Escursione ad anello nella zona dei laghi
nel Parco Naturale del Mont Avic

(Una lunga escursione ad anello nella parte meridionale e occidentale del Parco e attorno al Mont Glacier (m 3185 slm), il più alto del Parco, partendo e ritornando dalla valle di Champorcher)



Il Mont Avic (m 3006) (5015 bytes)
Il Mont Avic (m 3006)

Inizio sentiero n 10 a La Cort (m 1800) (5885 bytes)
Inizio sentiero n 10 a La Cort (m 1800)

Lago Muffé (m 2080) (5535 bytes)
Lago Muffé (m 2080)

Rifugio Barbustel (m 2169) (4562 bytes)
Rifugio Barbustel (m 2169)

Lac Blanc (m 2132) (5156 bytes)
Lac Blanc (m 2132)

Lac Noir (m 2150) (5681 bytes)
Lac Noir (m 2150)

Lac Cornu (m 2172) (5118 bytes)
Lac Cornu (m 2172)

Torrente e cascata del Gran Lac (c m 2400) (12034 bytes)
Torrente e cascata
del Gran Lac (c m 2400)

Gran Lac e Col Medzove (m 2492) (4437 bytes)
Gran Lac e Col Medzove (m 2492)

Bivacco della Forestale al Gran Lac (c m 2500) (5917 bytes)
Bivacco della Forestale
al Gran Lac (c m 2500)

Targa di Paolo Verthuy al Bivacco Forestale al Gran Lac (c m 2500) (5672 bytes)
Targa a ricordo di Paolo Verthuy
al Bivacco Forestale del Gran Lac

 Gruppo:  Gruppo del Mont Emilius, Tersiva
 Sottogruppi:  Mont Glacier (m 3185), Mont Avic (m 3006)
 Cartografia:  Tavolette IGM 1:25.000, fogli: Tersiva, Glacier; Carta I.G.C. 1:50.000 - n.3: Il P.N. Gran Paradiso; Carta dei sentieri del Parco Naturale del Mont Avic 1:25.000, edita da "L’Escursionista Editore"; Carta dei sentieri n. 11: Valle di Champorcher e Parco di Mont Avic, 1:25.000, edita da "L’Escursionista Editore"; Cartine edite dal Parco Naturale Mont Avic.
Altre informazioni sono presenti nel <racconto> di questa mia escursione in queste zone (che è inserito nella sezione: "I miei racconti").
 Accesso:  seguendo la strada statale n. 26 della valle centrale della Valle d’Aosta, si raggiunge Hône superando il fiume Dora Baltea sul ponte all’altezza della nuova rotonda sulla statale (a c. 46 km da Aosta o a c. 6 km da Pont-Saint-Martin).
Lo stesso ponte e la stessa località di Hône si raggiungono anche con l’autostrada A5, uscendo al casello di Pont-Saint-Martin (a c. 44 km da Aosta o a c. 59 km da Torino), e proseguendo poi in direzione di Aosta per circa 6 km.  Superati il ponte sulla Dora Baltea e l’abitato di Hône, si prosegue sulla strada regionale in direzione di Champorcher, raggiungendo la frazione capoluogo di Château (m 1427 slm) a c. a 14 km da Hône.
Si prosegue la salita lungo una stretta strada asfaltata, piena di tornanti, che conduce verso la famosa località di Dondena (m 2114 slm), nei pressi del Lago di Miserin, quasi alla testata della Valle di Champorcher, ma ci si ferma molto prima, posteggiando l’auto in una piccola piazzola dove termina la parte di strada asfaltata, in località La Cort (m 1800 slm).
Qui inizia il sentiero n. 10 che si dirige verso il Col du Lac Blanc (m 2309 slm) in direzione di uno degli accessi del Parco Naturale del Mont Avic e qui è il punto di chiusura dell’anello escursionistico presentato di seguito.
 Considerazioni generali sul percorso:  Partendo da La Cort (m 1800 slm), ci sono due possibilità di effettuare l’escursione verso i laghi più importanti del Parco del Mont Avic:
- a) la classica escursione fino a raggiungere il più grande dei laghi di questa zona (Gran Lac, m 2492 slm) e arrivare fino al Colle Medzove (m 2614 slm), transitando, all’andata e al ritorno, davanti al rif. Barbustel (m 2169 slm) per ritornare sui propri passi e terminare l’escursione al punto di partenza;
- b) un percorso ad anello che porta l’escursionista al Colle di Medzove (m 2614 slm), seguendo l’itinerario indicato al punto [a)], ma che penetra nella Valle di Champorcher, attraverso il Colle Gran Rossa (m 2766 slm) per ritornare al punto di partenza transitando sui bordi di altri laghi di questa valle.
Su questa scheda viene presentato il percorso ad "anello".
Da La Cort fino al Col Medzove, si seguono i sentieri del Parco n. 10, 5 e 5C, ben segnati e con facile percorribilità.  Si sale al Colle Gran Rossa, invece, in maniera intuitiva passando accanto ad alcuni laghetti quasi sempre ghiacciati posizionati sotto la parete nord del Mont Glacier, raggiungendo questo colle sulla spalla est del Mont Glacier, risalendo sfasciumi scoscesi.
Sul lato della Valle di Champorcher si scende ancora per sfasciumi, si superano grandi praterie fino a raggiungere il Lago Giaset (m 2309 slm), il primo dei laghi di questo versante, dove si incontra il sentiero n. 9D che si segue per il rientro.
Da questo punto, vicino al Lago Giaset, il sentiero diventa evidente e facile e l’escursione risulta complessivamente molto divertente, anche se lunga.
 Sviluppo:  Il tratto da La Cort fino al Col Medzove è lungo circa 8 km; quelli dal Col Medzove al Colle Gran Rossa circa 2 km; dal Colle Gran Rossa al Lago Giaset circa 3,5 km; dal Lago Giaset al Lago Raty circa 1,5 km; e quello dal Lago Raty a La Cort è lungo circa 6,5 km.
Una lunghezza complessiva quindi di circa 21,5 km e un dislivello totale di circa 1200 metri sia in salita che in discesa.
 Periodo consigliato:  dal 15 giugno al 15 settembre, per sfruttare anche il periodo di apertura del rif. Barbustel, e per evitare la parziale impercorribilità di alcuni sentieri a causa di accumuli di neve.
 Difficoltà:  [E] sui sentieri del Parco Naturale del Mont Avic n. 10, 5 e 5C e sul sentiero 9D nella Valle di Champorcher, dal Lago Giaset a La Cort.
[EE] nelle pietraie e sugli sfasciumi dal Colle Medzove al Colle Gran Rossa e da questo al Lago Giaset.
 Data di effettuazione della mia escursione, qui presentata:  21 agosto 2001
 Fotografie:  Tutte le foto presentate in questa scheda sono di Enea Fiorentini, salvo la cartina dell’escursione.

Cartina del Parco Naturale del Mont Avic, con la zona interessata all’escursione, ricavata da quella della Guida: <Il Parco Naturale del Mont Avic - Collana Verdi Sentieri - Kosmos Edizioni, Torino - 1995> (77994 bytes)
Cartina rielaborata e ricavata da quella della Guida:
(Il Parco Naturale del Mont Avic - Collana Verdi Sentieri - Kosmos Edizioni, Torino - 1995)

Panorama su Gran Lac e laghetti ghiacciati (35824 bytes)
Panorama sul Gran Lac e sui laghetti ghiacciati, salendo dal Col Medzove al Colle Gran Rossa (m 2766 slm)
 

Gran Lac e Mont Glacier (c m 2500) (3795 bytes)
Gran Lac e Mont Glacier (c m 2500)

Lac de La Leità (m 2538) (4714 bytes)
Lac de La Leità (m 2538)

Lacs di Medzove (m 2570) e Colle Gran Rossa (m 2766) (5015 bytes)
Lacs di Medzove (m 2570)
e Colle Gran Rossa (m 2766)

Segnaletica al Colle Medzove (m 2614) (8672 bytes)
Segnaletica al Col Medzove (m 2614)

Laghetto gelato, salendo al Colle Gran Rossa (c. m 2690) (5651 bytes)
Laghetto gelato, salendo al
Colle Gran Rossa (c. m 2690)

Enea al Colle Gran Rossa (m 2766) (5472 bytes)
Enea al Colle Gran Rossa (m 2766)

Stambecchi sul versante della Valle di Champorcher dal Colle Gran Rossa (m 2766) (5562 bytes)
Stambecchi sul versante della
Valle di Champorcher, fotografati
dal Colle Gran Rossa (m 2766)

Silhouette del Mont Glacier (m 3186), e della sua cresta est, dal Colle Gran Rossa (m 2766) (2534 bytes)
Silhouette del Mont Glacier
(m 3186), e della sua cresta est,
dal Colle Gran Rossa (m 2766)

Lac Giaset (m 2309) (5327 bytes)
Lac Giaset (m 2309)

Colle Gran Rossa sullo sfondo dal Lac Giaset (m 2309) (9208 bytes)
Colle Gran Rossa sullo sfondo,
visto dal Lac Giaset (m 2309)

Lac Raty (m 2283) (4152 bytes)
Lac Raty (m 2283)

Bivio per Sapy (o Chapy) alle baite di Raty désot (m 2239) (5802 bytes)
Bivio per Sapy (o Chapy),
alle baite di Raty désot (m 2239)

Panorama sulla Valle di Champorcher verso Dondena da Sapy (o Chapy) (m 1979) (5347 bytes)
Panorama sulla Valle di
Champorcher verso Dondena,
da Sapy (o Chapy) (m 1979)

 Commento sull’escursione effettuata:  dalla località di La Cort (m 1800 slm), si segue il sentiero n. 10, inizialmente col fondo roccioso, che sale verso nord.  Si tratta dell’accesso più facile e diretto verso il Parco Naturale del Mont Avic da sud, cioè dalla Valle di Champorcher.  É importante poichè in circa 2 ore di cammino permette di raggiungere il rif. Barbustel (m 2169 slm) e la prima zona dei laghi del Parco.
Dopo un breve tratto di cammino, si nota l’innesto del sentiero n. 9D, a quota di 1992 metri, che proviene da occidente, dal Lago Vernouille (m 2145 slm), ed è il sentiero che si segue parzialmente, molto più a ovest nella Valle di Champorcher, durante la parte finale dell’escursione, quando si ritorna in questa ultima valle.
Poco più avanti e poco più in alto, si raggiungono le sponde occidentali del Lago Muffet (m 2080 slm), il primo della serie, ancora sul versante di Champorcher.  Una larga traccia di sentiero conduce facilmente verso l’alto in direzione dell’ormai evidente insellatura del Col du Lac Blanc.  Alla quota di circa 2220 metri si stacca, verso destra (est), il sentiero n. 10C che conduce verso il Col de la Croix (m 2286 slm), altro punto importante per effettuare belle escursioni "ad anello" nel Parco.  Si raggiunge in breve il Col du Lac Blanc (m 2309 slm) che è la vera "porta" sud del Parco.  Su questo colle ci sono tracce di sentiero che conducono, verso sinistra (ovest), in direzione della vicina cima del Mont Torretta (m 2539 slm) e di quella più distante e più alta della Tête des Hommes (m 2614 slm).
Sulla destra (est), si staccano altre tracce che conducono al vicino Col de la Croix.
Si scende dal Col du Lac Blanc penetrando nel cuore del Parco, seguendo il sentiero roccioso che cambia numerazione: qui diventa il n. 5.  In poco più di 100 metri di dislivello in discesa si raggiunge il bel rifugio Barbustel, indicato su molte cartine a quota di m 2169 ma che presenta sulla porta d’ingresso una bella placca in legno, serigrafata con il nome e la quota di 2200 metri.  Questo rifugio è un punto fondamentale di sosta per iniziare e terminare molte escursioni in questa parte meridionale del Parco, oppure per effettuare bellissime traversate di più giorni.  Il rifugio si trova su un piccolo promontorio roccioso attorniato da prati e da abeti, ed è molto vicino a due laghi: Lac Vallet (m 2170 slm) posto alle spalle del rifugio, verso est, e il Lac Blanc (m 2132 slm) poco più in basso e in bella vista.
Dal rifugio, o dalle immediate vicinanze, si possono ammirare bei panorami sul Mont Avic (m 3006 slm, monte simbolo del Parco) e sui gruppi del Cervino e del Monte Rosa.
Dopo una sosta al rifugio si prende il sentiero n. 5C che conduce rapidamente al Lac Blanc e al piccolo ponte che supera un piccolo corso d’acqua, il suo immissario che è anche l’emissario del contiguo Lac Noir (m 2150 slm).
Il sentiero prende quota, si dirige decisamente a sinistra (verso ovest) e supera in alto il successivo Lac Cornu (m 2172 slm), inoltrandosi in radi boschi di pino e di abeti.  Su piccoli ponti in legno, si superano alcuni ruscelli che alimentano i laghi sottostanti e che scendono dalle vicine cime formando a tratti anche bellissime cascate.
A quota di c. 2300 metri si raggiunge un pianoro erboso che contiene i casolari, in parte abbandonati, della frazione Pésonet.  Qui il sentiero piega a sinistra (sud) e punta verso la bastionata rocciosa della Cima Grand Marquis (m 2703 slm) per raggiungere il ponte che supera l’emissario del più grande lago di questa zona: il Gran Lac.
Il sentiero, divenuto roccioso, sale la bastionata alla sinistra di questo torrente (sulla sua destra orografica) seguendo numerosi tornanti.  Nella parte alta il torrente forma una bellissima cascata che fa sentire il proprio frastuono sempre più imponente man mano che si sale.
Superata la bastionata, si raggiunge il vasto altopiano che contiene il Gran Lac (m 2492 slm), uno dei maggiori laghi "naturali" della Valle d’Aosta.  Il sentiero costeggia il bordo nord del lago per tutta la sua lunghezza e poi, verso il bordo ovest del lago, sale leggermente verso nord per raggiungere il bivacco della Guardia Forestale, inaugurato nel 2000 e dedicato a Paolo Verthuy.
Si supera questa costruzione e si riprende a salire verso sinistra (ovest) compiendo diverse svolte, fino a raggiungere il bel Lac de La Leità (m 2538 slm), circondato da altri piccoli laghetti senza nome.  La salita prosegue e si raggiungono altri laghetti, denominati Lacs du Col Medzove (m 2570 slm) proprio per la vicinanza con l’importante Colle Medzove (m 2614 slm) che si raggiunge dopo una breve camminata da questi ultimi laghi.
Il Colle Medzove è la "porta" sul versante occidentale del Parco, sulla sua zona meridionale.
É posizionato sotto la parete nord del Mont Glacier (m 3186 slm), leggermente spostato verso ovest e permette l’accesso al Vallone di Savoney, vallone secondario che si innesta, poco più a valle, nella lunga e selvaggia Valle della Clavalité.  Questo valico è un passaggio importante per lunghe escursioni nei valloni che contornano il Mont Glacier e la poco distante Punta Tersiva (m 3513 slm), bellissima cima a forma piramidale.
Dal Colle Medzove, inizia il percorso più difficile al di fuori di sentieri. Si sale in maniera intuitiva superando macereti e sfasciumi, dirigendosi verso sud-est, cioè puntando verso la spalla est del Mont Glacier dove, tra sfasciumi verticali, si intravede il piccolo intaglio del Col Gran Rossa, prossima meta.
Durante questa salita, un po’ faticosa che costringe a superare o aggirare grandi massi, si incontrano altri laghetti che hanno la superficie ricoperta parzialmente con ghiaccio e neve anche in estate, data la loro ubicazione costantemente in ombra, proprio a ridosso della parete nord del Mont Glacier che si innalza da questa zona ancora per oltre 500 metri.
Si superano i macereti e i piccoli laghetti e si prende faticosamente quota, avendo un magnifico panorama su quasi tutti i laghi di questa parte del Parco, compreso il Gran Lac che appare veramente ampio man mano che si sale.

Si raggiunge così il Colle Gran Rossa (m 2766 slm), piccolo intaglio che permette la comunicazione con la Valle di Champorcher e che separa le cime della Gran Rossa (m 2866 slm), verso est, dalla più imponente mole del Mont Glacier (m 3186 slm) a ovest.  In queste zone così isolate non è raro incontrare stambecchi e camosci.
Si scende sul versante di Champorcher con direzione sud, affrontando altri sfasciumi e cercando i tra massi poche tracce di sentiero.  Si perde quota velocemente e finalmente si raggiungono le belle praterie del Vallone del Giaset che si attraversano integralmente dirigendo il cammino verso l’evidente Lago Giaset (m 2309 slm), piccolo specchio d’acqua posizionato sul bordo sud di questo altopiano.
Raggiunto il laghetto, si nota il sentiero n. 9D che proviene (da sinistra, ovest) dalla vicina frazione di Dondena (m 2107 slm) appena sotto questo pianoro.  L’itinerario proposto in questa escursione sfrutta questo sentiero ma lo si deve prendere verso sinistra (est) affrontando ancora una salita. Dopo aver contornato il piccolo Lago Giaset bisogna salire su questo sentiero e superare diversi tornanti per raggiungere un piccolo valico, a quota di m 2407, posto appena sotto il Bec Raty che lo sovrasta a sud (a destra).
Dal valico si scende, sempre con direzione est, in un altro altopiano che contiene un nuovo piccolo lago: il Lac Raty (m 2283 slm), poco più ampio del precedente.  Lo si costeggia su bordo sud, fino a superare l’emissario all’altezza delle baite di Raty désot (m 2239 slm).
Nei pressi di queste baite, c’è un bivio importante: verso destra (sud) si stacca il sentiero n. 9A che scende verso la frazione di Sapy o Chapy (m 1979 slm) e quindi verso la grande sterrata che collega le località di La Cort e di Dondena.  Raggiunta la sterrata e piegato verso sinistra (est) si cammina agevolmente e si torna a La Cort in circa 3,5 km.
Se invece dalle baite di Raty désot si segue il sentiero n. 9D, si raggiungono in successione le successive baite di Raty damon (m 2277) e di Raty di for (m 2230 slm), posizionate in altrettanti valloncelli.  Si supera un ultimo valloncello di quota 2278 m e si scende verso l’alveo dell’ultimo lago della serie in questa escursione: il Lago di Vernouille (m 2125 slm).
Da qui, in breve si chiude "l’anello escursionistico" alla quota di m 1992, all’innesto col sentiero n. 10 che, preso in discesa (a sinistra, sud), riporta velocemente alla località di La Cort (m 1800 slm) e alla zona di parcheggio dell’auto.
La scelta di seguire il sentiero n. 9A, all’alpeggio di Raty désot e di chiudere "l’anello" lungo la sterrata, oppure di continuare a seguire il sentiero n. 9D fino al Lago Vernouille, dipende dalla stanchezza personale e dall’orario raggiunto, il quale è anche legato al periodo prescelto per questa lunga escursione.
Naturalmente, la lunghezza e i dislivelli totali dell’escursione non cambiano, ma il cammino finale sulla sterrata fa guadagnare un po’ di tempo e fa risparmiare un po’ di stress alle gambe e alle ginocchia.
 Tempi medi:  dall’esperienza personale fatta su questo percorso, posso indicare questi tempi medi:
- da La Cort (m 1800 slm) al Col du Lac Blanc (m 2309 slm) e al rif. Barbustel (m 2169 slm) -> c. 2 ore;
- dal rif. Barbustel (m 2169 slm) al Col Medzove (m 2614 slm) -> 2 ore e 30 min.;
- dal Col Medzove (m 2614 slm) al Colle Gran Rossa (m 2766 slm) e al Lago Giaset (m 2309 slm) -> c. 2 ore;
- dal Lago Giaset (m 2309 slm) attraverso il Colle Bec Raty (c. m 2407 slm) e il Lago Raty (m 2283 slm), fino a La Cort (m 1800 slm) -> c. 3 ore;
per un totale di circa 9 ore e 30 min, escluse le soste.
 Il racconto Ritorno al Mont Avic : Per una descrizione più completa e dettagliata di questa escursione, compiuta nella zona dei laghi del Parco Naturale del Mont Avic, consiglio di dare uno sguardo al mio <racconto> , presente su questo sito, nella sezione: "I miei racconti".



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Aggiornamento - 02/08/2009