La Via Ferrata "Jose Angster" (o ferrata F1)
di Gressoney-Saint-Jean (Valle d’Aosta)

(Un’impegnativa ferrata, preparata dalle Guide, che supera le rocce verticali dello
sperone roccioso alle spalle del laghetto Gover sopra l’abitato di Gressoney-Saint-Jean)


La parete di Gressoney-Saint-Jean
con la ferrata e la palestra di roccia
(11823 bytes) Il laghetto Gover, sotto la ferrata,
a Gressoney-Saint-Jean
(4787 bytes) La fraz. Gover sotto la
parete della ferrata
(11769 bytes) Il primo cartello indicatore
della ferrata sul sentiero 4A
(6879 bytes) Panorama di Gressoney-Saint-Jean
dall’attacco della ferrata
(11366 bytes)

 Gruppo:  Alpi Pennine - Monte Rosa
 Sottogruppo:  Punta Valnera (m 2754)
 Cartografia:  Tavolette IGM 1:25.000, fogli: Gressoney-La-Trinité;   Carta I.G.C. 1:50.000 - n.5: Cervino e Monte Rosa;  Carta I.G.C. 1:25.000 - n.109: Monte Rosa, Alagna V., Macugnaga, Gressoney;   Carta turistica Kompass 1:50.000 - n.87: Breuil/Cervinia, Zermatt; - n.88: Monte Rosa.
 Accesso:  da Aosta, si segue la S.S. n.26 fino a Pont-Saint-Martin, ai confini della Valle d’Aosta con il Piemonte (circa 50 km da Aosta).   La stessa località si raggiunge con l’autostrada A5 sia da Aosta (circa 45 km) sia dal Piemonte e da altre regioni, uscendo al casello autostradale di Pont-Saint-Martin.   Sia provenendo dalla S.S. n.26 sia dalla A5, in breve si raggiunge l’imbocco della Valle di Gressoney (la valle del torrente Lys).   Si penetra in questa bella valle laterale (la prima a destra entrando in Valle d’Aosta), seguendo la strada regionale SR44 (ex S.S. 505), lungo un percorso articolato con molti tornanti, che supera molti paesi famosi per il turismo estivo ed invernale (Lillianes, Fontainemore, Issime, Gaby) fino a raggiungere Gressoney-Saint-Jean (1385 m slm) a circa 27 km da Pont-Saint-Martin.
 Considerazioni generali sul percorso:   Si tratta di un’impegnativa ferrata, creata e gestita dalla Società delle Guide di Gressoney, che supera le verticali pareti di un grande sperone roccioso che s’innalza sopra il piccolo lago di Gover, situato all’interno dell’omonimo parco all’interno dell’abitato di Gressoney-Saint-Jean.   La ferrata "Jose Angster " inizia sul bordo destro della nuova palestra di roccia di Gressoney-Saint-Jean.   A circa un terzo di salita, all’altezza dell’attraversamento di una cengia obliqua, questa ferrata incrocia la "Ferrata dei Bambini" (che segue la cengia verso sinistra) e poi prosegue in verticale.   Sui dépliants della Società delle Guide (reperibili presso l’Ufficio Informazioni locale) e all’attacco della ferrata (con un simbolo pitturato sulla roccia), questa ferrata è anche denominata "F1", per identificarla rispetto all’altra (la Ferrata dei Bambini) denominata "F2".  Se si vuole, le guide di Gressoney possono accompagnare gli escursionisti su questa ferrata.   Le tariffe (alla data di maggio 2003) sono le seguenti: 76 Euro a persona + 21 Euro per ogni persona in più.   Raggiunto il capoluogo di Gressoney-Saint-Jean, si possono chiedere informazioni ed ottenere qualche dépliant (preparato dalle Guide) all’Ufficio Informazioni.   Esso si trova quasi in fondo al paese (in direzione di Gressoney-La-Trinité), appena superato un largo ponte (a sinistra) sul torrente Lys, con un ampio parcheggio sul lato destro della strada regionale.

 Dislivello e lunghezza:  Il dislivello in altezza, dal punto di attacco (1495 m slm circa) al termine della ferrata (1750 m slm circa), è di 250 metri circa, mentre lo sviluppo sulla parete è di circa 350 metri.

 Difficoltà Ferrata:  D+

 Date di effettuazione delle salite, qui presentate:
    13 maggio 2003
    03 luglio 2011
    17 settembre 2017

 Avvicinamento:  Dal centro del paese (e dall’Ufficio Informazioni), si ritorna in auto in direzione di Pont-Saint-Martin.   Si deve imboccare una strada asfaltata che rimane sul lato destro (idrogr.) del torrente Lys senza seguire la strada regionale e senza imboccare il largo ponte sul Lys.   Si supera la chiesa e ci si inoltra all’interno del paese, fino ad imboccare, dopo alcune svolte, la Via A.Deffeyes che transita davanti all’Hotel "Lo Stambecco". Zona di parcheggio dell’auto a Gressoney-Saint-Jean, nei pressi
del laghetto di Gover con, sullo sfondo, il panorama parziale del gruppo del Monte Rosa (19345 bytes)
  Si prosegue ancora un po’ superando sulla destra, prima un campo di tennis e poi il condominio "Monte Rosa", fino a giungere ad uno Stop in un bivio stradale.   Di fronte (al di là del bivio e a sinistra) si nota il "Residence Apfel".   Un cartello in legno, posto sul lato destro del bivio della strada, lo indica.   In questo bivio, occorre girare a destra e fermare immediatamente l’auto in un largo piazzale, poco più avanti, dove il parcheggio è "libero".   Questo stesso piazzale può essere raggiunto direttamente dalla SR44 quando, arrivati al paese di Gressoney-Saint-Jean percorrendo la strada regionale e superato un primo bivio per il Castello Savoia, si raggiunge e si imbocca un piccolo ponte sul Lys a sinistra (che ha un cartello indicatore per il Residence Apfel).   Superato il piccolo ponte si prende la stretta e dritta strada asfaltata che, in circa 200 metri, conduce al piazzale dove si può parcheggiare l’auto.   Nella zona del parcheggio, si notano a sinistra il Ristorante-Bar Jäger e a destra una casa in legno chiaro che ospita la Scuola di Sci di Fondo.   Di fronte (ovest) c’è l’ingresso alle piste di sci di fondo ma, durante il periodo senza neve, è un accesso rapido al piccolo lago di Gover.   A piedi, si sfrutta questo passaggio e si contorna il lago, passando accanto ad una costruzione in legno scuro (bar e servizi vari) e si raggiunge la sponda ovest del lago (quella a ridosso della montagna). Cartello indicatore del sentiero
4A all’inizio del bosco
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  Qui si incontra un sentiero (è quello n. 4A) che sale leggermente a sinistra mentre sulla destra si notano alcune case in pietra: su una di queste c’è il nome della frazione: Gover.   Si segue il sentiero 4A a sinistra e, dopo poche decine di metri, esso si dirige ripidamente verso la montagna, inoltrandosi nel fitto bosco di pini e larici.   Un cartello indica la direzione per la palestra di roccia e per la ferrata.   Il numero 4A compare più volte sui sassi: con scritta nera in tondo giallo oppure in rosso su fondo bianco.   Dopo pochi tornanti sul sentiero 4A, si raggiunge il sentiero n. 15, conosciuto localmente anche con il nome di "Sentiero della Regina" che transita a mezzacosta nel bosco in falsopiano. Tabella esplicativa della
ferrata alla base della pietraia
(20217 bytes)   Cartello indicatore della
ferrata alla base della pietraia
(37233 bytes)
  Qui, si abbandona il sentiero 4A che continua a salire con molti tornanti nel bosco (e che verrà utilizzato per la discesa) e si segue il sentiero n. 15 verso destra (nord) per circa 100 metri, fino a raggiungere una grande pietraia.   Sul bordo sinistro di quest’ultima, si incontra un altro cartello indicatore della ferrata e una tabella esplicativa della stessa.   Si abbandona il sentiero n. 15 (che continua in falsopiano) e si sale sul bordo sinistro della pietraia, seguendo tracce di sentiero e segni gialli (piccole frecce) verniciati sui sassi e sugli alberi.   Si raggiunge una piccola costruzione in legno (di colore scuro) di servizio alla palestra di roccia che si trova ormai a ridosso della parete verticale con molte vie di arrampicata. Costruzione in legno scuro
ai piedi della parete della
palestra di roccia e della ferrata
(39611 bytes)
  Ci si sposta di circa 80 metri a destra della costruzione di legno sempre su tracce di sentiero e si arriva all’attacco della ferrata "Jose Angster" (chiamata anche "F1" perchè in zona, poco distante da questa, esiste l’attacco della "Ferrata dei Bambini" - o "F2" - molto più facile; - vedere scheda relativa). Cartello all’attacco
della ferrata
(32975 bytes)
  L’attacco della ferrata "Jose Angster" (o "F1"), situato a quota di circa 1495 m slm, è indicato da un ulteriore cartello e dalla scritta "F1" pitturata alla base della parete.   Esso viene raggiunto con un cammino di circa 15-20 minuti dalla zona di parcheggio dell’auto.

 Escursione sulla ferrata:  La ferrata "Jose Angster" ("F1") è dotata di gradini in acciaio infissi nella roccia e di un cavo d’acciaio rivestito con una guarnizione in plastica di colore giallo (che la contraddistingue dalla "F2" che ha il cavo rivestito con una guarnizione di colore verde). L’attacco della ferrata
Jose Angster o -F1-
(36770 bytes)   La prima parte della ferrata
Jose Angster o -F1-
(31151 bytes)   L’incrocio tra le due
ferrate -F1- e -F2-
(31541 bytes)
  La ferrata Jose Angster inizia subito ripidamente in verticale con i gradini alquanto distanziati tra loro che obbligano ad appoggiare i piedi quasi sempre alla roccia prima di poter trovare l’appoggio sul gradino successivo.   Si superano alcuni risalti rocciosi, si sottopassa un cavo d’acciaio, tirato in traverso -semiorizzontale- tra due pareti rocciose e si arriva ad una cengia obliqua che attraversa tutta la parete.   Qui si incontra la ferrata "F2" che segue interamente questa cengia obliqua.   Si raggiunge l’anello dove si incrociano i cavi delle due ferrate e si prosegue sulla "F1" salendo una zona di pareti verticali. Sul traverso a sinistra
verso lo spigolo della
parete superiore
(27256 bytes)   Tratto di ferrata
sotto i grandi tetti
(30575 bytes)   Sulla seconda parte
della ferrata -F1-
(30814 bytes)
  Ci si dirige, progressivamente, verso destra in direzione di grandi tetti che sovrastano la parte centrale della parete.   Dopo aver raggiunto e superato uno spigolo, si sale lungo uno sperone a sinistra dei tetti che presenta un’alta parete verticale.   A circa metà altezza, si nota una piccola statua della Madonna sistemata in una nicchia della roccia e protetta da un vetro. La parte alta
della ferrata
(32916 bytes)   La piccola statua della Madonna
nella nicchia della parete
nella parte alta della ferrata
(41031 bytes)
  Sotto la statua c’è una passerella con un cavo sovrastante che consente di avvicinarsi di più alla statua, mantenendo la sicurezza.   Si prosegue ancora sulla verticale fino a superare la zona dei tetti.   da qui, si inizia a scorgere la sommità dello sperone dove sventola una bandiera, ormai ridotta a brandelli, della Comunità Walser di Gressoney. Uscita dalla ferrata
(33617 bytes)   Ultima parte della ferrata;
si intravede il palo con la
bandiera
(30311 bytes)
  L’ultima parte della ferrata alterna tratti rocciosi a tratti con tracce di sentiero su terreno dove la verticalità è meno accentuata.   Si raggiunge in breve la cima dello sperone e il palo in ferro che sorregge la bandiera.   Da questo belvedere naturale, si ha un’ampia visuale su Gressoney Saint-Jean, sul fondo valle e sulle cime di fronte: Punta Schilten m 2180, Punta della Bandiera m 2470, Punta Triscte m 2729, Corno Valdobbia m 2755 e Punta Plaida m 2699. La bandiera in cima alla
parete della ferrata con,
sullo sfondo, le montagne
del gruppo del Monte Rosa
(24509 bytes)   La baita in cima
allo sperone roccioso
(29524 bytes)   La baita in cima
allo sperone roccioso
con la scritta sulla
porta d’ingresso
(34076)
  Sulla sommità dello sperone, a sinistra della bandiera, c’è una piccola baita con l’apertura sul lato ovest (verso la montagna).   Sulla porta d’ingresso si nota una traversa in legno con il nome della baita: Tschachteljatz m 1750.   Fino a qui, si è superato un dislivello di circa 250 metri.   Per effettuare questa salita sono state necessarie da 1 a 1,30 ore a seconda dell’allenamento.

 Discesa:  A sinistra della baita c’è un grande masso che riporta l’indicazione dei sentieri 4A e 105 che coincidono in alcuni tratti. Panorama su Gressoney-
Saint-Jean e sul fondo valle
(29930 bytes)
  Si prende il sentiero 4A che scende nel bosco in una valletta a sinistra, dietro la baita.   Si seguono molti tornanti perdendo quota rapidamente.   A quota di 1680 m circa, si incontra l’innesto del piccolo sentiero che proviene dall’uscita della ferrata "F2".   Si continua a scendere nel bosco fino a raggiungere di nuovo il sentiero n. 15. Il sasso con le indicazioni
della numerazione dei sentieri
(35894 bytes)   Le vie di arrampicata sulla
parte superiore della parete
(28643 bytes)   Le vie di arrampicata sulla
parte superiore della parete
(37771 bytes)
  Lo si attraversa seguendo il tratto di sentiero 4A già percorso all’andata e in breve si raggiunge la sponda ovest del laghetto di Gover, dopo circa 20 minuti di cammino.   In ulteriori 5 minuti, costeggiando il laghetto, si torna alla zona di sosta dell’auto.

 Tempi medi:  circa 1 - 1,30 ore per la salita e 25 minuti per la discesa, partendo dalla zona di parcheggio dell’auto.




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Aggiornamento - 08/06/2006
Ultimo Aggiornamento - 4/10/2017