Escursioni sulla Strada Romana delle Gallie
da Montan a Sarre (Valle d’Aosta)
del 25 marzo 2025 e del 27 marzo 2025

(insieme con i partecipanti ai Corsi della Università della Terza Età di Aosta)



ESCURSIONI SULLA STRADA ROMANA DELLE GALLIE,
DA MONTAN A SARRE (VALLE D’AOSTA)

con visita agli affreschi dell’antica abside della Chiesa di Sarre e al Museo Parrocchiale,
spuntino alla "Crotta" del Feudo di San Maurizio di Sarre e con visita al Castello Reale di Sarre,
insieme con i partecipanti ai Corsi della Università della Terza Età di Aosta

Martedì 25 marzo 2025 e Giovedì 27 marzo 2025
 
           NOTE VARIE:

  1. Note sulla Strada Romana delle Gallie verso il Colle del Piccolo S.Bernardo:    ->>> Back

    [ La Strada Consolare detta "delle Gallie" fu la prima opera pubblica che i Romani realizzarono in Valle d’Aosta, sostituendola ai primitivi sentieri che conducevano al di là delle Alpi.   Quest’importante arteria stradale, che solcava il territorio valdostano biforcandosi all’altezza di Aosta, costituiva un’infrastruttura indispensabile all’espansione militare e politica, e rispondeva all’esigenza di efficienti e rapidi collegamenti con la Gallia e la Germania.
    Fu proprio la posizione di Augusta Prćtoria, situata in un’area di transito obbligato, alla convergenza di due importanti direttrici: la via che conduceva al valico del Piccolo San Bernardo (Alpis Graia) e quella per il valico del Gran San Bernardo (Alpis Pœnina), a determinarne l’importanza logistica e strategica.   La Via delle Gallie influì certamente sull’assetto insediativo del territorio valdostano che risulta prevalentemente organizzato lungo l’asse stradale; sull’antico tracciato, infatti, si trovavano i principali centri di fondovalle e le infrastrutture deputate a specifiche funzioni itinerarie: le "mutationes" (stazioni per il cambio delle bestie da soma) e le "mansiones" (edifici attrezzati per la sosta prolungata e il ricovero di uomini e animali).   Tutta una serie di località, inoltre, denunciano chiaramente la loro origine romana e il legame con la struttura viaria: Quart (ad quartum lapidem), Chétoz (ad sextum), Nus (ad nonum) e Diemoz (ad duodecimum), ricordano nel loro toponimo la distanza in miglia da Aosta.
    Il ramo della Strada Romana delle Gallie che si dirigeva verso ovest aveva anch’essa un’importanza strategica.
    Infatti, esso andava da Augusta Praetoria (Aosta) e si dirigeva verso il Colle del Piccolo San Bernardo (Columna Iovis) fino a Lugdunum (Lione), città fondata nel 43 a.c., dal luogotenente di Giulio Cesare: Lucio Munazio Planco, incaricato dal Senato romano, che ne tracciò i confini con un aratro, sulla collina di Fourvière (Forum Vetus).
    Fu Munazio a darle il nome di Lugdunum, "Fortezza del dio Lug", la suprema divinità dei Galli, per il sacro rispetto che avevano i romani per le altri divinità, che consideravano degne di esistere quanto le loro.   La città venne eretta probabilmente su di un precedente accampamento militare di base alla spedizione gallica di Cesare.   L’evento fu commemorato con il conio di una moneta.   I luoghi valdostani che sono stati i punti di passaggio di questa direttrice, e che ancora oggi esistono, sono:   Aosta (da Porta Decumana, Chiesa di Santa Croce - miglio 0); Tour de Chésallet (miglio 3); Sarre, Chiesa Parrocchiale (miglio 4); Saint-Pierre, Oratorio (miglio 6); Tour Colin (miglio 7); Liverogne, chiesa primitiva sede parrocchiale secondo la tradizione (miglio 11);   Cappella di Roches nei pressi della strada che porta al vecchio ponte di Avise (Avisio, miglio 12); Runaz, chiesa primitiva sede parrocchiale secondo la tradizione (miglio 13); Cappella di San Giovanni, primitiva sede parrocchiale secondo la tradizione (miglio 17); Morgex, chiesa parocchiale (Moriacium, miglio 20); Pré-Saint-Didier (Araebrigium, miglio 23); La Thuile (Tuillia Salassorum); fino al Colle del Piccolo San Bernardo (Columna Iovis, in Alpis Graia).
    Tutto ciò tenendo conto che il miglio romano terrestre corrisponde a circa 1480 metri.
    Notizie tratte liberamente dal sito:
    https://www.regione.vda.it/cultura/patrimonio/siti_archeologici/strada_gallie/default_i.aspx
    e da un testo di Patrizio Vichi di ricerca sulla distanza in miglia romane in Valle d’Aosta. ]


 


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