Escursione: Dal piazzale davanti allHotel-Ristorante "Genzianella" al Colle San Carlo (1971 m),
si attraversa la strada regionale e si imbocca un bel sentiero (il n.15 - ex n.4 - sempre ben segnalato) proprio al lato di una bella fontana, scavata in un tronco di legno.
Si entra subito in un bel bosco di conifere e si sale molto dolcemente camminando su una larga sterrata che segue i contrafforti sinuosi della montagna, penetrando sempre di più nel vallone dArpy.
Lungo tutto questo primo tratto allinterno del bosco, si incontrano numerose panchine ricavate da tronchi di legno, ultimamente (agosto 2009) un po rovinate.
Dopo circa 20 minuti dalla partenza, in uno slargo, cè unaltra fontanella, anchessa ricavata da un tronco dalbero, dalla quale sgorga unacqua freschissima.
Poco più avanti dallaltro lato del vallone dArpy, verso sinistra, si può ammirare una imponente cascata formata dallemissario del lago dArpy, che si getta con fragore nelle zone sottostanti del vallone omonimo.
Dopo ulteriori pochi minuti di cammino, si raggiunge il lago dArpy (2066 m), posto in una bella conca circondata da boschi e da alte bastionate rocciose.
Sullo sfondo, proprio di fronte a chi arriva al lago, si erge una più alta bastionata rocciosa, bagnata da numerosi corsi dacqua e cascatelle, che termina con la cuspide del Mont Colmet (o Mont Cormet) m 3024.
Fino al lago si sono percorsi circa 4 km, impiegando circa 45 minuti.
Si costeggia il lago dArpy sulla destra, percorrendo per ancora qualche centinaio di metri la sterrata.
Poi la sterrata diventa sentiero, sempre segnalato con il n.15 in campo giallo.
Si continua a seguire questo sentiero che, alla fine del lago, inizia a salire nelle vicinanze del suo immissario.
Si supera un ponticello in legno, poi il sentiero sale più ripidamente, passa nei pressi di una cascatella, si mantiene sulla sinistra e giunge infine al termine della valle, dove imponenti bastionate rocciose la chiudono.
Man mano che si sale, il sentiero diventa sempre più stretto e ripido.
Si raggiunge un vasto pianoro colmo di pietraie e sfasciumi dove si raccolgono le acque dei corsi dacqua e delle cascatelle che scendono dalle rocce.
Sul pianoro ci sono piccole pozze dacqua e resti di nevai, mentre la maggior parte dellacqua si immerge e scompare nella pietraia per ricomparire più in basso.
Qui il sentiero ha una biforcazione, si dipartono due sentieri (n. 15 e 15A) che comunque raggiungono il lago di Pietra Rossa.
Il sentiero di sinistra è quello che presenta i tratti protetti con cavi, ringhiere e gradini metallici ed è segnalato da una scritta con freccia: "Ferrata - 15A",
dipinta in campo giallo su una pietra, mentre quello di destra sale la bastionata per risalti rocciosi successivi e potrà essere utilizzato come percorso di discesa.
Litinerario qui descritto è quello di sinistra: esso rimane costantemente addossato alla parete rocciosa e sulla sinistra dei vari corsi dacqua e cascatelle, superando tratti a volte molto ripidi.
Nella parte alta dei risalti rocciosi, inizia il tratto protetto, ben segnalato da cartelli bianchi.
Questi brevi tratti protetti da cavi e gradini metallici sono intervallati da zone con solo sentiero.
In questo alternarsi di sentiero e tratti ripidi protetti con cavi, si raggiunge finalmente la sommità della bastionata rocciosa e si giunge sul bordo del lago di Pietra Rossa, a quota 2559 m, in una zona suggestiva ricca di
pietraie e di molti nevai.
Questo lago ha una forma molto allungata, ha una superficie di circa 9 ettari ed è disposto con direzione nord-est - sud-ovest.
Arrivati al bordo del lago dopo il sentiero attrezzato, sulla sinistra (est) oltre la fine del lago, si nota un valico: è il Passo dAmeran (2670 m) che apre il passaggio verso il versante nord-est della Becca Pouegnenta e verso le praterie di Leseney,
che scendono verso il fondo della valle centrale della Dora Baltea allaltezza degli abitati di di Chabodey e di La Salle.
Sulla destra (sud-ovest), sempre oltre il termine del lago e oltre una lunga pietraia con nevaio, si nota un altro valico: è il Col Colmet (o Col Cormet) (2837 m)
che apre la via verso il Vallone della Combassa per confluire sui sentieri dellAlta Via n.2 che collegano il rif. A. Deffeyes (2500 m, situato nella zona del Rutor) a La Thuile.
Ancora più a destra (sud-ovest) si erge la bastionata del Mont Colmet (o Cormet) (3024 m) che qui offre alla vista i suoi versanti est e nord-est che sono proprio i versanti più
agevoli per la salita, dove le pietraie si alternano a balze rocciose levigate e a molti nevai.
Nellagosto 2009, oltre al percorso descritto, si è raggiunta la vetta del Mont Colmet (o Cormet) e poi è stata effettuata la discesa lungo le creste rocciose che scendono in direzione nord
verso il Colle della Croce (2381 m) per chiudere lanello escursionistico sul sentiero n.16 che confluisce, dopo lunghi traversi nel bosco, sul sentiero n.15 nei pressi del Colle San Carlo (per la
descrizione di questa seconda parte del percorso, leggere il
"Racconto-Cronaca", pubblicato nella sezione: "I miei racconti" di questo sito).
Discesa: Per lo stesso percorso di salita.
In alternativa si può seguire un itinerario diverso che riporta sul sentiero di salita sul secondo ripiano, proprio nel punto della biforcazione dei sentieri incontrata durante il percorso di salita.
Per seguire questo itinerario, che diventa il sentiero n. 15, occorre seguire le tracce gialle che conducono verso destra, in direzione del Mont Colmet (o Cormet), sopra e attorno alcune rocce montonate
che formano il bordo del lago verso il vallone dArpy.
Dopo qualche centinaio di metri si raggiunge un piccolo bivio, con segnalazione "standard" (palo e segnale giallo con scritte in nero); segnalazione che, nellagosto 2004,
non era ancora installata e il bivio era poco riconoscibile.
Se si prosegue dritti si va verso il termine del lago e verso il Mont Colmet (o Cormet), mentre occorre piegare a destra e seguire un piccolo sentierino, allinizio quasi una traccia, che permette
di perdere quota e di tagliare la bastionata rocciosa scendendo verso un primo pianoro ricolmo di pietraie, già visto e contornato durante la salita.
Con molta cautela si superano rocce lisce, piccoli saltini e diversi tornantini tra sfasciumi e sassi e finalmente si raggiunge il pianoro.
Lo si attraversa su pietraie, guadando piccoli corsi dacqua e si raggiunge, verso destra, un sentiero più ampio che permette di scendere al secondo ripiano facilmente.
Si attraversa il secondo ripiano e si raggiunge il punto della biforcazione dei sentieri.
Da qui in poi si percorre, a ritroso, il sentiero di salita, in alcuni tratti ancora un pò ripido poi più facile e largo, che conduce sul bacino del lago dArpy.
Si contorna il lago sulla destra, sullaltro lato rispetto al percorso di salita e, alla fine del lago, si raggiunge il ponte sul suo emissario, lo si supera e si arriva rapidamente alla grande sterrata che riporta velocemente al Colle
San Carlo, punto di partenza di questa escursione, e allHotel Genzianella.
Tempi medi: 3 ore e 15 min. circa per la salita, 2 ore circa per la discesa.
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