Descrizione dellescursione: Dalla feritoia della bocca
di cannone del Forte Vittorio Emanuele, dove termina la Ferrata "La Montée au
Ciel" e quelle attorno al Forte (Diablotins e Angelots), si percorre lo stretto
sentiero che va verso sinistra (faccia alle mura del Forte), lungo le bastionate del Forte
fino al primo spigolo di queste mura.
Si prende quindi un ripido sentiero, senza cavo, che scende (sud) nel bosco fino al bordo
degli strapiombi che contrassegnano le pareti verticali delle gole dellArc.
A destra si nota il cartello che indica lattacco della nuova ferrata:
"Les Rois Mages", aperta nel 2006 e che percorre un tratto di parete di questo
versante.
La difficoltà di questa ferrata è indicata in TD (tanto difficile).
In questa occasione, ci siamo solo affacciati fino al suo attacco, poi siamo tornati
sul percorso programmato, al bivio sul bordo delle pareti.
Dal bivio di ferrate, andando a sinistra, si raggiunge immediatamente il cavo metallico
che protegge la discesa verticale nelle gole (la Descente aux Enfers), lungo una
cengia a volte molto stretta e sconnessa.
Dopo un lungo tratto di discesa da sinistra verso destra (faccia alla parete), si
arriva in una zona rocciosa strapiombante che conduce ai cavi della passerella
(la passerelle des Enfers) che attraversa il fiume Arc ad una altezza di 30 metri
circa dal pelo dacqua.
La calata sulla passerella è molto delicata e occorre prestare molta attenzione.
La passerella è lunga circa 22 metri e riporta sul versante in ombra della gola,
sul lato sinistro orografico del fiume.
Lo spettacolo sullambiente circostante è veramente emozionante.
Oltre la passerella degli Inferi, i cavi della via ferrata, che ora cambia il
proprio nome in La Montée au Purgatoire, guidano una salita in diagonale, da
sinistra a destra (faccia alla parete), facendo superare diversi muri verticali e spigoli.
Dopo un ulteriore spigolo, si arriva ad una piccola foresta sospesa dove si può
fare una breve sosta.
Da qui, un breve sentiero porta ad uno spigolo successivo, oltre il quale si può
ammirare la splendida cascata formata dal torrente Nant (90 metri daltezza) che,
alla data di questa escursione, abbiamo trovato parzialmente ghiacciata.
Una traversata su splendida roccia gialla, strapiombante, porta nei pressi della
cascata, dove un cartello ricorda di prestare molta prudenza quando si transita nei pressi
della caduta dacqua.
Si sale infatti, sempre più ripidamente, sulla parete a sinistra dellacqua.
Se cè molta acqua nella cascata, allora sicuramente la parete sarà
umida (o bagnata), così come i ferri e il cavo metallici.
Unultima salita verticale su strapiombi (circa 15 metri di MD) portano fino
allaltezza di caduta dellacqua nella cascata e poi, con pochi ultimi metri
più facili, si è fuori dalla ferrata, appena sopra larrivo della
passerella della Vergine che fa terminare qui anche la Via Ferrata:
"Le Chemin de la Vierge".
Piegando leggermente verso sinistra, si sale su sentiero, senza cavi, e con alcune
svolte si penetra nel bosco.
In circa 10 minuti di cammino si arriva al punto di partenza della Via Ferrata:
"La traversée des Anges" e quindi, con altri cinque minuti, al parcheggio
della Redoute Marie Thérèse.
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