Cronaca della prima Camminata ufficiale sulla
"Via Francigena del Sud"
da Formia a Roma (dal 19 al 29/06/2006)

(Una nuova esperienza di cammino dal sud del Lazio verso la capitale, per circa 200 km)


Logo Francigena


"IL SENTIERO DI ROMA"

Pellegrini lungo la Via Francigena del Sud sull’Appia Pedemontana

(Appunti di viaggio su un nuovo tratto di percorso storico, appena rilevato dagli amici della nostra Associazione)

Tratto laziale da Formia (LT) a Roma

Giovane Montagna
Sezioni di: Modena - Roma - Venezia


19 - 29 Giugno 2006

Cronaca a cura di Alberto Alberti (sez. G.M. di Roma)
  


Una parte dei partecipanti alla camminata sulla "Via Francigena del Sud",
fotografati davanti al Duomo di Terracina (LT) il 21-06-2006
(Foto di G.Borgianelli Spina)


Una premessa doverosa
(di Enea Fiorentini)

Dopo la grande impresa del 2005 della partecipazione al progetto RAI di cammino sulla Via Francigena di Sigerico, dalle Alpi a Roma e dopo l’uscita della nuova guida francigena: <I Sentieri lungo la Via Francigena da Siena a Roma> (pubblicata da RAI-ERI nel luglio 2005), molti di noi hanno continuato a lavorare per la promozione degli itinerari storici italiani.
In particolare, Alberto Alberti, coordinatore del nostro "Gruppo Via Francigena" dell’Associazione "Giovane Montagna - sez. di Roma (G.M.)", ha iniziato un lungo lavoro di studio, ricerca e rilievo sul percorso storico che univa Roma al sud Italia, in particolare verso la Puglia e il porto di Brindisi, luogo principale d’imbarco dei pellegrini verso la Terra Santa.   Si tratta della valorizzazione della rete di sentieri che, sfruttando in parte il tracciato delle vie consolari romane Via Appia e Via Appia Traiana, formano la cosiddetta "Via Francigena del Sud".
Percorso obbligato di pellegrini, di mercanti e di eserciti, in cammino verso il sud Italia e il Medio Oriente oppure di ritorno a Roma da quei luoghi, ha avuto anch’esso un notevole sviluppo nei secoli e tutt’oggi mantiene una notevole importanza storica, culturale e religiosa che meritava un approfondito studio e una nuova promozione.   Non va dimenticato che questo percorso sulla Via Appia è proprio quello seguito dai più famosi apostoli e santi della cristianità: Pietro e Paolo.
Proprio per onorare la loro memoria, Alberto Alberti insieme con molte persone "esperte" delle varie località toccate da questo percorso, entusiaste di questo progetto e motivate, ha percorso per primo questo tratto laziale, da Formia a Roma.
Tra i promotori dell’iniziativa, oltre all’associazione Giovane Montagna sez. Roma, occorre ricordare anche: l’Archeo Club Latina, l’Associazione "La Porta del Sole" di Terracina, la Legambiente di Fondi, la Parrocchia di S.Erasmo di Bassiano, il Centro Documentazione e Promozione Culturale "Itala Fatigati-Salvagni" di Bassiano, l’Associazione Culturale "La Perla Nera" di Bassiano, l’Associazione Culturale Pontina, il Circolo Filatelico "Tres Tabernae" di Cisterna, il WWF di Albano, gli amici del Parco dell’Appia Antica, ecc..
Per il grande aiuto e sostegno ricevuti lungo il cammino e le sponsorizzazioni per questa manifestazione è doveroso ricordare: l’Azienda di Promozione Turistica della Prov. di Latina, il Comune e la Pro Loco di Bassiano, la XIII Comunità Montana, la Compagnia dei Lepini, Don Angelo Buonaiuti parroco di Bassiano, il Caffé Fiorentini di Bassiano, "I Ragazzi" della Protezione Civile, l’Azienda di Promozione Turistica della Prov. di Roma, e tutti gli altri volontari che hanno dato il loro efficace contributo.
Occorre anche non dimenticare la presentazione di un elegante "folder filatelico" contenente un annullo speciale.
Alberto ha quindi organizzato una "camminata ufficiale" (11 giorni di cammino per circa 200 km) su questo nuovo percorso, con la partecipazione di molti amici italiani e stranieri, con l’obiettivo di arrivare a Roma proprio il 29 giugno, giorno dedicato ai SS. Pietro e Paolo e giorno del 500° anniversario della fondazione della Basilica di San Pietro.
E’ un piacere per me, accogliere sul mio sito la "Cronaca" di questo cammino scritta proprio da Alberto Alberti.   Sono sicuro che questa proposta avrà ulteriori sviluppi negli anni futuri.
Buona lettura!


Il percorso scelto


Il grande telescopio della
Specula Vaticana a Castel Gandolfo
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Il grande telescopio della Specula Vaticana,
all’interno del palazzo papale a Castel Gandolfo
(Foto di E.Fiorentini)

Il trekking è stato organizzato nel tratto che attraversa il territorio di due province (Latina e Roma).   Sono stati seguiti i sentieri che transitano sulle pendici dei Monti Aurunci, dei Monti Ausoni, sfruttando i tratti di basolato ancora intatto della Via Appia romana, poi quelli sulla "pedemontana" dei Monti Lepini, raggiungendo quelli che tagliano i boschi e che contornano i laghi dei Castelli Romani e quello finale lungo il tracciato della Via Appia Antica che termina nel cuore della città eterna.   Anche questi luoghi attraversati sono ricchi di storia e di bellezze naturali ed artistiche.   Il percorso di quest’anno, della lunghezza totale di circa 200 km, è stato suddiviso nelle seguenti tappe:

 Formia (LT) -> Fondi (LT) (via Itri) - circa 25 km
 Fondi (LT) -> Terracina (LT) - circa 19 km
 Terracina (LT) -> abbazia di Fossanova (LT) - circa 24 km
 abbazia di Fossanova (LT) -> Sezze (LT) - circa 22 km
 Sezze (LT) -> Bassiano (LT) - circa 12 km
 Bassiano (LT) -> Sermoneta (LT) - circa 12 km
 Sermoneta (LT) -> Cori (LT) - circa 20 km
 Cori (LT) -> Nemi (RM) (via Velletri) - circa 23 km
 Nemi (RM) -> Castelgandolfo (RM) (Albano) - circa 18 km
 Castelgandolfo (RM) -> Roma (Appia Antica) - circa 18 km
 Roma (Appia Antica) -> Roma (P. San Pietro) - circa 5 km


Chi sono i partecipanti?


Padre Maffeo spiega i meccanismi
di manovra del grande telescopio
della Specula Vaticana, presente
nel palazzo papale di Castel Gandolfo
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Padre Maffeo spiega i meccanismi di manovra
del grande telescopio della Specula Vaticana,
presente nel palazzo papale di Castel Gandolfo
(Foto di E.Fiorentini)

Domenica 18 giugno, tutti i partecipanti si sono dati appuntamento a Formia.  Tantissimi i volti conosciuti e molti quelli nuovi di persone che iniziano questa esperienza per la prima volta.  In questa inaugurazione del nuovo percorso sono presenti molti stranieri e ci sono gli amici delle sezioni GM di Modena e di Venezia che, anche questa volta, non hanno voluto far mancare la loro presenza.  Non tutti hanno camminato sull’intero percorso, ma tutti sono stati pronti per affrontare il nuovo cammino.  Quest’anno sono presenti:

 3 da G.M. Modena (Francesca, Giorgio, Silvia);
 14 da G.M. Roma (Alberto, Bice, Elena, Enea, Ezio, Giancarlo, Gianna, Giuliano, Ilio, Leonardo, Lidia, Marisa, Meme, Rino);
 4 da G.M. Venezia (Cesarina, Marcella, Renzo, Tita);
 6 amici e parenti (Aureliano, Giorgio, Maria Antonietta, Maria Pia, Roberto, Simonetta);
 6 amici inglesi (Chris, Colin, Joe, John, Michael, Raymond);
 2 amici francesi (Alex, Noëlle);
 2 amici dell’Associazione "Iubilantes" di Como (Fausto Robustino, Pier Maurizio);
 1 amico della "Confraternita di Santiago" di Perugia (Angelo -che vive però a Formia-);
 tanti altri partecipanti locali e occasionali.

Oltre 35 persone (in alcune tappe molte di più) si sono così radunate a Formia, dando vita anche quest’anno a questo incontro tradizionale e rinsaldando una reciproca amicizia.


Il raduno a Formia

Domenica 18-06-06:  (Formia (LT) )
Pareva un quadro medievale: solenne, con mitria e pastorale, l’arcivescovo benedisse il popolo in ginocchio attorno a lui sul sagrato della Cattedrale di Gaeta.   Era la fine della processione per la Festa del Corpus Domini.
Da un lato si distingueva un gruppo per gli abiti che portava: erano pellegrini in partenza per Roma a piedi.   Sì, pareva la partenza di Crociati per Gerusalemme o di pellegrini per Roma.   Non eravamo nel Medio Evo ma era il 18 giugno di quest’anno ed il gruppo di pellegrini aveva deciso di ritrovare le antiche vie di pellegrinaggio per Roma.   Altri pellegrini erano ad ammirare il più famoso monumento romano di Formia, il Cisternone, un complesso di gallerie scavate dagli antichi romani come deposito d’acqua della città.   Altri ancora, giunti prima, avevano combattuto l’eccezionale caldo estivo con un bagno in mare.   Sapevano che per giorni e giorni avrebbero camminato, per lo più fra i monti, sotto il solleone estivo per raggiungere Roma.   Tutti avevano la stessa meta: il sagrato di S. Pietro in Vaticano per assistere il 29 giugno mattina alla Celebrazione dei Cinquecento anni della Basilica.   L’arcivescovo aveva benedetto la partenza, aspettavamo la benedizione del Papa all’arrivo.   Erano 24 i pellegrini di 7 regioni italiane, con 6 inglesi (2 francesi si sarebbero uniti dopo qualche giorno), una decina dell’associazione "Giovane Montagna" di varie città, 2 dell’associazione "Iubilantes" di Como e 1 della "Confraternita di Santiago" di Perugia.   Prima di cena tutti parteciparono ad una conferenza, organizzata in nostro onore dal Comune di Formia, dell’insigne studioso Francesco Mannino che illustrò gli aspetti storici del pellegrinaggio sulla Francigena attraverso Formia fino a Roma, organizzata dal Comune di Formia.
Il giorno dopo tutti in cammino.

a passeggio tra i ruderi
dell’antico porto di Formia
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il giorno del raduno è il giorno delle visite alla città, come
il passeggiare.. tra i ruderi dell’antico porto di Formia (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)
e nel centro
storico di Formia
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e.. nel centro storico di Formia (LT); nella foto, da sin.,
si vedono: Alberto, una guida locale, Silvia e Giorgio
(Foto di F. e G. Carpi)

Si comincia a camminare...

Lunedì 19-06-06:  (Formia - Itri - Fondi)

Mappa del percorso
della tappa Formia-Fondi
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Mappa del percorso della tappa: Formia -> Fondi
(Mappa tratta da Atlante Stradale d’Italia 1:200.000 - Touring Club Italiano)

Dopo la messa nella chiesa di S.Erasmo nella parte alta medievale di Formia, si tenne la tradizionale cerimonia di partenza che riecheggiava l’antica formula consacrata nel Codice callistino "Accipe hunc baculum ...".   Con queste parole veniva consegnato il "bordone" (.. o "baculum": il bastone del pellegrino - ndr) a colui che avrebbe guidato il gruppo per la giornata.  Quel giorno a condurre il cammino da Formia a Fondi erano due pellegrini che risiedevano "in zona", Angelo e Marcello.   Il "bordone/baculum", ben evidente in mano loro, richiamava l’attenzione di tutti mettendosi in marcia.
Eravamo pensierosi.   Ci aspettavano circa 200 km di cammino e tanto, tanto sole che già dardeggiava su noi.   Il percorso era nuovo.   Nessuno a memoria dei vecchi del luogo l’aveva percorso da qualche generazione.   Eppure sapevamo che viandanti erano andati in gran numero da lì a Roma a piedi per molti secoli.   Bisognava fare rivivere quell’antico sentiero e dove non era possibile, trovare un’alternativa per continuare, evitando le strade nazionali con traffico pesante e pericoloso.
L’importante era arrivare a Roma.
Già per l’uscita da FORMIA s’era dovuta trovare una soluzione non convenzionale: lungo una linea ferroviaria dismessa fino ad una magnifica struttura somigliante ad un acquedotto romano che, con 25 archi, passava sopra l’Appia e permetteva di arrivare sul fianco del Monte Cefalo del gruppo dei Monti Aurunci.
Poi un bellissimo sentiero fra gli ulivi, qualche campo coltivato ed altri abbandonati con case dirute e qualche abitazione rustica ancora in uso ci porta fino ad ITRI.
La cittadina è sul passaggio obbligato dell’unica strada che porta a sud.   E’ controllata da un castello, vero strumento di guerra.   Imponenti e minacciosi i torrioni altissimi ci sovrastano come grattacieli.
Ce lo fanno visitare.   Più che mille discorsi, riusciamo a capire aspetti della vita medievale e la forza delle armi in questi luoghi.   Non per nulla ITRI è la patria del brigante Frà Diavolo.
Un tratto della Via Appia Antica con pavimentazione originale attraversa ITRI e questa via indica chiaramente il Nord.   Continuando, dobbiamo prendere un tratto asfaltato, ma presto arriviamo al famoso percorso di Via Appia Antica originale di 4 km nella Gola di S.Andrea.
Era in uso fino a qualche decennio fa.   Vi si vedono i resti di posti di blocco borbonici, luoghi di difesa dai briganti e la struttura romana ancora in buono stato assieme a riparazioni fatte nel ’700.
Una gioia essere immersi in epoche storiche.
Questa strada sul fondo valle dei Monti Aurunci ci porta direttanente a FONDI.
La cittadina è un importante centro ortofrutticolo.   Lo rivelano le grandi distese di serre, la ricca vegetazione, le aziende agricole che la circondano.   Mantiene importanti edifici medievali, molto interessanti.   Evidenti sono i segni di distruzioni durante l’ultima guerra, che però non riescono a cancellare l’impianto romano della città, il cui centro è il Castello dei Caetani e il Duomo di S.Pietro.
Un benvenuto dall’Amministrazione Comunale con l’offerta di riserve di frutta.


cerimonia della partenza
sul sagrato della Chiesa di
Sant’Erasmo a Formia
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Cerimonia di partenza del lungo viaggio,
sul sagrato della Chiesa di Sant’Erasmo a Formia
(Foto di R. Turner)
lungo un tratto di
sentiero non basolato
tra Itri e Fondi
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In cammino lungo un tratto di sentiero
non basolato tra Itri e Fondi
(Foto di R. Turner)

ruderi della tomba
di Cicerone fuori Formia
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ruderi della tomba di Cicerone fuori Formia
(Foto di R. Turner)
sosta nei pressi
del cimitero di Itri
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Sosta su muretto e aiuole nei pressi del cimitero di Itri
(Foto di R. Turner)

dopo Formia
arrivo a Itri
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arrivando a Itri, attraverso l’antica Porta...
ma il cammino è ancora lungo per arrivare a Fondi
(Foto di F. e G. Carpi)
dopo Itri si incontra
il primo basolato romano
della Via Appia
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appena dopo la tabella segnaletica, si incontra
il primo basolato della Via Appia romana
(Foto di F. e G. Carpi)

tabella segnaletica
dell’inizio del basolato
della Via Appia romana
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Tabella segnaletica dell’inizio
del basolato della Via Appia romana dopo Itri
(Foto di R. Turner)
Joe in cammino lungo
un tratto di Via Appia
romana tra Itri e Fondi
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Joe in cammino lungo un tratto di basolato
sulla Via Appia romana tra Itri e Fondi
(Foto di R. Turner)

Martedì 20-06-06:  (Fondi - Torre dell’Epitaffio - Monte S.Angelo - Tempio di Giove Anxur - Terracina)

Mappa del percorso della
tappa Fondi-Terracina
(63255 bytes)
Mappa del percorso della tappa: Fondi -> Terracina
(Mappa tratta da Atlante Stradale d’Italia 1:200.000 - Touring Club Italiano)

partenza da Fondi con Gino,
dopo la cerimonia del baculum
(20895 bytes)
partenza da Fondi (LT) con Gino come guida,
dopo la cerimonia della consegna del -baculum-
(Foto di G.Borgianelli Spina)

bufali tra
Fondi e Terracina
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bufali nella campagna tra Fondi e Terracina
(Foto di G.Borgianelli Spina)

Il giorno dopo ci guida Gino.
Si cammina verso l’imponente Monastero di S.Magno in restauro con il suo mulino medievale incorporato e con la lunga condotta d’acqua sopraelevata.   Da lì si prosegue verso i confini tra il Regno di Napoli e lo Stato della Chiesa.   Il primo era segnato dalla Torre dell’Epitaffio.
Troviamo qui una quindicina di amici di TERRACINA, guidati da Emilio, il nostro "protettore" oggi e domani.
Dopo un tratto sulla Strada Nazionale Appia sotto protezione della Polizia Stradale, si comincia a salire sui fianchi dei Monti Ausoni per raggiungere la Via Appia romana originale che arriva sul Monte S.Angelo.   Dapprima un rude sentiero di montagna: bellissima la vista su tutta la pianura di Fondi ed il mare.   Lontani si intravedono il Circeo e le isole pontine.
Un panorama glorioso!
Si continua per circa 2 ore, ma sollevati da bevande rinfrescanti offerte da famiglie di pastori nelle loro case isolate sul monte.   Il sentiero sbocca sulla strada romana originaria.   Essa sale per circa 3 km fino alla sommità del Monte S.Angelo, dov’è il tempio di Giove Anxur sovrastante la città di Terracina.
Emilio, studioso delle antichità della zona e curatore di un bellissimo parco ci illustra i punti notevoli del tempio romano.   Il "suo" parco è appoggiato al monte e scende fino alla città.
Anche qui un folto gruppo di amici di Terracina ci aspetta e ci festeggia.   Si mangia assieme, si beve, si fanno discorsi, si canta.   Siamo felici della nostra impresa e di quanti incontriamo lungo il cammino.   Ci ritroveremo la sera ospiti del Comune di Terracina in uno splendido ristorante.   Ma l’alloggio è una piacevole sorpresa!
E’ in una serie di bungalows sul mare.   Meraviglioso!
Dopo una giornata sotto il sole estivo del Mediterraneo, che gioia la sera un fresco bagno nel mare del Golfo!


donne che lavano i panni
al fiume (immissario del
lago di Fondi) nei pressi
del convento di S.Magno
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donne che lavano i panni al fiume (immissario del lago
di Fondi) nei pressi del convento di S.Magno
(Foto di G.Borgianelli Spina)
accoglienza prima
di Terracina
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accoglienza prima di Terracina,
con cibi e bevande rinfrescanti, e...
(Foto di F. e G. Carpi)

Alberto spiega la musica
per il flauto ai bambini,
prima di Terracina
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... in questa sosta prima di Terracina,
Alberto spiega lo spartito per flauto ai bambini
(Foto di R.Turner)
Alberto suona il flauto con i
bambini, prima di Terracina
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... e poi Alberto suona il flauto con gli stessi bambini,
in questa pausa musicale prima di Terracina...
(Foto di F. e G. Carpi)

Arco onorario
della Via Appia
a Terracina
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Arco "Onorario" romano del 1° secolo a.C. sulla Via
Appia, arrivando a Terracina dalla Campania; si tratta
del fastoso ingresso della Via Appia nel Foro Emiliano,
cioè nell’attuale Piazza del Municipio
(Foto di F. e G. Carpi)
Città murata
di Terracina
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Pianta della - Città Murata - di Terracina
Disegno tratto dal sito:
(http://www.alfanet.it)

Mercoledì 21-06-06:  (Terracina - Campo Soriano - Abbazia di Fossanova)

Mappa del percorso della tappa
Terracina-Abbazia di Fossanova
(80627 bytes)
Mappa del percorso della tappa: Terracina -> Abbazia di Fossanova
(Mappa tratta da Atlante Stradale d’Italia 1:200.000 - Touring Club Italiano)

Il mattino dopo, con la guida di Emilio, siamo nel cuore dei Monti Ausoni avviati verso il Monumento Naturale Nazionale di Campo Soriano.   Atmosfera di montagna, una natura bellissima con un susseguirsi di rocce emergenti dai prati che sono un fenomeno geologico.
Ci aspettano i Guardiaparco di Campo Soriano che ci offrono lo "spuntino" di mezzogiorno.   Tutte specialità locali, dal vino all’olio ed ai formaggi, ai salumi, ma non manca la pasta!
Inizia la lunga discesa verso l’Abbazia di FOSSANOVA.
Scenderemo di 400 metri e il sole continua a saettarci.   Per fortuna siamo distratti da Angelo, un giornalista che cammina con noi e ci intervista in diretta radio nei momenti cruciali della camminata.
Ci sentiamo protagonisti di un’avventura!
In fondovalle ci accoglie Salvatore di Priverno che ci porta fino all’Abbazia.
Imponente!   Neanche un’accogliente tavola preparataci da gente del posto riesce a distrarci dall’architettura cistercense, uno degli esempi migliori in Europa.
Qui morì S.Tommaso d’Aquino.   La solennità degli edifici ben fa da quadro alla grandezza del personaggio.   Tutto il borgo è costituito dal complesso attorno alla basilica.


Alberto carica
i bagagli a Teracina
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Alberto carica i bagagli extra dei pellegrini sulla propria
auto, nella zona del pernottamento al camping sul mare
(Foto di R.Turner)
Facciata del Duomo
di Terracina 
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La facciata della Cattedrale (Duomo) di Terracina (LT)
dedicata a San Cesareo
(Foto di R.Turner)

consegna del baculum
a Emilio, a Terracina,
prima della partenza
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Alberto (a destra) consegna il baculum ad Emilio (al centro)
a Terracina, durante la cerimonia prima della partenza
(Foto di G.Borgianelli Spina)
Una parte dei partecipanti,
fotografati davanti al Duomo
di Terracina 
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Una parte dei partecipanti, fotografati davanti
al Duomo di Terracina (LT), prima della partenza
(Foto di G.Borgianelli Spina)

brindisi con i Guardiaparco
a Campo Soriano, nella sosta
pranzo
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brindisi con i Guardiaparco a Campo Soriano, nella sosta
pranzo prima di raggiungere l’abbazia di Fossanova
(Foto di R.Turner)
il dopo-brindisi con i Guardiaparco
a Campo Soriano, nella sosta pranzo
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il dopo-brindisi con i Guardiaparco
a Campo Soriano, durante la sosta pranzo
(Foto di F. e G. Carpi)

panorama della
abbazia di Fossanova
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panorama sull’abbazia di Fossanova
(Foto di R.Turner)
interno della
abbazia di Fossanova
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interno della abbazia di Fossanova
(Foto di R.Turner)

chiostro della Abbazia
di Fossanova
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interno del chiostro dell’Abbazia di Fossanova (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)
cappella della chiesa
nell’Abbazia di Fossanova
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cappella della chiesa nell’Abbazia di Fossanova (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)

Giovedì 22-06-06:  (Abbazia di Fossanova - Priverno - Monte S.Angelo - Sezze)

Mappa del percorso della tappa
Abbazia di Fossanova-Sezze
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Mappa del percorso della tappa: Abbazia di Fossanova -> Sezze
(Mappa tratta da Atlante Stradale d’Italia 1:200.000 - Touring Club Italiano)

Ripartiremo l’indomani, sempre guidati da Salvatore di Priverno, camminando sulle belle rive del fiume Amaseno.   Si raggiunge PRIVERNO e poi si prosegue lungo sentieri verso Sezze.   Sono sentieri che si è dovuto scoprire, perché non più usati.   Risalendo la valle si entra nell’area dei Monti Lepini.   Qui occorre tagliare erba ed arbusti per scoprirvi sotto le tracce dell’antico sentiero, certo non usato da decenni.   Lungo il percorso l’ospitalità degli abitanti si mostra come segno dell’antica civiltà di questa gente.
Arriviamo al Monte Trevi.
L’ingresso all’antico sentiero che corre lungo il monte è nascosto.   Ma basta una breve ricerca e l’apertura di una recinzione per animali, e il sentiero appare rude, stretto ma chiaro e con i segni del tempo con muretti di contenimento e resti di antiche costruzioni.   E’ adatto per chi cammina a piedi o con un animale.
Se siamo esposti al sole, siamo compensati dallo splendido panorama su tutta la Pontinia con in fondo il Monte Circeo.   Sotto vediamo tutti i punti notevoli della pianura.   E’ inclusa la località "Forum Appii" citato da S. Paolo nella descrizione del suo viaggio a Roma.
Il sentiero continua per qualche km poi siamo a SEZZE.
C’è la partita con l’Italia nel Campionato del mondo di calcio così ci pare d’entrare in una città fantasma.   Anche noi siamo attratti dal televisore.
Subito dopo ci incontriamo con i rappresentanti di un’associazione locale: quella di S.Carlo da Sezze.   E’ un’associazione che polarizza le attività culturali del luogo.   Ci accolgono nella loro sede, già abitazione del Santo, che mantiene le caratteristiche di una casa settecentesca in una bella atmosfera festosa di amicizia.
La serata prosegue nel Museo Archeologico dove le autorità cittadine ci accolgono con un rinfresco e un bellissimo concerto di un complesso di musica rinascimentale.   La nostra iniziativa ha forti toni culturali e la musica è perfettamente in linea con questo nostro obiettivo.


consegna del baculum a
Salvatore di Priverno alla
partenza da Fossanova
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Alberto (a sinistra) consegna il baculum a Salvatore di
Priverno (a destra), prima della partenza da Fossanova
(Foto di F. e G. Carpi)
lasciando l’Abbazia di
Fossanova verso Sezze
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lasciando l’Abbazia di Fossanova
e camminando in direzione di Sezze (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)

sosta ristoratrice durante
il cammino verso Sezze
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sosta ristoratrice tra i Monti Lepini,
durante il cammino verso Sezze (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)
panorama dal
sentiero per Sezze
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il panorama sulla pianura pontina,
dal sentiero per Sezze (LT)
(Foto di R.Turner)

Joe e John si
dissetano a Sezze
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Joe e John si dissetano a Sezze (LT),
con la loro bevanda preferita
(Foto di G.Borgianelli Spina)
John Robert
e Raymond a Sezze
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da sinistra: John, Roberto e Raymond
si riposano a Sezze (LT)
(Foto di R.Turner)

Alberto pronuncia un
discorso a Sezze
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Alberto pronuncia il gran brindisi notturno
"al -Fuoco- del pellegrin di Roma" a Sezze (LT)
(Foto di R.Turner)
il concerto serale
offerto dal Comune di Sezze
nella Sala Consiliare
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il concerto serale, con musica rinascimentale,
offerto dal Comune di Sezze (LT) nella Sala Consiliare
(Foto di F. e G. Carpi)

Venerdì 23-06-06:  (Sezze - Monte dell’Antignana - Monte del Cerro - Bassiano)

Mappa del percorso della
tappa Sezze-Bassiano
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Mappa del percorso della tappa: Sezze -> Bassiano
(Mappa tratta da Atlante Stradale d’Italia 1:200.000 - Touring Club Italiano)

Marcella consegna
il baculum ad Alberto
alla partenza da Sezze
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Marcella consegna il baculum ad Alberto,
davanti alla Cattedrale di Sezze (LT),
durante la cerimonia della partenza
(Foto di F. e G. Carpi)

Alberto riceve il
baculum da Marcella
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Alberto riceve il baculum da Marcella,
davanti alla Cattedrale di Sezze (LT),
dedicata a Santa Maria
(Foto di R.Turner)

E’ il 23 giugno, la guida è affidata ad Alberto, e si parte dal Duomo di SEZZE.   Dopo poco si inizia una lunga salita per arrivare sull’altopiano sotto il Monte dell’Antignana.   La carrareccia è ben segnata e la gente del posto ci dice che fu usata un tempo per andare a Sermoneta.   Alla fine dell’altopiano noi dobbiamo andare su sentierini appena visibili che salgono verso una sella che ci separa dalla vallata adiacente che porta a Bassiano.
Il Monte del Cerro ci regala in mezzo alla boscaglia un albero strapieno di ciliegie che sono il perfetto ristoro nella salita.   Questa è dura e continua, ma con costanza raggiungiamo la sella.   Un bel riposo, il picnic e nel pomeriggio inizia la discesa fino alla stradina di fondo valle che sale fino a BASSIANO.
Entriamo in paese compatti al canto di "O Roma Nobilis!" l’antico canto dei pellegrini in marcia verso Roma.
Splendida accoglienza!
Molti fanno ala al nostro ingresso in piazza, accolti dal Sindaco, da varie autorità e i brindisi si sprecano.
Poi in chiesa per la messa.   Dopo, invitati dal parroco don Angelo e dalla Comunità parrocchiale, tutti assieme a cena in allegria con quelli del luogo.


partenza da Sezze (LT)
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partenza dalla piazza della Cattedrale di Sezze (LT),
sotto la guida di Alberto per questa tappa
(Foto di R.Turner)
riposo tra Sezze
e Bassiano
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riposo durante il cammino
tra Sezze e Bassiano (LT)
(Foto di R.Turner)

arrivo a Bassiano lasciando l’Abbazia di
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arrivo alle porte di Bassiano (LT),
cantando "O Roma Nobilis"...
(Foto di F. e G. Carpi)
foto di gruppo
in arrivo a Bassiano
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foto di gruppo in arrivo
sulla piazza di Bassiano (LT)
(Foto di A.Paolangeli)
accoglienza dei pellegrini
a Bassiano da parte del
sindaco e delle varie autorità
(15357 bytes)
accoglienza dei pellegrini a Bassiano (LT)
da parte del sindaco e delle varie autorità
(Foto di A.Paolangeli)
i tre inglesi
finalmente al bar a Bassiano
(18664 bytes)
... e, da sinistra: Joe, Raymond e John,
finalmente al bar a Bassiano (LT)
(Foto di R.Turner)

Antonio e Alberto
a Bassiano
(14901 bytes)
Alberto (a destra) ringrazia Antonio (a sinistra) e le
autorità di Bassiano (LT) per l’accoglienza dei pellegrini
(Foto di A.Paolangeli)
cena di gruppo
a Bassiano
(13322 bytes)
Cena di gruppo nel centro storico di Bassiano (LT),
offerta dal parroco e dai parrocchiani
(Foto di A.Paolangeli)

Sabato 24-06-06:  (Bassiano - Sermoneta)

Mappa del percorso della
tappa Bassiano-Sermoneta
(74880 bytes)
Mappa del percorso della tappa: Bassiano -> Sermoneta
(Mappa tratta da Atlante Stradale d’Italia 1:200.000 - Touring Club Italiano)

Consegna del baculum
ad Antonio di Bassiano
(19331 bytes)
Alberto (al centro) consegna il baculum ad
Antonio di Bassiano (a destra), guida per questa
tappa, all’Eremo del Crocifisso, nei pressi di
Bassiano (LT), mentre Joe legge la formula
(Foto di B.Dinale)

L’indomani ripartiremo da BASSIANO per arrivare al Santuario del Crocifisso, un eremo del XIII secolo conosciuto in tutta la zona.
Fu rifugio forse dei Templari e probabilmente degli eretici Fraticelli Spirituali.   E’ costituito da grotte usate già nell’Alto Medio Evo con pitture ed altre caratteristiche edilizie dell’epoca.   E’ una visita emozionante!
Don Angelo presiede la cerimonia di benedizione e di consegna del "Baculum" ad Antonio da Bassiano.
Il sentiero ora è in mezzo al bosco.   Un continuo saliscendi ci porterà a Sermoneta.   E’ una tappa breve ma tra le più belle, dato che al bosco si alterna la vista panoramica su tutta la pianura con il mare a fare da sfondo.
Infine SERMONETA, tra i luoghi famosi a livello nazionale e non solo.
Il Comune ci ha provvisto di una guida e così siamo condotti a conoscere ogni aspetto della cittadina, dal Castello dei Caetani (ma ambìto da altre grandi famiglie fra cui i Borgia) alle case di ebrei che nel Medio Evo vivevano nella quartiere detto Giudea.


don Angelo officia la messa
alla partenza della tappa da Bassiano
presso l’Eremo del Crocifisso
(19775 bytes)
don Angelo, parroco di Bassiano, officia la messa
all’Eremo del Crocifisso, prima della partenza
(Foto di B.Dinale)
Joe, john e Colin
all’Eremo del Crocifisso
nei pressi di Bassiano
(32118 bytes)
i tre inglesi: Joe, John e Colin
all’Eremo del Crocifisso, nei pressi di Bassiano (LT)
(Foto di B.Dinale)

il gruppo in sosta
all’Eremo del Crocifisso
(17860 bytes)
il gruppo in sosta all’Eremo del Crocifisso,
nei pressi di Bassiano (LT)
(Foto di B.Dinale)
Cartello segnaletico
all’Eremo del Crocifisso
nei pressi di Bassiano
(15857 bytes)
Cartello segnaletico nei pressi dell’Eremo del Crocifisso
con l’indicazione della Grotta di Selvascura
(Foto di E.Fiorentini)

la Grotta del Crocifisso
a poca distanza da Bassiano
(16063 bytes)
la Grotta del Crocifisso (o di Selvascura), ricca di affreschi,
a poca distanza da Bassiano (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)
la Grotta del Crocifisso
a poca distanza da Bassiano
(14649 bytes)
la Grotta del Crocifisso (o di Selvascura), ricca di affreschi,
a poca distanza da Bassiano (LT)
(Foto di E.Fiorentini)

la cappella del Santuario
del Crocifisso a poca
distanza da Bassiano
(9206 bytes)
la scultura in legno del Cristo nella cappella del
Santuario del Crocifisso, a poca distanza da Bassiano (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)
sosta tra Bassiano
e Sermoneta
(22112 bytes)
sosta tra Bassiano e Sermoneta,
John e Joe ammirano il relax di Roberto
(Foto di R.Turner)

un leccio monumentale
nei pressi di Sermoneta (LT)
(21562 bytes)
un leccio monumentale (di oltre 511 anni d’età),
nei pressi di Sermoneta (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)
arrivando alle porte
di Sermoneta (LT)
(12847 bytes)
arrivando in vista del paese di Sermoneta (LT),
camminando un po’ sull’asfalto
(Foto di F. e G. Carpi)

panorama su Sermoneta
(12767 bytes)
panorama su Sermoneta (LT),
arrivando dalle colline
(Foto di R.Turner)
sosta di gruppo presso
la Loggia dei Mercanti a Sermoneta
(13857 bytes)
sosta di gruppo sotto la
Loggia dei Mercanti a Sermoneta (LT)
(Foto di B.Dinale)

nel borgo antico
di Sermoneta, nel quartiere
degli ebrei -la Giudea-
(19397 bytes)
Alberto e Silvia a passeggio nell’antico borgo
di Sermoneta (LT), nel quartiere della -Giudea-
(Foto di F. e G. Carpi)
messa a Sermoneta
(14831 bytes)
S.Messa nella chiesa
del borgo di Sermoneta (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)

Domenica 25-06-06:  (Sermoneta - Abbazia di Valvisciolo - Ninfa - Cori)

Mappa del percorso della
tappa Sermoneta-Cori
(58878 bytes)
Mappa del percorso della tappa: Sermoneta -> Cori
(Mappa tratta da Atlante Stradale d’Italia 1:200.000 - Touring Club Italiano)

Il giorno dopo scendiamo dal monte per una rapida visita all’Abbazia cistercense di Valvisciolo ricevuti da padre Umberto.
Poi ripartiamo con Antonio sempre a farci da guida.   Ci aspettava un giardino fra i più belli d’Europa immerso in una città medievale diruta con rovine ben conservate.
Era NINFA, un’importante città medievale.
Ci conduce Maurizio da Cisterna.   Lì facciamo il nostro picnic.   Poi è Alberto che torna a farci da guida mentre prendiamo una carreggiata quasi di fronte ai Giardini oltre la strada.   E’ l’antica Appia Pedemontana che corre diritta per circa 6 km fino a Cori circa 150 metri sopra la pianura pontina.
Bellissima nella campagna con muri di contenimento che mostrano un’origine medievale.   La via diventa asfaltata nelle vicinanze di Cori poi sbocca nella Provinciale.
Si entra quindi a CORI, passando davanti alla famosa Cappella dell’Annunziata, un vanto della pittura rinascimentale.
Proprio davanti alla Cappella ci aspettano alcune persone.   L’atteggiamento mostra l’ospitalità della gente del luogo.   Dato il caldo della giornata versarono bevande fresche, ma il più gradito segno di ospitalità furono eccellenti ciliegie, una delle specialità del luogo, assieme ad altre leccornie tipiche di Cori.
Ci portarono a visitare la Chiesa di Sant’Oliva, anch’essa uno scrigno artistico per le pitture del 1500 che la decorano.
Il convento di S.Francesco ci ospitò per la notte e ci offrì un’ottima cena.


panorama da Sermoneta (LT),
lasciando il paese verso
la pianura Pontina
(9759 bytes)
il panorama verso la pianura Pontina e il mare Tirreno,
lasciando Sermoneta (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)
Giorgio all’interno
del chiostro della
abbazia di Valvisciolo
(16595 bytes)
Giorgio all’interno del chiostro
dell’Abbazia di Valvisciolo (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)

Alberto e Renzo
nel chiostro della
abbazia di Valvisciolo
(15312 bytes)
Alberto (a sinistra) e Renzo (a destra) nel chiostro
dell’Abbazia di Valvisciolo (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)
interno della
abbazia di Valvisciolo
(10885 bytes)
veduta parziale dell’interno
dell’Abbazia di Valvisciolo (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)


Panoramica sull’Abbazia di Valvisciolo (LT)
(Foto di E.Fiorentini)


interno della
abbazia di Valvisciolo
(14940 bytes)
veduta parziale di una cappella
all’interno dell’Abbazia di Valvisciolo (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)
Oasi di Ninfa
veduta dei ruderi del Castello
Caetani e dei giardini
(11284 bytes)
arrivo all’Oasi di Ninfa (LT) e veduta dei ruderi
del Castello Caetani e dei giardini
(Foto di F. e G. Carpi)

angoli suggestivi
nei giardini
dell’Oasi di Ninfa
(22190 bytes)
angoli suggestivi e vedute stupende,
all’interno dei giardini dell’Oasi di Ninfa (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)
Ruderi e alberi
nei giardini
dell’Oasi di Ninfa
(17898 bytes)
Ruderi del Castello Caetani e alberi fioriti,
nei giardini dell’Oasi di Ninfa (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)

Fiori e affreschi
su antiche absidi
nei giardini
dell’Oasi di Ninfa
(21125 bytes)
Fiori e affreschi su antiche absidi,
nei giardini dell’Oasi di Ninfa (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)
Fiori e colori
nei giardini
dell’Oasi di Ninfa
(20525 bytes)
L’esplosione di colori dei fiori
nei giardini dell’Oasi di Ninfa (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)

il riposo di un pellegrino
stanco, tra i fiori
nei giardini
dell’Oasi di Ninfa
(21107 bytes)
un pellegrino stanco si riposa tra i fiori e le acque,
nei giardini dell’Oasi di Ninfa (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)
preparazione per la
messa nella chiesa di Cori
(16288 bytes)
preparazione alla S.Messa
nella chiesa di Cori (LT)
(Foto di F. e G. Carpi)

Lunedì 26-06-06:  (Cori - Velletri - Nemi)

Mappa del percorso
della tappa Cori-Nemi
(27213 bytes)
Mappa del percorso della tappa: Cori -> Nemi
(Mappa tratta da Atlante Stradale d’Italia 1:200.000 - Touring Club Italiano)

Il giorno dopo, ci avvicinammo al luogo di sosta di S.Paolo: "Tres Tabernae".
Ma Maurizio ci guidò su un percorso bellissimo nella tenuta di Montecchio, privata ma con vincoli paesaggistici.   Era un dolcissimo paesaggio con ondulazioni del terreno, boschetti e ruscelli.   Tenuto come un parco, mantiene tuttavia la sua natura di campagna originale.   Usciti dalla tenuta entriamo nei grandi frutteti che ci accompagneranno per diversi km e ci offriranno la frutta più varia adiacente alla stradina di campagna che percorriamo verso Velletri.
Si sbocca sulla "Via vecchia di Napoli" usata per secoli con gli edifici tipici di grandi strade delle epoche passate, come stazioni di posta, la Dogana, chiese per viaggiatori, spesso ben restaurati.
E’ lunga la "Via vecchia".   Si soffre avanzando sotto il solleone di mezzogiorno.   Ma occorre stringere i denti.
Arriviamo a VELLETRI, la traversiamo, stavolta ignorando con dispiacere le bellezze architettoniche della città.   Ci fermiamo a piazza Garibaldi.   Sotto i pini del giardino, vicino ad una fresca fontanella ci riposiamo e facciamo il nostro pic-nic seduti l’un accanto all’altro su un muretto, con curiosità di alcuni pensionati seduti sulle panchine del giardinetto.
Dopo un po’ ci raggiungono due Guardia-parco del Parco dei Castelli Romani: Francesca e Piero.
Ci condurranno a Nemi.   L’inizio è sulla Via dei Laghi che affrontiamo per fortuna su un largo marciapiedi, indispensabile dato l’intenso traffico.   Finalmente si entra in un bosco con piante ad alto fusto.   Sono soprattutto castagni, ma non mancano pini, lecci ed altre specie mediterranee.   Nel bosco si cammina con sollievo per il fresco e la bellezza del sentiero.   Prima si sale, poi la discesa verso il lago.
Questo sbuca proprio davanti al bell’albergo un po’ fuori paese che il Comune di Nemi ci ha messo a disposizione.
Una doccia è il sollievo che meritiamo.   In serata andiamo a NEMI dove il sindaco ed alcuni assessori ci accolgono nel Castello.   Una bella ora con scambi di doni, un rinfresco e molti segni di ospitalità.   L’ambiente antico, i gesti di accoglienza, la vista del lago, la visita ad un quadro di Antoniazzo Romano, la bellezza del paese fanno della serata una delle più belle di tutto il percorso.



Arrivo in serata a Nemi e panorama semi-notturno sul lago
(Foto di F. e G. Carpi)


Martedì 27-06-06:  (Nemi - Istituto Palazzolo - Lago di Albano - Castel Gandolfo)

Mappa del percorso della
tappa Nemi-Castel Gandolfo
(46489 bytes)
Mappa del percorso della tappa: Nemi -> Castel Gandolfo
(Mappa tratta da Atlante Stradale d’Italia 1:200.000 - Touring Club Italiano)

tra le stradine
di Nemi
(15036 bytes)
camminando tra le stradine di Nemi (RM)
(Foto di E.Fiorentini)

passaggio del
baculum a Marisa,
lasciando Nemi
(26644 bytes)
consegna del -baculum- a Marisa, a Nemi (RM)
(Foto di E.Fiorentini)

Il mattino dopo lasciamo NEMI ed entriamo nel bosco che ricopre le pendici della caldera del lago.   Proprio all’inizio dello stesso, ci fermiamo per la cerimonia del passaggio del "baculum" che oggi viene consegnato a Marisa, nostra nuova guida.
Nel bosco, imbocchiamo un sentiero bellissimo chiamato, ciò ci incoraggia, "Via di Roma".   Sempre in salita, esso ci porta ad attraversare la strada provinciale Via dei Laghi e poi, sempre nel bosco, camminando vicino a qualche tratto di basolato romano che affiora, continuiamo fino nei pressi di una via che scende nella conca del Lago di Albano.
Troviamo un istituto religioso molto grande chiamato abbazia di Palazzolo.   E’ tenuto da religiosi inglesi.
Continuiamo camminando a mezza costa sopra il lago avendo in vista la nostra meta: CASTEL GANDOLFO.   Arriviamo a mezzogiorno attesi da esponenti del Comune.   Ci accompagnano in un’antica cantina dove proviamo vini e specialità locali.   Poi riposiamo nella Sala del Consiglio Comunale.   Qui nel primo pomeriggio ci viene illustrata la millenaria storia di Castel Gandolfo.
Ma dobbiamo affrettarci perché ci aspettano alla famosa Specola Vaticana, dove il superiore Padre Maffeo ci conduce a visitare le attrezzature; imponenti anche se ormai tecnologicamente superate dalle potenti strumentazioni moderne.   Infatti, gli astronomi vaticani oggi partecipano all’uso di uno dei più avanzati telescopi del mondo situato in California.
La visita è molto interessante e la figura di Padre Maffeo è affascinante, degno erede dei famosi astronomi della Specola che fecero la storia dell’astronomia moderna.


tra le stradine
di Nemi
(14266 bytes)
camminando tra le stradine di Nemi (RM)
(Foto di E.Fiorentini)
veduta sul lago
di Nemi dal paese
(10037 bytes)
veduta panoramica sul lago di Nemi, dal paese
(Foto di E.Fiorentini)

panoramica parziale sulla
caldera del lago di Nemi
(17813 bytes)
panoramica parziale sulla caldera del lago di Nemi, lasciando il paese verso i boschi
(Foto di E.Fiorentini)

all’interno dei boschi
del lago di Nemi
(14015 bytes)
all’interno dei boschi del lago di Nemi
(Foto di E.Fiorentini)
all’interno dei boschi
del lago di Nemi
(16374 bytes)
camminando ancora nei boschi del lago di Nemi
(Foto di E.Fiorentini)

cartello segnaletico al bivio
con l’abbazia di Palazzolo
(18095 bytes)
cartello segnaletico al bivio con l’abbazia di Palazzolo
(Foto di E.Fiorentini)
panorama sul lago di
Albano da Palazzolo
(10817 bytes)
panorama sul lago di Albano dall’abbazia di Palazzolo
(Foto di E.Fiorentini)

caverne sul sentiero
che passa a mezzacosta
sul lago di Albano
(17695 bytes)
caverne sul sentiero a mezzacosta sul lago di Albano
(Foto di E.Fiorentini)
caverne sul sentiero
che passa a mezzacosta
sul lago di Albano
(16506 bytes)
caverne sul sentiero a mezzacosta sul lago di Albano
(Foto di E.Fiorentini)

Francesca e Maria Pia
a Castel Gandolfo
(28872 bytes)
Francesca e Maria Pia a Castel Gandolfo
(Foto di E.Fiorentini)
tra le stradine
di Castel Gandolfo
(27727 bytes)
tra le stradine di Castel Gandolfo
(Foto di E.Fiorentini)

sosta sul sagrato del
duomo di Castel Gandolfo
(16469 bytes)
gruppo in sosta sul sagrato del duomo di Castel Gandolfo
(chiesa parrocchiale di San Tommaso)
(Foto di E.Fiorentini)
sosta sul sagrato del
duomo di Castel Gandolfo
(15149 bytes)
gruppo in sosta sul sagrato del duomo di Castel Gandolfo
(chiesa parrocchiale di San Tommaso)
(Foto di E.Fiorentini)

gruppo ospite di una
enoteca a Castel Gandolfo
(18621 bytes)
una parte del gruppo in una enoteca a Castel Gandolfo,
da sinistra (seduti): Titta, Lidia, Marcella
(Foto di E.Fiorentini)
donne in enoteca
a Castel Gandolfo
(17417 bytes)
donne in enoteca a Castel Gandolfo,
da sinistra: Marisa, Maria Pia, Francesca, Noëlle
(Foto di E.Fiorentini)

il nostro ospite Giulio Mariani,
presidente dell’associazione
Arte e Vino di Castel Gandolfo
(21298 bytes)
il nostro ospite in enoteca: Giulio Mariani, presidente
dell’Associazione Culturale "Arte e Vino" di Castel Gandolfo
(Foto di E.Fiorentini)
Renzo in enoteca
a Castel Gandolfo
(21879 bytes)
Renzo in enoteca a Castel Gandolfo:
nuova esperienza di pellegrino
(Foto di E.Fiorentini)

ecco come si calma
la sete a Castel Gandolfo
(17896 bytes)
ecco come si calma la sete a Castel Gandolfo,
da sinistra: Giorgio e Marisa in enoteca
(Foto di E.Fiorentini)
l’androne interno del palazzo
papale di Castel Gandolfo
(13239 bytes)
l’androne interno del palazzo papale di Castel Gandolfo,
visto dalla terrazza della Specula Vaticana
(Foto di E.Fiorentini)

il grande telescopio
della Specula Vaticana
(15669 bytes)
padre Maffeo mostra i congegni di manovra
del grande telescopio della Specula Vaticana
(Foto di E.Fiorentini)
padre Maffeo sul
telescopio della Specula
Vaticana a Castel Gandolfo
(15097 bytes)
padre Maffeo sulla piattaforma del telescopio
(Foto di E.Fiorentini)

padre Maffeo sul
telescopio della Specula
Vaticana a Castel Gandolfo
(13327 bytes)
padre Maffeo mostra i congegni di manovra
del grande telescopio della Specula Vaticana
(Foto di E.Fiorentini)
particolari dei congegni
del telescopio della Specula
Vaticana a Castel Gandolfo
(18468 bytes)
particolari dei congegni del telescopio
della Specula Vaticana a Castel Gandolfo
(Foto di E.Fiorentini)

padre Maffeo sul
telescopio della Specula
Vaticana a Castel Gandolfo
(12646 bytes)
padre Maffeo spiega l’uso del
grande telescopio della Specula Vaticana
(Foto di E.Fiorentini)
ritratto dei sostenitori
dell’attività
della Specula Vaticana
a Castel Gandolfo
(12281 bytes)
ritratto dei sostenitori dell’attività
della Specula Vaticana a Castel Gandolfo
(Foto di E.Fiorentini)


panoramica sul lago di Albano
dal tetto della Specula Vaticana
a Castel Gandolfo
(16416 bytes)
panoramica sul lago di Albano dal tetto della Specula Vaticana a Castel Gandolfo,
sullo sfondo Monte Cavo (949 m slm) con Rocca di Papa sulle sue pendici nord-est
(Foto di E.Fiorentini)

Mercoledì 28-06-06:  (Castel Gandolfo - Frattocchie - Parco dell’Appia Antica - Chiesa del Quo Vadis?)

Mappa del percorso della tappa
Castel Gandolfo-Via Appia Antica
(79987 bytes)
Mappa del percorso della tappa: Castel Gandolfo -> Via Appia Antica
(Mappa tratta da Atlante Stradale d’Italia 1:200.000 - Touring Club Italiano)

Cartello del Parco Regionale
dell’Appia Antica
(18384 bytes)
Cartello del Parco Regionale dell’Appia Antica
(Foto di E.Fiorentini)

mausoleo di Cecilia Metella
(19401 bytes)
Mausoleo di Cecilia Metella sull’Appia Antica
(Foto di E.Fiorentini)

Dopo l’escursione nello spazio dobbiamo tornare sul terreno e il giorno dopo scendiamo verso la Via Appia Nuova, con Giuliano e Gianna come guide.
Il traffico è pesante, ma dobbiamo percorrerne solo un breve tratto fino all’inizio della Via Appia Antica a FRATTOCCHIE.
Un rinfresco, ma sembra quasi un pranzo, ci è offerto all’imbocco della strada da Giancarlo e da Enrico, amici della Lega Ambiente di Marino.   Approfittiamo, pensando al lungo cammino che ancora ci attende.   Viene a salutarci anche la direttrice del Parco dei Castelli Romani, dott.ssa Alma Rossi, che ci incoraggia nella nostra iniziativa.
E’ meraviglioso il percorso così ricco di memorie storiche.   Esso dà ragione al titolo di "Regina Viarum" della Via Appia.   Diritta, solenne, è il modo migliore di concludere la nostra marcia verso ROMA.   Fiancheggiata da frequenti pini marittimi dall’ampio ombrello, riconosciamo ogni tanto i monumenti, qualcuno molto famoso come la Tomba di Cecilia Metella e la Villa dei Quintili.   Gli stranieri con noi sono entusiasti..
La strada, all’altezza delle Catacombe di S.Sebastiano, non è più solo pedonale.   E’ uno shock per noi il traffico intensissimo che affrontiamo in fila indiana.
Ma infine ecco la chiesetta detta del " Domine Quo vadis? ".
Lì c’è padre Giovanni Cereti che ci aspetta.   Celebra per noi la Messa di ringraziamento per il felice arrivo della nostra lunga camminata.   Ancora un’accoglienza da parte del Parco dell’Appia Antica nel prato adiacente alla tomba romana di Priscilla.
Ci pare glorioso questo 28 giugno!
E’ la giornata finale della camminata conclusa con successo.   Abbiamo provato che esiste un sentiero percorribile da Formia a Roma, possiamo testimoniare che è bellissimo, alla pari e talvolta superiore ai più famosi sentieri storici europei.
Non abbiamo trovato problemi e l’abbiamo percorso sempre bene accolti dagli abitanti dei luoghi.
Abbiamo percorso un sentiero che passa accosto ad una via che fa parte della storia dell’umanità, dall’antichità più remota.


Cerimonia del passaggio
del -Baculum- sulla piazza
di Castel Gandolfo
(16886 bytes)
Cerimonia del passaggio del -Baculum- a Giuliano
e Gianna, sulla piazza di Castel Gandolfo
(Foto di E.Fiorentini)
Sosta a Frattocchie presso
il gazebo con vivande,
organizzato da Giancarlo
(18222 bytes)
Sosta a Frattocchie, all’inizio dell’Appia Antica, presso il
gazebo con vivande, organizzato da Giancarlo e Enrico
(Foto di E.Fiorentini)

Guardia Parco del Parco
Regionale dell’Appia Antica
a Frattocchie, all’inizio della
Via Appia Antica
(23680 bytes)
Guardia Parco del Parco Regionale dell’Appia Antica
a Frattocchie, all’inizio della Via Appia Antica
(Foto di E.Fiorentini)
Sosta a Frattocchie presso
il gazebo con vivande,
organizzato da Giancarlo
(28672 bytes)
Sosta a Frattocchie, all’inizio dell’Appia Antica, presso il
gazebo con vivande, organizzato da Giancarlo e Enrico
(Foto di E.Fiorentini)

Inizio del cammino
sull’Appia Antica
(15289 bytes)
Inizio del cammino sull’Appia Antica
(Foto di E.Fiorentini)
Sosta sulla Via
Appia Antica
(20746 bytes)
Gruppo in sosta sulla Via Appia Antica
(Foto di E.Fiorentini)

camminando sul basolato
della Via Appia Antica
(15457 bytes)
Camminando sul basolato della Via Appia Antica
(Foto di E.Fiorentini)
l’acquedotto Claudio
nella campagna romana
(13076 bytes)
L’acquedotto Claudio nella campagna romana
(Foto di E.Fiorentini)

sosta di pellegrini
all’ombra di un pino:
Elena e Gabriele
(21347 bytes)
Pellegrini speciali... in sosta: Elena e il piccolo Gabriele
(Foto di E.Fiorentini)
ancora in cammino sul
basolato dell’Appia Antica
(15248 bytes)
Ancora in cammino sul basolato della Via Appia Antica
(Foto di E.Fiorentini)

la Torre Selce medioevale
su un mausoleo romano
(26605 bytes)
La Torre Selce medioevale su un mausoleo romano
(Foto di E.Fiorentini)
Resto di tomba a Capo di
Bove con la targa geodetica
(40855 bytes)
Resto di tomba a Capo di Bove con la targa geodetica
(Foto di E.Fiorentini)

Targa geodetica a
Capo di Bove
(23540 bytes)
Targa geodetica a Capo di Bove
(Foto di E.Fiorentini)

Casal Rotondo e mausoleo
di Messalla Corvino
(16772 bytes)
Casal Rotondo e mausoleo di Messalla Corvino
(Foto di E.Fiorentini)

quinta scenografica
di Luigi Canina con resti
recuperati dal mausoleo
(16039 bytes)
Quinta scenografica di Luigi Canina con resti di recupero
(Foto di E.Fiorentini)
chiesa di San Nicola
di Bari del 1300
(14828 bytes)
Ruderi della Chiesa di San Nicola di Bari del 1300
(Foto di E.Fiorentini)

mausoleo di Cecilia Metella
sulla Via Appia Antica
(17454 bytes)
Mausoleo di Cecilia Metella sull’Appia Antica
(Foto di E.Fiorentini)
Targa sul mausoleo di Cecilia
Metella sulla Via Appia Antica
(13668 bytes)
Targa sul mausoleo di Cecilia Metella sull’Appia Antica
(Foto di E.Fiorentini)



Il mausoleo di Cecilia Metella con l’attiguo "castrum Caetani" del XIV secolo sulla Via Appia Antica
(Foto di E.Fiorentini)


particolare del castrum Caetani
(26618 bytes)
Particolare del "castrum Caetani"
(Foto di E.Fiorentini)
Chiesa del Domine
Quo Vadis
(22219 bytes)
Chiesa di S.Maria in Palmis o " Domine Quo Vadis? "
(Foto di E.Fiorentini)

orma dei piedi di S.Pietro
sulla selce all’interno della
chiesa del Domine Quo vadis
(14312 bytes)
orma dei piedi di S.Pietro sulla selce
all’interno della chiesa del " Domine Quo Vadis? "
(Foto di E.Fiorentini)
I pellegrini all’interno
della Chiesa del
Domine Quo Vadis
(15097 bytes)
I pellegrini all’interno
della Chiesa del " Domine Quo Vadis? "
(Foto di E.Fiorentini)

I pellegrini all’interno
della Chiesa del
Domine Quo Vadis
(13380 bytes)
I pellegrini nella Chiesa del " Domine Quo Vadis? "
(Foto di E.Fiorentini)
mausoleo di Priscilla
(15097 bytes)
Mausoleo di Priscilla
(Foto di E.Fiorentini)


Una parte del gruppo in posa nell’area del mausoleo di Priscilla,
davanti alla facciata della chiesa del "Domine Quo Vadis ?"
(Foto di B.Dinale)


Giovedì 29-06-06:  (Parco dell’Appia Antica - Roma Piazza San Pietro)

Mappa del percorso della tappa
Via Appia Antica-Roma Piazza San Pietro
(80595 bytes)
Mappa del percorso della tappa: Via Appia Antica -> Roma Piazza San Pietro
(Mappa tratta da Atlante Stradale d’Italia 1:200.000 - Touring Club Italiano)

padre Giovanni Cereti
durante la messa nella chiesa
del Domine Quo vadis
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padre Giovanni Cereti durante la messa
nella chiesa del " Domine Quo Vadis? "
(Foto di E.Fiorentini)

Ma il cammino non è ancora concluso, perché il giorno dopo, festa dei Santi Pietro e Paolo, dobbiamo trovarci alle 7 del mattino sul sagrato della Basilica di S. Pietro in VATICANO.
Qualcuno torna al mattino presto alla chiesetta del "Domine Quo Vadis?" con fiaccola, altri partono da vari punti per essere a Piazza S. Pietro alle 7 del mattino.
Arriviamo sul sagrato con altri pellegrini, tutti giovani, giunti allo stesso tempo dalla Via Francigena del Nord, nel quadro dell’iniziativa "Ad Limina" della Conferenza Episcopale.
Ci uniamo al coro dei nostri amici in uno scenario imponente della facciata della chiesa, con monsignori in abito rosso e sacerdoti in nero e il nostro gruppo in pratici abiti sportivi da camminatori.
Siamo chiamati davanti a tutti e ci vengono consegnate le pergamene dei "Testimonium" che documentano a ciascuno di noi l’arrivo del nostro pellegrinaggio.
Poi un’emozione scorre nel gruppo.
Il Santo Padre è fra noi!   Benedetto XVI esalta il pellegrinaggio.   Ci benedice e ci invita a meditare sull’esperienza fatta.


primi pellegrini
in Piazza San Pietro
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I primi pellegrini arrivano in Piazza San Pietro a Roma
(Foto di R.Turner)
il Papa arriva in
Piazza San Pietro
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Il Papa arriva in Piazza San Pietro tra i pellegrini
(Foto di R.Turner)

folla festante in
Piazza San Pietro
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Folla festante in Piazza San Pietro
(Foto di R.Turner)
il Papa saluta i pellegrini
in Piazza San Pietro
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Il Papa si rivolge alla folla e saluta i pellegrini
(Foto di R.Turner)

Conclusione e prospettive future

Il giorno dopo, un convegno in un istituto vaticano sull’iniziativa "Ad Limina" e frequenti citazioni del nostro pellegrinaggio proveniente dal sud di Roma.
Anche il Ministro del Turismo e Cultura on. Francesco Rutelli conferma l’interesse del Governo di sviluppare la Via Francigena considerata nella sua interezza dalle Alpi alla Puglia: un asse di cultura, spiritualità e turismo che attraversa l’intero Paese.
E’ proprio quanto avremmo voluto sentire.

Siamo certi di avere compiuto per primi qualcosa d’importante per tutta la Comunità nazionale.

Ultreya!

(Alberto Alberti)




L’insegna di una locanda sulla Via Appia Antica: " QUI NUN SE MORE MAI ",
significativa anche dell’immortalità del cammino su questa strada
(Foto di E.Fiorentini)



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Aggiornamento - 07/10/2006