Si attendono nuovi gruppi in arrivo da
altre zone e, contattati tramite cellulare, sappiamo che molti sono alle prese con il
traffico autostradale dellA1 o dellA14 sulla direttrice adriatica.
Guidati da Mapan, un altro gruppo di escursionisti romani (Fabio,
Francesca, Greg, Katsuya-Uesugi, S-Mack) arriverà in zona
sabato mattina.
Ho voglia di arrampicare e mi accordo con Buzz e Kluge.
<Si vedrà domani quali gruppi formare e quali vie salire, quando arriveranno
anche gli altri> dice Buzz, e io rispondo: <OK, vorrei venire
con voi ma su vie facili, mi voglio divertire e non soffrire troppo...>.
Andrea62 e Norbert sono escursionisti e concordano di aggregarsi al gruppo dei
"camminatori" per le escursioni del sabato.
Concordiamo con Buzz e Kluge di organizzare la cena conviviale di sabato alla
Trattoria "7F" di Fano Adriano (dove siamo alloggiati io e Norbert) poichè
è ritenuta "buona" da Kluge che la conosce da tempo.
Nel frattempo arriva Zyon/Stefania e subito viene festeggiata dai "radunanti"
presenti sul piazzale.
Ormai si è fatto tardi e, dopo un "veloce" caffè al bar, decidiamo di
scendere a Fano per la notte.
Arrivati alla Trattoria, avvisiamo la padrona che sabato sera saremo in molti a cena.
<Quanti siete?> chiede la signora...
<Ma, non so, molte persone stanno ancora arrivando...
Forse saremo tra 20 e 30 persone! Saremo più sicuri domani!>
rispondiamo...
<Mi raccomando> prosegue la signora <comunicatemi il numero
preciso entro mezzogiorno!
Ci sono anche altri ospiti a cena!
Volete cenare allinterno o allesterno, sotto la veranda?>.
<Beh! signora..> concludiamo <se non piove è meglio
fuori... con questo caldo..>.
Anche se Fano Adriano si trova a 750 m slm, la temperatura è ancora elevata.
Si va malvolentieri a letto..
--- ooo O ooo ---
Sabato 28 giugno 2003:
Sveglia alle ore 6,45.
Veloci preparativi sui materiali e zaino (il più è già pronto dalla
sera prima); poi alle ore 7,30 si riparte in auto per salire a Prati di Tivo (1450 m
slm).
Lungo la strada che unisce Fano Adriano a Prati di Tivo,
scatto una fotografia al gruppo del Corno Piccolo che offre uno spettacolo eccezionale delle
sue rocce, in questa mattinata limpida.
A pochi minuti dalle ore 8 arriviamo sul piazzale di Prati e troviamo già molte
persone pronte.
Ne incontriamo altre al Bar "La Gran Baita" intente a far colazione.
Ci uniamo al gruppo e procediamo con le nuove presentazioni.
Conosciamo così le persone arrivate qui durante la notte: Giovanni e
Giuli/Heidi (i Topocani), sERE, Tommy (il "re" del Carega),
Elena (famosa come la Gatta).
Incontriamo Gian-luca (un altro aderente a ISM che sarà con noi solo nelle
escursioni di oggi) che si unisce a Elena, Norbert, Andrea62 e agli escursionisti romani,
in parte già arrivati a Prati di Tivo, per effettuare la salita alla Vetta Occidentale
del Corno Grande (2912 m).
<Allora che facciamo?> chiedo a Kluge.
<Andiamo sulle pareti della 2° Spalla del Corno Piccolo> mi risponde
<un gruppo salirà la "Via del Vecchiaccio" e un altro "Cavallo Pazzo",
mentre Buzz, Uli e AlloFull vanno ad esplorare vie sulla 1° Spalla>.
Presto si decidono le cordate del Corno Piccolo.
Sulla Via del Vecchiaccio andremo Kluge ed io, Giovanni e Giuli, Tommy e sERE.
Su Cavallo Pazzo saliranno JB, Ragnux e Zyon.
Nei pressi della seggiovia, io e Kluge controlliamo la ferraglia che utilizzeremo in
arrampicata.
Rinuncio a parecchio materiale e lo lascio in auto.
Scegliamo quello di Kluge, un po di cibo, qualche ricambio e poi mettiamo
il tutto in un solo zaino: il mio.
Aggiungiamo le imbracature, le scarpette di arrampicata, il casco e lo zaino
è di nuovo pieno e pesante: assomiglia ad un bel bambinello "grasso".
Lo porterò io fino allattacco della Via mentre Kluge porterà le
due corde.
Si parte in seggiovia da Prati e raggiungiamo la zona della Madonnina, sulla
cresta dellArapietra (2015 m), dopo circa un quarto dora.
Imbocchiamo il sentiero attrezzato Pier Paolo Ventricini che contorna, in leggera
salita, tutto il versante Nord del Corno Piccolo.
Allaltezza del crestone che separa il Vallone dellInferno dal Canale
del Tesoro Nascosto, proprio di fronte alla parete Nord della 2° Spalla, scendiamo
nel ripido canale aiutandoci con qualche corda fissa.
Poi risaliamo, su scalette metalliche, un canale sulla 2° Spalla che
ci porta alla Forcella del Belvedere (2230 m) proprio in faccia al bellissimo versante
sud-ovest della stessa 2° Spalla.
Sono carico come un somaro e arrivo alla Forcella buon ultimo del gruppetto.
Ci cambiamo le magliette sudate e iniziamo i preparativi per larrampicata.
Vedo con piacere lo zaino svuotarsi di ferraglie ed attrezzi vari... ma lallegria
dura poco, poichè viene velocemente riempito con i nostri pile, scarponi, ecc..
Io e Kluge (ma anche le altre cordate che ci seguiranno), abbiamo deciso
di arrampicare trasportando lo zaino con noi poichè scenderemo sul versante nord della
Spalla lungo il Canale Bonacossa che ci riporterà sui prati ai piedi della 2°
Spalla.
Partiamo io e Kluge sul "Vecchiaccio".
Io salirò i primi due tiri da primo (senza zaino) e Kluge proseguirà da primo
sugli altri tre tiri (più difficili), ma io porterò lo stramaledetto zaino pesante
fino in cima.
Così, ho la possibilità di godermi i primi tiri su questa bellissima Via del
Vecchiaccio, una Via "storica" su placche con roccia ottima, aperta nel 1977 da famosi
arrampicatori romani (Pier Luigi Bini, Massimo Marcheggiani e Vito Plumari - il
vecchiaccio -, compagno assiduo di Bini).
Il tiro "originale" di uscita di questa Via, aperto con poche protezioni e lasciato così
come è stato salito, venne considerato per molti anni il tiro più difficile del
Gran Sasso...
Poi cambiarono i tempi e i rocciatori..
Ma rimane sempre una bella Via...
Arrivo alla sosta del secondo tiro e recupero Kluge..
Che arriva sbuffando con addosso lo zaino...
Stiamo salendo quasi paralleli agli amici che sono impegnati su Cavallo Pazzo e non
posso evitare di fotografare Ragnux che sale da "primo" e JB e Zyon fermi alla sosta..
Fine della cuccagna!!
Kluge parte da primo sui restanti tiri (su favolose placche e traversi) ed io lo seguo
con "il morto" sulle spalle.
Le altre due cordate ci seguono e si radunano alle soste con noi.
Cerchiamo di essere veloci e di ripartire subito, non cè molto spazio in sosta
e non ci si può fermare in tre-quattro persone, con corde ammucchiate, zaini, ecc...
Sulla fessura obliqua con strapiombetto che chiude il penultimo tiro, prima della sosta
dove mi attende Kluge, trovo duro e sbuffo come un mantice per controbilanciare lo zaino,
che mi tira indietro, mentre sono impegnato in un passaggio delicato.
Poi cè da superare lultimo tiro su una placca verticale che termina sotto
un tetto, oggi molto addomesticata dai chiodi e dai buchetti nella roccia.
In breve sono fuori ed emergo dalla parete, salgo sulla cima della 2° Spalla (2385 m) e
raggiungo Kluge.
Ci scambiamo una stretta di mano e pacche sulle spalle.
Di fronte a noi sulle pareti della 1° Spalla molte cordate sono in piena attività.
Scorgiamo AlloFull, Buzz e Uliano nella parte alta della loro Via, impegnati nel superamento di un lungo diedro.
Ci sbracciamo e ci scambiamo grandi saluti.
Poi mi tolgo lo zaino, il casco e la maglietta sudata e mi concedo una bevuta dacqua.
La cordata di Ragnux-Zyon-JB, che ha deciso di salire "Cavallo Pazzo" senza
zaini, è ormai in cima e si appresta a scendere in doppia per recuperare le loro cose
lasciate alla Forcella.
Io e Kluge attendiamo qui in cima alla 2° Spalla, in pieno sole, luscita delle altre
cordate che hanno salito il "Vecchiaccio".
A poco a poco emergono dalle placche Giuli, Giovanni, sERE e Tommy. Kluge dà una mano!
Complimenti alle donne che hanno tirato da prime per buona parte della salita!!
Grandi festeggiamenti in vetta!!
Sono tutti contenti di aver salito questa Via, la qualità della via e della roccia
li ha impegnati e li ha anche divertiti...
Raccogliamo le corde e rifacciamo gli zaini.. e ci facciamo una bella foto con autoscatto
con la macchina fotografica di Tommy, sulla vetta della 2° Spalla.
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