Trama:
Dopo il successo editoriale di "In punta di Vibram" (IPDV) del 2005,
(vedi recensione in questa sezione) ,
alcuni autori dello stesso, coordinati da Aldo Maero (49° AUC), hanno
deciso di affrontare unaltra avventura editoriale.
Si tratta di una nuova antologia di racconti, scritti da ex Ufficiali
ed ex Sottoufficiali di Complemento degli Alpini che hanno frequentato i Corsi
della Scuola Militare Alpina di Aosta (la "mitica" SMAlp), che ha un respiro maggiore
della precedente.
Sono qui raccolte alcune testimonianze di esperienze degli anni 40,
della Seconda Guerra Mondiale fino ad arrivare a quelle del 2006, con
lintervento italiano in Iraq.
Ci sono racconti inediti dai vari fronti dei "Ragazzi di Aosta 41",
tra cui notevoli sono i ricordi delle medaglie al Valor Militare: Nelson Cenci
e Carlo Vicentini.
E presente un ulteriore intervento di Mario Rigoni Stern
con un "ricordo" del 1938.
Il libro termina con una testimonianza da Baghdad del sergente maggiore in
servizio attivo Massimiliano Strobbe, del reggimento Alpini Paracadutisti
Monte Cervino.
Sono qui raccolti 129 racconti di 65 autori con foto e disegni che ancora forniscono
una "trama" di molteplici storie amalgamate e accomunate da un gene che è stato
identificato in una sorta di DNA speciale, un "DNA Alpino" appunto.
Commento:
In questo libro troverete 68 anni di "Storia che... si fa Leggenda".
Storie di alpini di ogni epoca ed età che hanno operato in
Italia e allestero.
Storie di atti atti eroici e soprusi, di furbate, di contraddizioni e
coerenze.
Autori più o meno famosi, lasciano in queste pagine un loro messaggio con
lunico scopo di trasmettere al lettore quello che sono state le Truppe Alpine,
fornendo unimportante testimonianza su quello che sono diventate e che potrebbero
essere ancora in futuro.
Lintero ricavato dalla vendita di questopera sarà devoluto alla
Associazione Nazionale Alpini (A.N.A. - che ha dato il proprio patrocinio per
questopera), per la ristrutturazione dello storico Rifugio Contrin (*).
E un libro che dovrebbe fare bella mostra sullo scaffale della biblioteca
personale di chiunque abbia a cuore lepopea alpina, anche se non ha avuto la
fortuna di aver partecipato ai Corsi della SMAlp, come il sottoscritto (era
il 1965 ed era il 40° Corso).
Che altro dire di questo libro?
Nulla di più se non il suggerimento di leggerlo.
Buona lettura!!
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