Avevamo scambiato messaggi ed opinioni in Internet, sul
newsgroup I.S.M. ( it.sport.montagna ),
a proposito di aree protette nellarea urbana di Roma e si era accesa una lunga
discussione sullopinione di considerare queste aree come naturali ancora integre
oppure no, vista la notevole antropizzazione di questa città; nonostante ciò,
Roma rimane una delle più importanti città europee che ha mantenuto notevoli
superfici verdi allinterno del tessuto urbano.
Discutendo su queste aree, si parlò anche del Parco dellInsugherata
(situato nella parte nord-occidentale della capitale): una delle tante Riserve Naturali
poste sotto il controllo di "RomaNatura", Ente Regionale per la gestione del sistema di
aree naturali protette nel comune di Roma.
Questo Ente controlla 14.000 ettari di Parchi urbani, cioè circa il 50%
delle aree verdi incluse nel territorio comunale.
Per molto tempo io, insieme con altri amici dellAssociazione "Giovane Montagna"
(G.M.), avevo cercato un passaggio "vero" e "stabile" attraverso questo Parco che consentisse
il transito di "pellegrini" ed escursionisti provenienti da nord e diretti verso il centro
di Roma (verso la Basilica di San Pietro), raggiungendo le varie elevazioni di Monte Mario
(il "Mons Gaudii" degli antichi pellegrini camminatori) ed attraversando il Parco omonimo
che sovrasta gran parte di Roma, offrendo un panorama stupendo.
Eravamo cioè alla ricerca di un percorso "valido", distante dalle trafficate vie
consolari, che ci permettesse di concludere degnamente il grande trekking, disegnato e
tracciato dalla G.M. nel 1997 e 1998, dai confini con la Francia fino a Roma e descritto
sulla Guida G.M. del 1999:
<Il sentiero del
Pellegrino, sulle orme della Via Francigena - da Novalesa e Aquileia a Roma>.
Questo itinerario sarebbe stato lideale per camminare a piedi,
penetrando allinterno della città, attraverso un sistema di aree verdi collegate
tra loro.
Dopo vari tentativi, non riuscimmo a trovare un passaggio sicuro anche perché
lintera area era (ed è tuttora) piena di recinti e di reti abusive utilizzate
per contenere animali lasciati al pascolo in condizioni di semi-libertà.
Fummo costretti quindi a trovare unaltra direttrice utile per il nostro
tragitto, anche se non così affascinante.
Per conoscere meglio la nostra attività di miglioramento dei percorsi e di
promozione per le camminate sulla "Via Francigena", consiglio di visitare le pagine del
mio sito web, nella sezione:
"Aggiornamenti su attività francigena".
Ma lidea di poter attraversare il Parco dellInsugherata su bei sentieri
"liberi" e ben segnalati cè ancora e noi continuiamo la ricerca, sperando anche
che lEnte di gestione predisponga nuovi programmi per migliorare lusufruizione
dei Parchi urbani.
Con gli amici di ISM e con altri della G.M. abbiamo recentemente concordato un
ulteriore sopralluogo nel Parco.
Così, sabato 19 ottobre 2002, una bella giornata calda ha favorito
lescursione di 7 persone allinterno del Parco.
Le persone presenti erano 3 aderenti al news group it.sport.montagna -ISM-
(Alfredo, Emiliano ed Enea), 1 amico di Emiliano (Alberto, grande conoscitore del luogo) e
3 soci dellAssociazione "Giovane Montagna" (Alberto, Marisa, Rino).
Lo scopo di questa escursione era sempre quello di trovare un passaggio pedonale
"libero" e "sicuro" allinterno di questo grande "polmone" verde di Roma, da proporre
agli escursionisti che desiderino raggiungere il centro di Roma senza camminare
sullasfalto pericoloso della Via Cassia e della Via Trionfale.
Abbiamo camminato per circa 7 km. in diversi valloni laterali e allinterno della
valle principale dellInsugherata ed abbiamo raggiunto ed attraversato il Bosco di
Santo Spirito, in mezzo a querce da sughero, roverelle, carpini bianchi e neri ed a
castagni.
Dopo aver superato un poggio occupato dagli edifici e dai recinti di una
masseria ed essere ridiscesi in un nuovo vallone, siamo ritornati su Via Trionfale,
terminando il sopralluogo previsto.
Per la verità storica, bisogna riconoscere che lescursione vera e propria
è terminata in casa di Alfredo, dove abbiamo affrontato unaltra grande
escursione su piatti di pizze varie ed altre leccornie.
Dovremo effettuare ulteriori perlustrazioni in zona per riuscire a trovare un
passaggio migliore che ci porti ancora più vicino al Parco di Monte Mario.
Comunque, è stata una bella escursione, e ringraziamo di cuore Alberto,
Emiliano ed Alfredo per la compagnia e laiuto.
Arrivederci alla prossima occasione!!
A chi desidera fare una conoscenza più approfondita delle caratteristiche e
della storia di questa Riserva Naturale, suggerisco di dare unocchiata al sito
dedicato al "Parco dellInsugherata".
Di seguito fornisco una carrellata di foto scattate in questa occasione.
Alcune di queste sono di Alfredo.
Buona visione!
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