Trama:
La Via Francigena, che da Canterbury in Inghilterra portava a Roma,
fu per molti secoli la via maestra per eserciti, mercanti e soprattutto
pellegrini in transito attraverso lEuropa e diretti verso i luoghi
sacri più importanti per la fede: Santiago di Compostela, Roma, la
Terra Santa.
LItalia tutta e in particolare città importanti
come Lucca, Fidenza, Siena, Viterbo e Roma, furono raggiunte e attraversate
da moltitudini di persone che si spostavano nei due sensi di marcia verso sud e
verso nord.
La Via Francigena, riconosciuta nel 1994 come "Itinerario culturale
del Consiglio dEuropa", assume al pari del Cammino di Santiago una dignità
ed una importanza sovranazionale.
La Via Francigena attesta altresì limportanza del pellegrinaggio
in epoca medioevale e, ancora oggi, sui suoi tracciati sono individuabili le memorie di
questo passaggio.
Un passaggio che, nei secoli, ha modificato le forme insediative circostanti
facendo crescere città sempre più strategicamente importanti e contribuendo a
ridurre linfluenza di altre.
NellAssemblea dei Delegati dellAssociazione Alpinistica "Giovane Montagna",
tenuta a Venezia nel novembre 1996, fu deciso un progetto che impegnasse tutti i soci nel segnare
il territorio con un itinerario tracciato "sulle orme della Via Francigena" e che ricordasse
lattività dellAssociazione, soprattutto, come proposta di cammino per il Grande Giubileo del 2000.
Una speciale commissione nazionale del sodalizio ha lavorato per molto tempo per dar corpo a questo
progetto, valutato come momento qualificante e come pausa di riflessione atta a marcare con vigore
lidentità spirituale e culturale dellAssociazione.
Dopo un lavoro corale durato due anni (1997 e 1998), il progetto si è concretizzato in
questa guida che viene segnalata, affinché ognuno di noi possa viverla e goderla, perché altri
se ne possano entusiasmare durante e dopo il periodo giubilare.
Commento:
Con queste motivazioni la "Giovane Montagna" si è impegnata nella proposta di
un progetto che - oltre il perimetro del sodalizio - potesse coinvolgere tutti coloro che intendono porsi
"in cammino" come viandanti dellinfinito guardando a Roma nello spirito del Giubileo.
Si è trattato di una proposta per vivere un dialogo intimo con se stessi e per immergersi
nella storia dei padri, alla luce della Fede, dalle Alpi a Roma, provenendo dallovest (Abbazia di
Novalesa) e dallest (Abbazia di Aquileia), avendo come punto di convergenza Modena.
È questo litinerario storico-spirituale che la Giovane Montagna ha percorso nel
contesto del Giubileo di fine secolo, precisamente nellautunno del 1999, con la prospettiva che
esso resti come patrimonio di chi intende farsi viandante per calarsi in una esperienza, spoglia ed
essenziale, metafora dello stesso cammino della vita.
Si è scelto volutamente di creare un percorso del tutto nuovo, differente sia dalla
tradizionale Via Francigena medievale di Sigerico, frequentemente inghiottita dallasfalto e dal
traffico, sia dai ben segnalati, pubblicizzati ed affollati percorsi di traversata delle Alpi e degli Appennini.
Si è cercato quindi di percorrere unItalia "minore", lItalia
degli antichi borghi contadini, delle colline ondulate, delle montagne inesplorate, dei tesori artistici
più o meno famosi.
Lo scopo è quello di proporre a quanti vorranno percorrere tutto o parte di questo
"cammino" un itinerario veramente inedito, un percorso dalle caratteristiche variegate che
costituisce un importante contributo alla conoscenza del territorio.
Litinerario disegna una grande Y (vedi grafico), che si diparte da due note abbazie dellItalia
settentrionale: quella di Novalesa, nei pressi del Moncenisio a ovest e quella di Aquileia a est.
I due rami del percorso (Percorso A e Percorso B nello schema delle tappe) si riuniscono a Modena
per poi proseguire fino a Roma (Percorso C nello schema delle tappe).
Il ramo A è composto di ben 31 tappe che attraversano ambienti e paesaggi differenti: le montagne della
Val di Susa, le colline e la città di Torino, le dolci ondulazioni del Monferrato ricche di celebri
luoghi religiosi, la pianura alessandrina, le colline del Gaviese, lAppennino ligure, lAppennino
piacentino e parmense, le colline e la città di Parma, le terre canossiane aride ma ricche di storia.
Il ramo B (13 tappe) si svolge interamente attraverso le pianure del Friuli, del Veneto e dellEmilia,
tra luoghi ricchi di arte e di storia.
Il ramo C (27 tappe, una in più rispetto a quelle inizialmente previste) è quello che ricalca più
da vicino la storica Via Francigena, e si dipana lungo le colline e lAppennino modenese, per poi attraversare
gli splendidi scenari collinari della Toscana e del Lazio.
Ecco quindi i contenuti e i suggerimenti di questa guida che, anche dopo tanti anni, riserva ancora valide
proposte di cammino sul: "Sentiero del Pellegrino, sulle orme della Via Francigena, da Novalesa e Aquileia a Roma".
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