pubblico, con gesti eloquenti, che non si ricorda proprio di lui.
Philippe viene chiamato fuori dalla stanza da Fabienne per apporre alcune firme sui documenti di Tcheunne e allora Deline, rimasta sola nella stanza del Sindaco insieme con Melie,
approfitta per chiedere alla donna delle pulizie il nome del sindaco.
Saputo che il Sindaco si chiama Philippe, Deline caccia via Melie dal palcoscenico e tira fuori dalla borsetta una lunga lista di vecchi e nuovi spasimanti, contenente i dettagli su ognuno di loro.
Si accorge dellesistenza sulla lista del nome di Philippe con accanto le relative note:
( ...Pantiòn, no ! Pascoualèn, no ! Passien, no ! Ah, ecco ! Philippe: poco affascinante, ma ricco, un buon partito per un domani... )
Inizia così una delle scenette più divertenti che vede Deline truccarsi e farsi più bella, in attesa del rientro in stanza di Philippe.
Il sindaco rientra e vacilla vedendo lo splendore di Deline, e si dichiara ancora innamorato di lei..
Avendo dichiarato che il bambino che sta per nascere potrebbe essere suo o di chiunque altro, Philippe convince Deline a scappare con lui allestero per sposarsi, dopo aver rubato tutti i soldi, contenuti nella cassaforte del Comune, preparati per la paga degli impiegati...
Il sindaco Philippe e Deline scappano e escono di scena, mentre Tcheunne si dispera per la perdita della fidanzata e mentre Melie e Fabienne fanno lo stesso ma per la perdita dei soldi.
Poi questi ultimi chiedono a Tcheunne come ha fatto a conoscere Deline e, soprattutto, a metterla incinta...
Qui inizia unaltra scenetta divertente che fa dire a Tcheunne (che è il geometra della Regione) il titolo della Pièce e a spiegarne il significato:
( ...ero in un campo a fare delle misure e Deline era lì inchinata a raccogliere i mirtilli, e così ... ho sbagliato tutte le misure ... PE COULPA DI-Z-AMBROCALLE... - PER COLPA DEI MIRTILLI - ) .
Anche Tcheunne esce di scena borbottando e dicendo che troverà sicuramente unaltra donna, tornando nei campi a fare le misure...
Occorre avere un nuovo sindaco, e Fabienne si auto-nomina "sindachessa (Senteucca)" facendosi mandare una fascia con questo titolo.
Poi, chiede a Melie se sa giocare a carte...
( ...ma certo, in particolare "a scopa"... ) risponde Melie facendo vedere la scopa delle pulizie.
Mentre la Senteucca Fabienne nomina Melie nuova segretaria comunale, questultima inizia uno strepitoso spogliarello, togliendosi una moltitudine di panni e lanciandoli verso il pubblico, rimanendo in un succinto e attillato costume.
A questo punto, esplode lilarità tra il pubblico, sia perchè lo spogliarello è accompagnato da musiche particolari (come quella dal titolo: "You can leave your hat on" del Film: "Nove settimane e mezzo" (del 1986) che ha guidato lo striptease di Kim Bassinger),
sia perchè il personaggio di Melie è interpretato da un uomo: Vittore (bravissimo in questa esibizione, anche se non così affascinante come la Bassinger).
Melie, divenuta nuova segretaria comunale, esegue alcuni ordini della Senteucca (tra cui il posizionamento del cartello con i nuovi orari delle visite del pubblico: solamente dalle ore 12,00 alle 12,05 ed esclusivamente il primo lunedì del mese...)
La Pièce termina con la scena finale della Senteucca e di Melie che fanno finta di gettare lacqua sporca, contenuta in due secchi, verso il pubblico.
Allultimo momento, i due secchi contenenti acqua, vengono sostituiti con altri due pieni di coriandoli che vengono gettati sul pubblico.
Alla fine, questa performance teatrale si chiude con tutti gli attori presenti sul palcoscenico mentre cantano la canzone in patois: La femaletta (di Magui Bétemps) che contiene il ritornello Dze travaillo to lo dzor ( Io lavoro tutto il giorno
) che dà lidea del lavoro pesante delle donne, in famiglia e fuori, e in particolare di Melie (che ripete spesso questa frase in scena).
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