Trama:
"In punta di Vibram" (IPDV) è una antologia di racconti,
scritti da ex Ufficiali di Complemento degli Alpini, che hanno
frequentato i Corsi della Scuola Militare Alpina di Aosta (la "mitica"
SMA, poi chiamata SMAlp) come Allievi Ufficiali di Complemento (AUC).
Questi ufficiali, poi sparsi nei vari battaglioni sullarco
alpino per il completamento del loro servizio di prima nomina, hanno
voluto descrivere il periodo passato alla Scuola Militare Alpina, il
loro primo impatto con il servizio militare di leva (allora
obbligatorio), la prima esperienza di vita in una Scuola severa che
doveva sfornare uomini capaci di condurre altri montanari (gli alpini)
in montagna.
Per molti quella scuola è stata una Scuola di Vita.
Dopo 66 anni di vita, la Scuola Militare Alpina, che era nata ad
Aosta nel 1934 con scopi addestrativi di alta specializzazione in
montagna e dopo circa 190 Corsi in tempo di pace (dal 1948), cessa di
esistere a partire dal 4 dicembre 2000, a seguito della
riorganizzazione delle Forze Armate Italiane, cedendo il posto al
"Centro di Addestramento Alpino", centro di specializzazione per le
Forze Armate (con personale non più di leva ma volontario).
La simpatia, che da sempre è stata riservata ai racconti
sugli alpini, traspare anche dagli scritti di questi ufficiali
ex-allievi; scritti che mantengono ancora la freschezza della
giovinezza dei tempi della "naja".
IPDV non è un libro celebrativo, ma si tratta
essenzialmente di un album di ricordi, scritto con molta
spontaneità dagli autori che ricreano latmosfera vissuta
dai tanti giovani che hanno partecipato ai corsi AUC.
Nel libro, dopo la presentazione di Giuseppe Parazzini (ex
presidente generale dellANA - Associazione Nazionale Alpini),
un importante contributo è quello di Mario Rigoni Stern, famoso
scrittore di libri che parlano dellepopea degli Alpini.
In questo breve brano, ancora carico di nostalgia, Rigoni Stern accenna
alle sue esperienze fatte alla Scuola (allora non si chiamava ancora
SMA, ma Scuola Centrale Militare dAlpinismo) nel 1937, proprio
poco dopo la nascita di questo nucleo addestrativo "speciale".
Poi ci sono i contributi di Bruno Pizzul, di Simone Moro, nomi
talmente conosciuti che è inutile aggiungere parole, se non il
fatto che anche loro sono stati ex-allievi AUC, poi divenuti ufficiali
di alpini e che hanno conosciuto la SMAlp di Aosta.
Chiude la raccolta Cesare Di Dato, generale degli alpini e oggi
Direttore della rivista "LAlpino", organo ufficiale dellANA,
con un suo brano già apparso su "LAlpino" nel marzo 2003,
in cui parla della "fine" dei Corsi alla SMAlp.
Commento:
Un piccolo team di volonterosi è riuscito a confezionare i
racconti inviati da molti ex-allievi via rete Internet (uno strumento
che si è rivelato di estrema importanza per questo notevole
scambio di dati) e a far vedere la luce a questa bellissima raccolta,
a questo bel libro.
Fondamentale, per questa iniziativa, è stato laiuto
economico e il sostegno morale della soc. Vibram che produce le
rinomate suole degli scarponi che alpini e appassionati di montagna
hanno conosciuto e conoscono molto bene.
Lo scopo "nobile" della pubblicazione di questo libro è stato
quello di destinare lintero ricavato delle vendite del libro
(e di altri gadgets, come: la cravatta e le vetrofanie SMAlp) alla
Fondazione Don Carlo Gnocchi - ONLUS, che opera nei settori
sanitario-riabilitativo, socio-assistenziale, della ricerca scientifica
e della solidarietà internazionale.
Don Carlo Gnocchi fu uomo e prete eccezionale.
Nel 1941 fu cappellano degli alpini in Grecia e nel 1942
partì con loro in Russia, vivendo e soffrendo come tutti i
suoi fratelli alpini.
Nel gennaio del 1943 visse la tragedia della ritirata di Russia
dove vide morire gli alpini a migliaia.
Riuscì a ritornare in Italia con i pochi sopravissuti
della Brigata Alpina Tridentina.
Quella esperienza gli cambiò il corso della vita.
Tornato in patria, partecipò alla Resistenza e
incominciò a dedicarsi alle sue Opere di Carità che
conosceranno un grande sviluppo dal dopoguerra in poi.
Nel 1952 diede inizio alla Fondazione Pro-Juventute, che poi
diventerà lattuale Fondazione Don Carlo Gnocchi - ONLUS.
Morì con un ultimo atto damore: la cessione delle
proprie cornee a due bambini ciechi da lui assistiti.
Il grande successo editoriale di questo libro, grazie anche alle
presentazioni dello stesso in molte conferenze in Italia, ha
presto fatto esaurire le copie della prima edizione dellottobre
2004.
Nel gennaio 2005, leditore Arterigere di Varese (tra i
più convinti del successo di questopera) ha provveduto alla
ristampa del libro in una seconda edizione che presenta piccole
differenze nel testo introduttivo rispetto alla prima edizione.
Naturalmente io posseggo i libri delle due edizioni, la seconda
delle quali porta orgogliosamente le firme autografe di una parte di
autori, ottenute durante lincontro di Aosta del 19 febbraio 2005,
uno dei tanti organizzati anche per la promozione del libro, ma con
una valenza tutta particolare poiché realizzato proprio alla
ex-SMAlp.
Ebbene si, anchio sono un ufficiale degli Alpini (oggi
con il grado di Tenente della riserva) e ho fatto la scuola AUC alla
SMAlp (era il 1965 ed era il 40° Corso).
Che altro dire di questo libro?
Nulla di più se non il suggerimento di leggerlo.
Ritroverete anche voi... la vostra giovinezza...
Buona lettura!!
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