Il 12 novembre 2006
la Sala donore della Cassa di Risparmio di Firenze
ha ospitato un incontro rivolto a presentare due pubblicazioni
aventi per tema:
Le soste dei pellegrini lungo la Via
Francigena della Toscana e del Lazio
La prima desse, dal titolo: "La quotidianità
della fede, la straordinarietà del viaggio", di
Renato Stopani,
la seconda: "La valorizzazione della Via Francigena:
i percorsi, laccoglienza, lofferta culturale"
di Sandro Polci.
Però la presentazione dei due volumi risultava preparatoria
di un secondo intervento, che prevedeva lattribuzione di alcuni
riconoscimenti per istituzioni ed associazioni prodigatesi in modo
significativo nel progetto di valorizzazione della Via Francigena.
Liniziativa la si deve a "Civita", una
Associazione che si prefigge di facilitare il dialogo tra pubblico e
privato nel settore della cultura e dellambiente e che ha
materializzato il riconoscimento nella medaglia coniata per
commemorare il V centenario della Fondazione del Corpo della
Guardia Svizzera pontificia, festeggiato tra laltro con
una marcia lungo la Via Francigena dalla Svizzera a Roma.
Civita ha potuto concretizzare tale iniziativa grazie
al sostegno dellEnte Cassa di Risparmio di Firenze,
della Banca CR di Firenze e della Fondazione Cassa di
Risparmio di Roma.
Tra i premiati, sè trovata pure la
"Giovane Montagna" con
la motivazione particolare di aver promosso il cammino lungo la
Via già dal 1997, accompagnando associazioni e gruppi
di camminatori e di aver redatto due guide per chi viaggia a piedi;
la prima in proprio lungo il tracciato dal
Moncenisio e da Aquileia a Roma ,
e la seconda da
Siena a Roma ,
edita dalla RAI-ERI nel 2005.
La medaglia è stata consegnata al consigliere centrale,
Ilio Grassilli, presente a Firenze in rappresentanza
del presidente centrale Luciano Caprile.
Nella circostanza, Gianfranco Imperatori, segretario
generale di "Civita", appena reduce dal Cammino di Santiago,
ha richiamato i valori propri dei pellegrinaggi dello spirito,
connotati da interessi più specificamenti culturali e da una
frequentazione del territorio rispettosa dellambiente ospitante.
Sono seguiti poi altri interventi che hanno toccato aspetti
relativi al percorso dellantica Via, primo fra tutti
la spinta mistica motivata dal desiderio di visitare il sepolcro
di Pietro, quello culturale e turistico in senso lato, non ultima
la curiosità di conoscere i cibi del passato e quelli offerti
al presente; anche laspetto sportivo è stato richiamato,
perché sono in molti che percorrono la Via Francigena
pure a cavallo ed in bicicletta.
La voce delle istituzioni che hanno patrocinato la manifestazione
ha portato limpegno dessere partecipi della valorizzazione
ulteriore del percorso francigeno con il restauro di alcune chiese,
che per la loro dislocazione campestre finora sono rimaste fuori
dai finanziamenti pubblici, come la Pieve di Coiano e di
quella in Chianni, con limpegno a sostenere lattivazione
di musei nella zona della Val dArno ed infine con
linstallazione di una segnaletica uniforme lungo tutto il
percorso, nonché centri dinformazione sia sul percorso
che sulla logistica.
Il sovraintendente alle Belle Arti della Toscana, professor
Paolucci, ha condotto il pubblico per mano lungo il percorso
tosco-laziale della Via Francigena, facendone rivedere le principali
attrattive artistiche con i loro retroscena storici, da Siena
fino a San Pietro.
Una ricostruzione perfetta ed esaltante.
Anche gli interventi degli autori delle due pubblicazioni hanno
comunicato il loro amore ed il loro entusiasmo ai presenti.
Durante tutta la mattinata in sala è stato presente il
Cammino di Santiago con i suoi numeri di presenza astronomici,
specialmente se riferiti a quelli della Via Francigena.
Larchitetto Polci, autore di una delle pubblicazioni
presentate, ha citato il numero dei pellegrini che hanno richiesto
ed ottenuto la pergamena che viene data in Vaticano, a coloro che
arrivano alla tomba di San Pietro, dopo almeno 100 km di percorso
a piedi, in pratica da Acquapendente a Roma; il numero
ammonta, per lultimo anno, a 200 pellegrini, contro gli oltre
100.000 di Santiago.
Anche se molti ignorano la cerimonia della consegna della pergamena
vaticana, il numero globale di arrivi a Roma, resta ridotto.
Va anche specificato che al contrario del Cammino di
Santiago, che viene percorso comunque fino alla meta, la Via
Francigena è più vista come luogo dincontro e di
percorsi frammentati, che solo raramente si concludono alla meta.
Il nome stesso è fuorviante poiché a differenza del
Cammino spagnolo non indica la meta.
Inoltre va anche osservato che il percorso italiano è talmente
ricco di meraviglie artistiche e paesaggistiche, da distogliere i
visitatori dal traguardo.
Altri ostacoli alla diffusione del pellegrinaggio sono la mancanza
di una vera e propria logistica di accoglienza: specialmente nella
parte finale mancano gli ostelli; gli alberghi sono inadeguati,
scarsi e poco economici tali da non invogliare soprattutto i
giovani pellegrini.
Anche il vitto disponibile, al di là dellesaltazione
delle glorie gastronomiche del passato, è inadatto a chi cammina
tutto il giorno e per più giorni di seguito ed inoltre è
fuori della portata delle tasche di molti; chiunque voglia percorrere
lunghi tratti di cammino si trova a sopportare costi rilevanti, spesso
insostenibili e fuori dello spirito del pellegrinaggio.
Il pubblico presente alla manifestazione è stato molto più
numeroso del previsto, al punto che molti invitati sono rimasti in piedi.
Lincontro ha confermato il crescente interesse verso un turismo
di strada, che pone chi lo sceglie a diretto contatto con lambiente
e che lo nutre di componenti di fede e di cultura.
E senzaltro unindicazione positiva che incoraggia
chi ha creduto e sè impegnato su questo progetto a seminare
impegno ulteriore.
Cè però da sperare che laspetto puramente
turistico, non prevalga sullo spirito e le finalità del Cammino.
Giuliano Borgianelli Spina
Sezione G.M. di Roma
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