Panorama sul versante sud del Mont Glacier (m 3186 slm), dal rif. Dondena (m 2192 slm)(Foto di E. Fiorentini)
Fabrizio al rifugio Dondena prima della partenza(Foto di E. Fiorentini)
Lasciando il rifugio Dondena (m 2192 slm)(Foto di E. Fiorentini)
Panorama sul Mont Glacier (m 3186 slm) (versante sud) e sulle cime vicine(Foto di E. Fiorentini)
Panorama verso la fraz. Dondena(Foto di E. Fiorentini)
Casa dei pastori nei pressi della fraz. Dondena(Foto di E. Fiorentini)
In arrivo alla fraz. Dondena(Foto di E. Fiorentini) | 29 giugno 2010: (4° tappa) (Rif. Dondena m 2192 --> --> Rif. Barbustel m 2200) Si riparte di buon mattino dal Rifugio Dondena (m 2192 slm), si continua il cammino lungo la sterrata ancora indicata col n.7C e si raggiunge l’antico borgo di Dondena (m 2107 slm). Appena lasciato l’abitato (che contiene alcuni ruderi di case) lungo un breve tratto sulla carrareccia, si lascia il tracciato principale che scende, sempre con numerazione 7C, verso la località La Cort (m 1800 slm) per poi raggiungere il capoluogo di Champorcher (m 1427 slm), per prendere il sentiero n. 9D che sale verso sinistra sul lato orografico sx della Valle di Champorcher. Si procede in salita lungo diversi tornanti e si raggiunge un altopiano sotto le pareti est del Mont Glacier e sotto il versante sud della Gran Rossa (m 2842 slm) e del relativo Colle dove incontriamo altri laghi. Il primo di questi è il piccolo Lac de Giasset (m 2309 slm) che si trova allungato in una conca sassosa sotto il Colle de Raté. Si lascia il Lac de Giasset e si risalgono, con alcuni tornanti, i 100 metri di dislivello che lo separano dal Colle de Raté (m 2407 slm, o Col Raty), sulla cui sommità facciamo una prima sosta per ammirare un vasto panorama sulla valle e sui monti circostanti, soprattutto su quelli che dividono questa zona dalla Valle di Cogne e dalla Val Clavalité da cui siamo provenuti. Si continua il cammino verso est, scendendo dal colle e raggiungendo una nuova valle sospesa nel cui centro è raccolto il Lac de Raté (m 2283 slm, o Lac Raty), attorniato da molti fiori. Lo contorniamo, superiamo il bivio per il sentiero n.9A che scende all’alpeggio di Sapy (m 1979 slm, o Chapy) e quindi alla sterrata per La Cort, e risaliamo le brevi bastionate di questo vallone, passando accanto a varie baite (ancora chiuse). Con direzione est e ancora seguendo il sentiero n.9D, risaliamo le sponde prative di questo vallone per affacciarci in uno nuovo che contiene il Lac Vernouille (m 2125 slm), il più grande di tutti quelli presenti in questo versante pedemontano della valle. Contorniamo anche questo lago e risaliamo le sue sponde orientali, superando le baite con lo stesso nome e raggiungiamo una nuova bastionata rocciosa, conosciuta come Costa Vernouille. Sulla sua sommità, e di fronte a noi, appare una zona montuosa e valliva già conosciuta da tempo, per precedenti escursioni: quella che contiene il Lac Muffé e i sentieri che, dalla località La Cort, conducono verso i passi di Col de Lac Blanc e Col de la Croix. Riprendiamo a scendere ripidamente in un nuovo valloncello anch’esso contenente un altro piccolo lago senza nome che abbiamo ribattezzato Lac Andrea, in onore del più giovane partecipante. Ormai il giro è finito e decidiamo di non fermarci qui per la sosta pranzo, considerando che in poche ore riusciremo a raggiungere il rifugio Barbustel, luogo di arrivo di questa tappa. Proseguiamo quindi in discesa sul sentiero n.9D, sempre in direzione est, e attraversiamo una serie di valloncelli con i relativi corsi d’acqua. Dopo un breve tratto di cammino, incontriamo un importante bivio di sentieri e prendiamo una variante (a sx) che ci conduce verso il Lac Muffé (m 2070 slm). Lo raggiungiamo in breve, e incontriamo finalmente il sentiero n.10 che prende a salire verso nord in direzione del Col de Lac Blanc, nostra nuova meta. Mentre le nuvole si fanno scure e minacciano pioggia, lasciamo le sponde del Lac Muffé dove si stanno innalzando nuove costruzioni tra cui un omonimo bar-ristorante, e riprendiamo il cammino sul sentiero n.10, affrontando l’ultima salita. Dopo aver camminato per giorni interi in completo isolamento, su questo sentiero incontriamo alcuni escursionisti, anch’essi diretti al rif. Barbustel. Superiamo il bivio per il Col de la Croix che si dirige verso un valico più a est e raggiungiamo finalmente il Col de Lac Blanc (m 2309 slm) in una nebbia molto fitta che ci impedisce di ammirare il bel panorama e di scattare foto decenti. Sempre con direzione nord, scendiamo velocemente dal colle sul sentiero che ora ha il n.5, e riusciamo ad arrivare al rif. Barbustel (m 2200 slm) per il pranzo, dove una polenta concia e un lungo riposo sui sassi e sulle sponde del Lac Cornu (m 2172 sm), ci rimette in sesto. Con il ritorno al rif. Barbustel si è chiuso il grande "anello escursionistico" programmato, che è stato effettuato con buone condizioni meteo e con grande soddisfazione di tutti. Questa 4° tappa è stata completata in circa 6 ore di cammino e coprendo una distanza di circa 10 km. La pioggia rinfresca il pomeriggio, ma il nostro giro di oggi è terminato anche se domani...
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