La montagna nei francobolli!

(Alcune notizie sulla mia tematica dedicata ai francobolli con soggetti di montagna)


QUALCHE FRANCOBOLLO DI MINERALI



Gesso di Eisleben
Gesso di Eisleben
Quarzo ametista di Weisenbad e Erzgebirge
Quarzo ametista di Weisenbad e Erzgebirge
Proustite di Schneeberg e Erzgebirge
Proustite di Schneeberg e Erzgebirge

In quanti modi viene "pubblicizzata" la Montagna?

1° Salita al Monte Bianco (mt.4810) del 8/8/1786;
primi salitori: dottor Michel Gabriel Paccard e guida Jacques Balmat
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Chissà quanti frequentatori della montagna si sono mai posti la domanda sulla quantità di forme diverse in cui essa è stata e viene rappresentata.
Quanti hanno mai calcolato quante volte e su quali "media" le località montane sono state pubblicizzate, sponsorizzate e vendute?


Quante evoluzioni ha subìto la creazione di mappe topografiche, da quelle antiche e manuali alle moderne carte turistiche, per finire con i lussuosi dépliants presenti ovunque?
Oggi, nell’epoca dell’elettronica e della comunicazione multimediale, dello strapotere della televisione via satellite e via cavo, domande del genere fanno sorridere e risultano stravaganti:

farsele significherebbe già uscire dal frastuono della "montagna venduta e consumata".

Le guide attuali hanno raggiunto un’enorme produzione e diffusione con una copertura capillare di quasi tutte le località importanti, ma spesso i loro contenuti tendono a stimolare e a promuovere un "consumo" della montagna piuttosto che la sua "frequentazione", con un basso livello di approfondimento degli aspetti ambientali ed antropologici, che possono favorire una conoscenza completa di questo mondo.
Sembra quasi che la montagna esista solo perchè ne parlano i giornali, la televisione o le riviste specializzate delle agenzie turistiche e di viaggio.   Ecco apparire, per esempio, in concomitanza delle festività natalizie, le "sponsorizzazioni" dei trekking alla moda ai campi-base dell’Everest; dello sci fuori pista con incluso il viaggio in elicottero ad alta quota; della neve, seppur artificiale, "garantita" anche a dispetto delle condizioni atmosferiche, in tutte quelle località tradizionalmente turistiche.
Infine, si tocca l’apice della falsità e stupidità pubblicitaria con la moltitudine di "spot", secondo cui l’aria di montagna sarebbe addirittura contenuta nelle pastiglie contro la tosse, per non parlare di quelli sulle acque "limpide e pure", che verrebbero sigillate nelle bottiglie delle più reclamizzate acque minerali.

La montagna presentata sotto questa forma, però, non la si "frequenta", la si "occupa"!

Il pericolo maggiore lo corriamo noi, amanti veri di questo ambiente: il facile consumo ci farà perdere il senso della novità, della scoperta, e spegnere la nostra fantasia.

Ebbene, in questo quadro poco rassicurante, il francobollo resta ancora uno dei più antichi strumenti di pubblicità: questo centimetro quadrato di carta colorata, continuando a mantenere il suo fascino iniziale, favorisce un rapporto non troppo invadente con l’interlocutore e diffonde, oltre a notizie altrui, anche una propria intima comunicazione per immagini, che riattiva le nostre "curiosità" e "fantasia" e, con esse, anche la voglia di conoscere e di viaggiare.


Motivazioni per una raccolta

M.Kreuzberge (mt.2067) - Alpstein
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Perchè raccogliere francobolli?
Perchè proprio quelli che riguardano soggetti di montagna?
Le ragioni possono essere tante e remote nel tempo.
Le mie sono state essenzialmente: la curiosità, un desiderio di evasione e la necessità di alimentare una grande fantasia giovanile.
Curiosità per questi pezzetti di carta colorata, incollati su buste e giornali, che contengono i disegni più strani.
Desiderio di evasione, voglia di visitare Paesi lontani e di vivere una vita diversa, forse immaginaria, piena di emozioni e di colori, sentita più necessaria proprio quando si è confinati fisicamente in un luogo differente e distante dai propri interessi.
Fantasia, favorita da questi quadratini, che diventano finestre oltre le quali si aprono immense praterie o solitari sentieri all’interno di grandiose foreste sovrastate da cime imponenti che si possono quasi toccare.
Da ragazzo bastava che li raccogliessi in un piccolo album, per sentirmi vivo e poter viaggiare, proprio come avevano fatto veramente le lettere che rigiravo tra le mani, guidate fino a me da quei piccoli francobolli.   L’arrivo della posta con affrancatura straniera, caso alquanto raro per quei tempi, era considerato un fatto eccezionale e subito cercavo di capirne il linguaggio e il messaggio che essa conteneva, prima ancora di aprire la busta e leggere la lettera.
Dopo gli anni dello studio, il servizio militare nel Corpo degli Alpini ha risvegliato questa antica passione.   Le escursioni e le arrampicate di quel periodo, mi hanno convinto dell’esistenza di una "possibile avventura" per ognuno di noi.   Le montagne, a me valdostano, si sono sempre mostrate come un amichevole terreno di gioco e un mondo da scoprire, ogni volta diverso.
In tempi più recenti, l’interesse coltivato su pubblicazioni specifiche, sempre più ricche e aggiornate, l’adesione a varie associazioni ambientalistiche e a club alpini, mi hanno permesso di capire meglio il mondo della montagna e, frequentandolo assiduamente, di conoscere un poco di più anche me stesso.
Infine, l’articolo di Uberto Tosco, dal titolo: <La montagna nei francobolli>, apparso sulla rivista del CAI nel numero 11-12 del novembre-dicembre 1981, mi ha praticamente "aperto la strada" a un nuovo modo di raccogliere i francobolli, consentendomi così di unificare due antiche passioni: quelle della filatelia e della montagna.


La tematica sulla montagna

Copertina della Tematica sui francobolli di montagna
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Le tematiche sono, per definizione, esposizioni personalizzate e ogni raccoglitore mette in evidenza i fatti ed i soggetti che sente più vicini, così come non ne presenta altri, ritenuti insignificanti o riduttivi.   Alcuni, volontariamente, non espongono nella tematica francobolli che sono in contrasto con una scelta etica dell’andare in montagna: per esempio non vengono raccolti francobolli o interi postali che racchiudono messaggi di tipo consumistico (gare e agonismo in genere, sci di pista, eliski, grandi hotel alla moda, ecc...), per dare spazio agli sport in sintonia con una fruizione più naturale del territorio montano (escursionismo, scialpinismo, sci di fondo, arrampicate, ecc...).   Per ciò che mi riguarda, pur ritenendomi particolarmente sensibile a ogni tentativo e aspetto di protezione ambientale, non ho tuttavia voluto escludere dalla mia tematica un cenno agli sport di massa, i quali senza dubbio appaiono i più criticabili rispetto alle conseguenze sull’integrità dell’ambiente.   La scelta deriva da una esigenza di completezza, che anch’essa ha avuto una ragione all’interno della costruzione del mio lavoro.   Dopo le prime ricerche e letture, nel 1987 ho dato avvio a un approccio sistematico di raccolta di informazioni sui cataloghi mondiali.    La selezione è stata impegnativa, così come la ricerca degli esemplari ritenuti interessanti o indispensabili.   Il loro acquisto, poi, si è tramutato spesso in un onere gravoso, dovuto agli alti prezzi imposti dai commercianti filatelici sulle serie complete, poiché è quasi sempre impossibile comprare un solo francobollo "importante", se questo fa parte di una serie.   Necessariamente, quindi, ci sono state rinunce e ciò ha influenzato sulla completezza dell’opera.
Poco a poco, però, ho costruito la "mia tematica", che oggi è formata da circa 550 francobolli (anche se quelli acquistati sono molti di più), sistemati su circa 120 fogli filatelici, e composta da 27 capitoli e 90 sottocapitoli relativi a temi specifici.   Ogni foglio, oltre a contenere i francobolli, presenta una succinta spiegazione dell’argomento trattato e riporta per ogni soggetto i dati anagrafici (Stato, anno di emissione, titolo della serie e del singolo francobollo), cioè tutte le informazioni obbligatorie per una tematica ufficiale.
La documentazione, che descrive i vari argomenti della tematica, è stata prodotta con l’ausilio di una ricca bibliografia, composta da testi scientifici, enciclopedie, guide, riviste, ecc...


Gli argomenti trattati

50° ann. Organizzazione Alpina Ceoslovacca:
Montagna con vie numerate di salita
(7041 bytes) Conquiste cinesi: Minya Konka (mt.7590)
(6705 bytes) Conquiste cinesi: M.Everest (Jolmo Lungma) (mt.8848)
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Sono tantissimi!
Flora, fauna, e sport vari fanno la parte del leone come soggetto delle vignette.   Tutti gli argomenti trattati, comunque, hanno una loro sequenza logica: partendo dalla geologia, geografia, cristallografia, si passa gradatamente alle manifestazioni di vita dei primi abitatori (uomini, animali, vegetali) e alle successive tappe della penetrazione umana nel territorio montano.   Altri soggetti fanno riferimento alla particolarità di questi luoghi, per natura adatti alla difesa e al controllo.   Essi rappresentano anche alcune opere di fortificazione ubicate nelle località raffigurate in un determinato francobollo.   La tutela del territorio permette la nascita e la crescita della comunità alpina ed è ciò che testimoniano altri soggetti della tematica.   Diverse sezioni spiegano la connessione tra l’asperità o l’isolamento dei luoghi montani, nonché la nascita di un forte senso religioso e di un proprio linguaggio che accomuna questi popoli, favorendo la loro peculiarità rispetto alle altre popolazioni vicine.   Spesso anche la necessità di procurarsi una valida protezione dai nemici, richiede la pratica di riti particolari che aumentano le diversità.
La tematica affronta anche le diverse tipologie abitative.   Dopo aver condiviso caverne e ripari di fortuna, i montanari imparano a costruire abitazioni più solide, meglio predisposte ai rigori invernali e meglio esposte al sole.   Con il crescere dell’esperienza si sviluppano stili architettonici tipici di una particolare vallata che, ancora oggi, costituisconola sua peculiarità rispetto ad altre.
Altre parti della tematica prendono in esame le varie modificazioni avvenute nel territorio.   Le montagne da originali luoghi di sostentamento e di difesa delle popolazioni, piano piano si sono trasformate in località di svago e di riposo: aumentano gli stranieri in transito e gli scambi commerciali, per cui diventa necessario creare strade e valichi tra i monti.   Successivamente anche la ferrovia riesce a superare i colli e dove non è possibile vengono costruiti imponenti trafori alpini.
Alle attività escursionistiche e alpinistiche la tematica riserva largo spazio: vengono messe in evidenza, in particolare, le modalità di salita e le tecniche di calata.   La parte sciistica è ricca: molti fogli presentano le più importanti manifestazioni ed i campionati a livello mondiale.   Non mancano le sezioni dedicate alle imprese alpinistiche sulle cime più famose del mondo, con le informazioni fondamentali sui primi salitori.   Alcuni gruppi di fogli sono dedicati alla presentazione dei clup alpini e delle associazioni che più direttamente si interessano della protezione della montagna o della sua frequentazione, soprattutto quelle giovanili che curano l’avvicinamento dei ragazzi a questo mondo.
Le truppe militari alpine sono rappresentate su alcuni esemplari, così come è ricordato il loro sacrificio in tempo di guerra.
Specifiche sezioni raccolgono gli esemplari di francobollo più rari per la loro bellezza, per la cura nella scelta del bozzetto e per la qualità della stampa.   Non mancano, poi, i paragrafi dedicati alle curiosità o a qualche eclatante caso di errore filatelico.
Essendo il risultato di un lavoro (e di una passione) durato da anni, la filatelia è senza dubbio un riflesso del mio amare la montagna e del mio frequentarla, da solo o con gli altri.   Essa esprime un’idea di montagna a cui sono legato, quella che, a saperla "guardare", sa comunicarci il senso della novità, della scoperta, sa conservare e custodire le nostre fantasie, i nostri sogni e i nostri desideri di avventura.
Da ultimo, ritengo che la montagna sia in grado di evocare i lunghi tempi dell’esistenza del nostro pianeta e i grandi spazi della natura, anche se l’uomo ne è suo protagonista solo per una porzione limitata di tempo.   Nonostante ciò, l’essere umano, preso dalla smania di velocità, efficienza e consumo, ne viene sopraffatto e perde la capacità di apprezzare appieno questo mondo.
Non a caso, il primo dei 120 fogli di questa tematica, contenente un foglietto dell’Armenia, rappresenta una pittura di Ajvazovsky, la discesa di Noè dal monte Ararat.   La didascalìa di apertura del "Catalogo" riassume la motivazione e lo stimolo per la costruzione della mia tematica dedicata alle montagne.


La discesa di Noè dal Monte Ararat
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MONTAGNE

<PER L’UOMO DI OGNI EPOCA, LE MONTAGNE HANNO RAPPRESENTATO IL MONDO DEL MISTERO E DELLA PAURA.    SPESSO ESSE SONO STATE RITENUTE LA SEDE DEGLI DEI, E MOLTE CIME SONO DIVENUTE SACRE NELLA SENSIBILITA’ RELIGIOSA DEGLI ABITATORI DI QUESTI LUOGHI.    SONO STATE IL NATURALE CONFINE DI POPOLI, DIFESE A VOLTE CON ASPRI CONTRASTI E GUERRE.    HANNO SOLLECITATO LA FANTASIA DEI MONTANARI E DEI VIAGGIATORI E SONO DIVENTATE SEMPRE DI PIU’ TERRENO DI STUDIO, DI AVVENTURA E PALESTRA DI CONOSCENZA.    SONO DA SEMPRE UN LIBRO APERTO SULLA STORIA NATURALE DELLA TERRA E DI TUTTO CIO’ CHE VI E’ VISSUTO E CHE OGGI VI VIVE.>

LA PRESENTE TEMATICA, CHE INTENDE RAPPRESENTARE LA MONTAGNA IN TUTTI I SUOI ASPETTI, NEI FRANCOBOLLI DI TUTTO IL MONDO, VUOLE FORNIRE UN MIO MODESTO CONTRIBUTO ALLA MIGLIORE CONOSCENZA DI QUESTO PARTICOLARE AMBIENTE.


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Aggiornamento - 02/12/2014