(La condivisione di una recente esperienza con un grande numero di persone)
ESCURSIONE SULLULTIMA TAPPA DELLA "VIA FRANCIGENA DEL SUD" (Resoconto dellescursione dal XI al II miglio della Via Appia Antica) Tratto da Castelgandolfo - Frattocchie a Roma (lungo la Via Appia Antica fino alla chiesa "Domine Quo Vadis?") 12 Novembre 2006 |
Cronaca a cura di Giuliano Borgianelli-Spina (sez. G.M. di Roma) |
A ben osservare la pianta del Parco dellAppia Antica,
specialmente a digiuno, appare come una cotoletta dagnello: allestremo sud
il parco è ridotto allosso.
Una magra striscia di pochi metri di terreno che contorna la costola, la Via Appia per
lappunto.
Pochi e radi i pini ai lati, orribili capannoni industriali più o meno fatiscenti
e le strutture arrugginite di un campo per losservazione dello sport,
denominato impropriamente sportivo, costeggiano i confini laterali della Via;
un fosso grigio e graveolente denuncia la sua origine e composizione,
i sottoprodotti dellindustria più diffusa nei Castelli Romani,
quella gastronomica: confezionati, consumati, metabolizzati ed infine restituiti
allambiente.
Tuttavia man mano che ci sinoltra lungo la "Regina Viarum", la fascia di
rispetto si allarga, i pini sinfittiscono, cominciano ad apparire i cipressi
e le tombe più semplici.
Dalla metà del tracciato in poi, il parco prende corpo, diventa sempre
più ampio, lussureggiante, succulento e la Via vi simmerge pigramente
ma beatamente.
Per non darci il massimo del piacere, che forse non meritiamo, il cielo per tutta
la durata dellescursione, è rimasto coperto, di quel grigio compatto
così fine e distinto, caratteristico dei paesaggi nordici, in luogo di
quellazzurro sfacciato vagamente volgare, tipico del meridione, che ha impazzato
fino al giorno prima e sicuramente tornerà a provocare lindomani.
Lacqua tanto invocata per settimane ha deciso di cadere copiosa per tutto
il giorno e lungo tutto il tragitto.
Mai la Via è apparsa tanto linda e solitaria, tutta per noi.
Presaghi del tempo decisamente incerto gli aspiranti escursionisti avevano cominciato
a prenotare la partecipazione sporadicamente, ponendo condizioni e scuse a giustificare
preventivamente un successivo dignitoso ritiro.
Rino ed io eravamo oramai rassegnati a percorrere la Via da soli o quasi.
Ma alla fine della settimana che ha preceduto levento, i soci si sono scatenati,
nel giro di poche ore, dopo che il termine per liscrizione era rigorosamente scaduto,
abbiamo raggiunto la quota di 42 prenotazioni, di cui ben 15 di non soci.
Una carissima amica, conosciuta durante il percorso lungo la Via Francigena del nord
nel 2004, quando raccolse lappello della RAI: "A Roma, a Roma....", su mio invito
ha deciso di venire con figlio, crudelmente strappato alla cronaca della partita
della squadra del cuore, ed amica, lasciando nella natia Reggio Emilia, oltre al resto
della famiglia, uno splendido sole.
Nonostante la pioggia imperversasse proprio allinizio del cammino,
solo in quattro si sono ritirati a causa delle scarpe non adatte alla temperie.
Sotto gli sguardi attoniti, ma rassegnati dei nuovi amici abbiamo iniziato il percorso,
fortunatamente in dolce declivio, come chiaramente appariva dalle briose cascatelle
che ci sopravanzavano circondando le nostre calzature ed a volte sommergendole per
comunicare ai nostri piedi la loro fresca e straripante allegria.
Agli occhi dei nuovi partecipanti dovremmo essere apparsi come una setta di stoici,
votati al sacrificio e trasudanti virtù, oltre la copiosa acqua fornita dal cielo.
Ma sarà per linnato ottimismo misto ad un sano e più che
giustificato desiderio di espiazione, che da qualche tempo ho notato: nessuno rinuncia
più allescursione, neanche con condizioni meteorologiche estreme.
Tuttavia la natura sa sempre ricompensare i sacrifici e, a parte qualche modesto
inconveniente, ci ha regalato una escursione densa di visioni sublimi dai colori smaglianti.
Marisa con la consueta competenza e passione ci ha illustrato i monumenti più
interessanti e come chicca finale i recenti scavi, ancora inediti, delle terme di
Capo Bove allaltezza del IV miglio della Via.
Luso del miglio romano serve a rendere ancora più veridica
lambientazione della camminata.
Come si può facilmente immaginare la pausa alimentare è stata breve e
poco allegra; lacqua era riuscita a penetrare nellintimo dei miei elementari
panini diluendone ulteriormente lo scarso sapore.
Spero che questo rimanga solitario nella mia memoria come il peggior pasto di una vita.
Dopo lomaggio alla tomba di Cecilia Metella, una sintesi di stilemi architettonici:
dal romano al rinascimentale attraverso il gotico, siamo giunti alla meta prefissata,
la Chiesetta del Quo Vadis?
Domanda quanto mai appropriata, ma ahimé tardiva.
Nel frattempo si era finalmente affacciato un pallido sole autunnale, alla luce del
quale abbiamo percorso lultimo miglio, deviando sulla stradina che attraversa il
comprensorio delle catacombe di S.Callisto.
Questa si colloca felicemente tra la Via Appia e la via delle Sette Chiese, in
posizione dominante e panoramica, soprattutto al riparo dal traffico automobilistico
che proprio qui si riappropria della Via.
La stradina sbuca proprio di fronte al Quo Vadis; a poche decine di metri,
dove ben nascoste alla vista le auto ci attendevano per riportarci a casa.
Questo parco mi sorprende ogni volta che lo visito, perché unico penetra
dalla campagna fino alle antiche mura della città, testimone di una rara vittoria
riportata sullincombente speculazione edilizia.
Sia lode dunque ad Antonio Cederna che solitario e caparbio ha condotto ed
imprevedibilmente vinto, limpari lotta.
Sia pure lode allamico Alberto Alberti che altrettanto solitariamente e
caparbiamente ha aperto la Via Francigena del Sud, di cui il tratto calpestato
domenica 12/XI ne conclude il percorso.
Dobbiamo altresì essere grati agli amici del Parco dellAppia Antica,
che a ridosso dellescursione hanno tolto: rovi, erbacce e detriti nella tratta iniziale,
che è quella meno frequentata, hanno riattivato il passaggio sotto la ferrovia e
consolidato il ponticello sul fosso grigio.
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Alcune foto dellescursione sulla "Via Appia Antica" |