Avvicinamento: Dalla zona di parcheggio dellauto, sulla SR39, si prosegue a piedi sulla strada regionale,
in salita, tra betulle e pini per circa 200 metri fino a raggiungere un bivio con una sterrata che si inoltra, a destra, nel bosco.
Sul bivio cè un cartello indicatore della nuova Palestra di Roccia "Hans Marguerettaz", patrocinata dal Comune di Morgex.
Al bivio (circa 1150 m slm), si abbandona la strada SR39 asfaltata e si prende la larga sterrata che si inoltra nel bosco, segnalata allinizio (sui muri) con il n. 14A pitturato in nero in
cerchi gialli.
Si prosegue in salita sulla sterrata, si superano 2 tornanti (con curve a sinistra e poi a destra) e si raggiunge un nuovo bivio con una sterrata che sale a sinistra e una che procede in falsopiano.
Al bivio, si nota un piccolo cartello indicatore della palestra, con scritte in rosso.
Si prende la sterrata di destra che prosegue in piano nel bosco, raggiungendo, in 150 metri circa, un ruscello con un piccolo ponte formato con alcuni tronchi legati assieme.
  Fino a questo punto, si sono percorsi circa 500 metri dal bivio sulla SR39.
Si supera il ruscello, si piega a destra e, in breve, si raggiunge uno dei cinque settori della Palestra di Roccia.
Si notano il grande cartello indicatore dei settori della palestra e i chiodi, spit e fix delle prime vie di arrampicata.
Si prosegue sulla destra, su un sentiero di servizio della palestra che inizia a salire ripidamente nel bosco contornando il costone roccioso e superando, gradualmente, i vari settori di arrampicata.
Si raggiunge la zona di arrampicata riservata ai bambini (cartello indicatore su un albero) e si prosegue ancora su alcuni tornanti.
Si arriva finalmente allattacco della ferrata (a quota di circa 1300 m slm), proprio di fronte ai primi gradini dacciaio ancorati alla roccia.
Fino a qui, calcolare circa 25-35 minuti di cammino dalla zona di parcheggio dellauto, avendo superato un dislivello di circa 200 m.
Escursione sulla ferrata: La ferrata inizia con alcuni gradini ancorati alla roccia e una corda metallica di servizio.
Ma, solo dopo appena 2-3 metri di salita sulla sinistra, inizia una scala (di colore rosso) che ha una protezione circolare per la schiena.
Si sale sulla scala per circa 4 metri e si va a sinistra superando alcune rampette.
Sulla parete di sinistra, si supera un salto di una decina di metri che permette di raggiungere una cengia leggermente inclinata da sinistra a destra e che taglia tutta la parete rocciosa, dividendo praticamente
in due parti la zona delle vie di arrampicata.
Si percorre tutta la cengia, da sinistra a destra, per circa 50 metri passando accanto ad arrivi e partenze di vie di arrampicata.
La cengia termina contro una paretina verticale dove alcuni gradini permettono di superare un piccolo camino-diedro alto poco più di 2 metri.
Oltre il camino, si prosegue a sinistra, su tracce di sentiero, fino ad arrivare al termine della ferrata in una piccola radura con un prato sotto un cucuzzolo roccioso, con alcuni pini in cima.
La ferrata finisce qua: in tutto 90 metri di dislivello in salita (c. 1390 m slm), 200 metri di sviluppo e circa 15-20 minuti per percorrerla.
Discesa:
1° Alternativa:
Dalla radura, si aggira il cucuzzolo sulla sua sinistra e si risale il
dosso per tracce di sentiero tra gli alberi (verso ovest) oppure, più direttamente, si percorre la dorsale sulla sommità dello sperone roccioso.
Si arriva ad una radura erbosa, sulla destra (nord) si notano alcuni sassi imbragati con funi dacciaio proprio sul lato strapiombante sulle vie di arrampicata e verso la valle sopra Morgex.
Si bordeggiano a sinistra (sud) alcuni prati coltivati fino a raggiungere, dopo circa 300 metri, la fraz. di Kirriaz (1402 m slm, indicata come Chirriaz sulla carta IGC n.107) composta da case
rurali in pietra, alcune appena rinnovate o ricostruite.
Sulla sinistra, si raggiunge una larga carrareccia che collega la frazione alla strada regionale SR39 e, con altri 300 metri di cammino in leggera discesa, si raggiunge la SR39 allaltezza di uno slargo su
unampia curva a destra (in corrispondenza del km 5,5 circa della strada regionale).
Si scende lungo la SR39 per circa 2 km e si raggiunge la zona di sosta dellauto.
Avendo la disponibilità di 2 auto, è consigliato di posteggiare unauto in questo slargo per evitare di percorrere a piedi i 2 km di asfalto, anche se in discesa.
2° Alternativa:
Dalla radura, si ripercorre a ritroso tutta la ferrata e in circa 15 minuti si raggiunge il sentiero nel punto di attacco.
Prima della scaletta finale, ce nè unaltra che, sulla destra, risale una paretina verticale di un paio di metri.
Si consiglia di seguire questa piccola deviazione.
Si sale la scaletta e si va verso destra percorrendo una piccola cengia per alcune decine di metri, traversando una nuova fascia rocciosa con altre vie di arrampicata.
Al termine del cavo dacciaio, si raggiunge il sentiero e, seguendolo in discesa su alcuni tornanti, si ritorna rapidamente alla zona di attacco della ferrata.
Da questa zona, si utilizza il sentiero, già percorso in salita, si scendono diversi tornanti contornando, verso destra (sud), la zona bassa della fascia rocciosa e, in circa 5-10 minuti,
si raggiunge la base della palestra di roccia e, subito dopo, il piccolo ponte di tronchi sul ruscello.
Al di là, si prende la sterrata in falsopiano che diviene presto alquanto larga.
Dopo 150 metri, si ritorna al 1° bivio di sterrate poi, dopo altri 350 metri (circa 500 m totali) e due tornanti, si raggiunge la strada regionale e quindi la zona di posteggio dellauto
(vicino al km 3,3 della SR39).
Tempi medi: circa 15-20 minuti per la salita e 15 minuti per la discesa, escludendo i tempi di avvicinamento
comunque previsti in circa 35 minuti all'andata e in 25 minuti al ritorno.
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