La Storta ->
-> Roma |
La Storta (RM)
- cap 00123
Roma (RM)
- cap 00100 |
Info a La Storta:
---
Info a Roma:
Ente Nazionale Turismo
Via Marghera, 2 - (tel. 06-49711)
Sulla Guida:
I Sentieri lungo la Via Francigena, da Siena a Roma
le pagine che descrivono questa tappa:
La Storta -> Roma
sono da pag. 177 a pag. 193.
Segui questo "link" per le altre informazioni
"logistiche" relative a questa tappa.
Chiarimenti sul tratto di percorso:
da La Storta a Roma, della
tappa La Storta -> Roma
(Ultimo Aggiornamento: 07-11-2010)
Si tratta di un percorso a piedi, riferibile
alla Via Francigena, che permette lingresso a Roma da nord sui sentieri adiacenti
alla Via Cassia e alla Via Trionfale.
Il percorso più comune utilizzato dai pellegrini (ma da noi sconsigliato!)
per lingresso nella Città di Pietro partendo da Isola Farnese/La Storta,
è la Via Cassia SS.2 e poi la Via Trionfale.
Questo percorso ha il solo pregio di permettere un arrivo veloce, ma ha
molti svantaggi: inserisce il pellegrino in un traffico pesantissimo, pericoloso,
inquinante, rumoroso.
I marciapiedi mancano per lunghi tratti.
Ove si trovano, sono molto stretti, sì da costringere le persone a
camminare una dopo laltra, rasentando i muri.
Inoltre, non permette la visita di alcuni luoghi che appartengono alla
storia del pellegrinaggio.
È molto pericoloso per chi vada in bicicletta.
Oggi è opportuno cercare alternative migliori.
Questo nuovo aggiornamento del vecchio itinerario proposto nel 2005 sulla nostra guida:
I Sentieri lungo la Via Francigena, da Siena a Roma,
si è reso necessario a causa dei lavori di ampliamento del G.R.A. (Grande Raccordo
Anulare) che avvolge Roma con una muraglia di cemento.
Lavori che, dagli inizi del 2005 al 2008, hanno sconvolto e in parte
cancellato i sentieri da noi rilevati nel 2000 e negli anni successivi per penetrare,
a piedi, nel cuore della capitale fino a Piazza San Pietro (indicati sulla guida sopra
citata, da pag. 180 a pag. 189).
Ecco quindi, qui di seguito, le notizie di un nuovo percorso che permette
anche di attraversare una parte del "Parco dellInsugherata", uno
dei più bei parchi urbani di Roma, prima di raggiungere quello più famoso di
"Monte Mario".
Il tragitto è diviso in tratti di percorso e, in fondo a queste note,
vengono indicati i valori delle coordinate dei punti più importanti, rilevati con
il GPS.
Pre-tappa: (Isola Farnese -> La Storta)
Molto spesso la precedente tappa (la penultima):
Campagnano di Roma -> La Storta, abbastanza lunga e faticosa, viene
terminata a Isola Farnese, un bel borgo antico laziale con un bellissimo
castello attorniato da antiche vestigia etrusche, romane, medioevali, ecc..
A Isola Farnese cè la possibilità di alloggiare in
un albergo locale.
Coloro che effettuano la sosta qui dovranno affrontare, la mattina dopo,
un percorso extra di circa 4 chilometri per raggiungere il centro di La Storta,
dove cè il vero punto di partenza della tappa:
La Storta --> Roma.
Per chi non se la sente di fare a piedi questo tratto di strada, ricordiamo che
in Piazza della Colonnetta a Isola Farnese cè il capolinea di un
autobus che porta a La Storta, partendo ogni mezzora.
Coloro che vogliono partire a piedi da Isola Farnese (GPS: (1)),
devono scendere dalla centrale Piazza della Colonnetta (anche utilizzando una
ampia scalinata) e prendere a destra, verso La Storta, camminando su una
strada asfaltata.
Arrivati sulla Via Cassia SS.2 (2.5 km), devono girare a sinistra e proseguire
sulla statale verso Roma, facendo attenzione al traffico.
Dopo circa altri 1.8 km raggiungeranno la famosa Cappella della Visione di
La Storta (4.3 km), punto di partenza dellultima tappa.
Ecco la nostra nuova proposta:
I° Tratto:
Sinizia il percorso dellultima tappa francigena verso Roma dalla
Cappella della Visione al centro della località di La Storta.
Il luogo e la Cappella della Visione, dove la tradizione vuole che
fosse avvenuta lapparizione di Cristo a SantIgnazio di Lojola
nel 1533 (vedi pag. 180 della guida), meritano una sosta.
Questo punto è divenuto ormai un luogo di appuntamento e di ritrovo per i
pellegrini che provengono da varie direzioni e che vogliono effettuare a piedi
lultima tappa della Via Francigena fino a Roma e raggiungere Piazza San Pietro.
Dalla Cappella della Visione si prende la Via Cassia SS.2 e si procede a
destra, in direzione di Roma.
Dove serve, occorre attraversare la Via Cassia e la Via Braccianense, mantenendosi
sempre a destra e quindi, dopo circa 2 chilometri dalla Cappella della Visione,
si incontra un bivio sulla destra.
si gira a destra e si percorre la breve Via Torre delle Cornacchie fino
a sottopassare la ferrovia Roma-Viterbo e a confluire su Via Torre Spizzichino (GPS: (3)).
II° Tratto:
Dopo il sottopasso si svolta a sinistra e si cammina su Via Torre Spizzichino,
che inizialmente costeggia la ferrovia Roma-Viterbo sulla sua destra,
poi si imbocca, leggermente a destra, Via Cavina (privata) che transita in mezzo
a ville e fattorie.
Si continua diritti fino a confluire su Via Casale Castelluccia.
Questo, in leggera discesa, è un bellissimo viale asfaltato ma
con un minimo traffico locale, immerso nel verde, con ai lati i giardini di ville
e di casali.
Serve infatti almeno 50 ville/casali, un grande negozio di prodotti
biologici, un ristorante e un albergo di lusso Relay (GPS: (4)).
Si percorre tutta questa strada finché sbocca in via San Giuseppe
da Coppertino, nei pressi di un sottopasso della ferrovia Roma-Viterbo.
Via Casale Castelluccia termina con un cancello sempre chiuso, allo
scopo di non permettere lingresso ai veicoli ed è dotato di
telecamere.
Però, sia a destra che a sinistra del cancello, sono stati
ricavati dei passaggi che consentono ai pedoni di passare abbastanza agevolmente.
III° Tratto:
Alluscita della Castelluccia, quando si arriva su Via San Giuseppe da
Coppertino, invece di percorrere questa strada (come indicato sul vecchio percorso
della guida), si gira a sinistra passando sotto il cavalcavia della ferrovia.
Alluscita dal cavalcavia si sbuca su Via Trionfale e la si segue,
a destra, in direzione del centro di Roma.
Si prosegue su Via Trionfale fino a trovare, sulla sinistra, Via Gherardini, una
strada che dopo pochi metri è sbarrata, ma accessibile ai pedoni.
Si percorre questa via fino alla fine, quando sbuca sulla Via Cassia
poco prima dellincrocio tra la Via Cassia e il Grande Raccordo Anulare (GRA),
con la Cassia che passa sopra il GRA, e con grandi cartelli segnaletici.
Si cammina sulla Via Cassia verso il centro di Roma, lungo il marciapiedi,
fino ad incontrare il civico 1081, sulla destra.
Qui, si entra attraverso un cancello sempre aperto che porta su una strada
in discesa che, dopo poco, finisce con una sbarra dopo la quale parte un evidente
sentiero.
In questo punto si è entrati nel Parco dellInsugherata (GPS: (8)).
IV° Tratto:
Si segue il sentiero che porta sui bordi di un campo coltivato ad orto con
grandi scritte di "proprietà privata" e "divieto di
accesso" (ma questo percorso è stato segnalato dalle guardie del
parco !!).
Alla fine del campo coltivato cè una recinzione, in parte
piegata per consentire il passaggio e proseguire lungo il sentiero.
In alternativa si gira un po a destra e si segue un sentierino
lungo un fosso che porta ad una barriera del tipo di quelle fatte per fermare le
pecore, e quindi facile da aprire e richiudere.
Si prosegue lungo il sentiero che attraversa il parco e dopo un po si passa
accanto ad un grande capanno con il tetto in lamiera.
Si prosegue ancora e si nota sulla destra un casale giallo, mentre sulla
sinistra si vedono le case che stanno lungo la Via Cassia.
Poco prima di arrivare al casale, che sta al di là del fosso (che continua a
scorrere alla destra del sentiero che si sta percorrendo), sulla destra appare un
ponte con le spalliere dipinte di giallo.
Lo si attraversa e subito dopo si gira a destra, cioè come a tornare
indietro rispetto alla direzione nella quale si camminava prima di passare il ponte.
Il casale, accanto al quale si passa alluscita dal ponte si trova
quindi a questo punto alle spalle di chi cammina.
Il sentiero conduce rapidamente ad un secondo ponte, sempre con le
spalliere gialle, passato il quale, al bivio successivo, si svolta a sinistra lungo un
sentiero in salita.
Questo sentiero sbuca dopo poco in una ampia radura sulla quale si nota un sentiero
che piega decisamente a sinistra, mentre un altro continua nella stessa direzione dalla
quale si arriva.
Si prosegue lungo questultimo sentiero percorrendo una valle che
gradualmente si allarga, e sulla destra dopo un po si cominciano a vedere delle
case in alto sulla collina che chiude la valle sul lato destro.
Proseguendo ancora lungo il sentiero si arriva ad un grande slargo dove, sulla
sinistra, parte un sentiero che porta in salita ad uscire dal Parco dellInsugherata.
Il sentiero sale verso le case alte sopra un dirupo: sono le case che
si erano viste poco prima di svoltare a sinistra sul sentiero.
Ai lati ci sono numerosi orticelli.
V° Tratto:
Proseguendo diritti si arriva a Via Conti in ripida salita.
Verso la fine di Via Conti e della salita si prende a sinistra Via Rimessola
che si percorre completamente fino a che questa sbuca su Via delle Benedettine
formando una "T" (GPS: (9)).
Si gira a destra e si segue Via delle Benedettine fino a quando essa termina
con una nuova "T".
Alla fine della via (di fronte, leggermente a destra) cè
lingresso di un albergo.
Si gira a sinistra per Via Corti e la si segue prendendo sempre a destra
dove si incontrano diversi altri bivi di strade: al primo bivio di questa sequenza di
bivi, la strada gira violentemente a destra e la tentazione è di proseguire dritti.
Dove cè questo bivio, cè un piccolo spiazzo con
una fontanella sulla sinistra, che spesso non si nota a causa delle molte auto
parcheggiate.
Al secondo bivio la tentazione è di andare a sinistra perchè
la strada prosegue in discesa, invece - come detto sopra - occorre tenere la destra
anche se la strada di destra, in questo punto, è in piano, per poi riprendere a
scendere più avanti.
Dopo tutti questi bivi di strade, presi tutti mantenendo la destra su Via
Corti, questa termina con delle scalette.
Su queste, si scende a Via P. Vergerio in una nuova "T".
Sbucati su Via P. Vergerio, si piega a sinistra e si prosegue dritti
entrando su Via Taverna (che è la stessa strada che ha cambiato nome).
Dopo circa 500/600 metri dal punto di accesso a Via P. Vergerio e arrivati
alla fine di Via Taverna (GPS: (10)), si sbuca sulla Via Trionfale.
VI° Tratto:
Su Via Trionfale, si gira a sinistra e si cammina in direzione del centro di Roma
(in vista dellOspedale Gemelli) arrivando, dopo circa 300 metri, in prossimità
della galleria della grande variante che sottopassa la Via Trionfale e che porta in
direzione dello Stadio Olimpico.
Si attraversa la strada davanti a Via del Forte Trionfale (sia il ramo
che viene dalla galleria e quella che va verso la galleria), per poi continuare lungo
la Via Trionfale che si percorre ancora fino ad arrivare ad uno slargo sulla sinistra
(Largo Cervinia) che immette su Via Igea.
Si svolta a sinistra su Via Igea e si prosegue fino a Via della Camilluccia,
attraversando quindi anche Piazza Walter Rossi.
Arrivati a Via della Camilluccia, si svolta a destra e si prosegue fino ad incontrare
sulla sinistra lingresso del complesso di Don Orione e quindi lingresso del
Parco di Monte Mario.
VII° Tratto:
Superati gli edifici dellIstituto, si entra nel Parco, si prende il sentiero
verso destra e si procede fino ad uscire dal Parco su Via De Amicis.
La si attraversa, facendo molta attenzione per il traffico pericoloso.
A 80 m a sinistra si rientra nel Parco.
Si sale su una sterrata arrivando ad un bel piazzale panoramico.
Si continua sul vialetto che prima scende e poi risale.
Si trascurano due deviazioni a sinistra che non hanno sbocco.
Il vialetto diventa sentiero in salita per arrivare ai bordi di Villa
Stuart alla nostra destra e, dallaltro lato, delle casettine con orticelli.
Si continua fino a due spiazzi molto trascurati.
Si scende avendo alla nostra sinistra alcuni edifici scolastici fino al
Parco delle Vittorie e poi in Via Trionfale.
Al primo ingresso (un arco a sinistra con gradini) si rientra salendo
nella pineta del Parco di Monte Mario per arrivare ad un "affaccio" sulla
città con una vista bellissima del cupolone di San Pietro.
Da qui (vedi Nota), a destra, cè una discesa tra alberi
e prati; qui cè un grande edificio storico: Casali Mellini.
Si esce dal Parco Mellini e si è poi su Via Trionfale, in piena
zona urbana.
Si scende camminando con attenzione a causa del traffico (e prendendo delle
scalette che "tagliano" più volte i tornanti) fino alla Circonvallazione
Clodia.
Prima della Circonvallazione cè sulla nostra sinistra una viuzza
che porta alla storica chiesa di San Lazzaro dei Lebbrosi (vedi descrizione di questo
monumento a pag. 191 e pag. 192 della guida).
Si attraversa la Circonvallazione (poco dopo cè lOsteria
del Falcone di medievale memoria).
Si continua verso Largo Trionfale e poi su Via Leone IV, arrivando a
Piazza Risorgimento e ai Bastioni Vaticani.
A destra cè Via di Porta Angelica che porta a Piazza San Pietro
e alla Basilica.
(lunghezza totale di questa tappa = c. 21 km).
Nota:
Unalternativa di maggior sicurezza stradale è: prendere il vialetto a
sinistra dal punto di "affaccio" e scendere nel Parco in direzione di Villa
Mazzanti, sede di RomaNatura, per arrivare a Via Gomenizza, in piena zona
urbana.
Alcune foto "aggiornate" delle zone
descritte sopra:
- Panorama sulla zona del vecchio "sottopasso" e il
"sovrapasso" del GRA, nella zona di Ottavia a nord
di Roma.
- Altra foto del
"superamento" attuale del GRA, nella
zona di Ottavia.
- Una panoramica di un tratto di percorso durante
lattraversamento del
"Parco dellInsugherata" ,
allinterno della parte nord di Roma. |