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Gruppo: Alpi Graie - Monte Bianco
Sottogruppi: Mont Greuvetta, Aiguille de Talèfre, Aiguille Savoie, Aiguille de Triolet
Cartografia: Tavolette IGM 1:25.000, fogli: Monte Bianco;
Carta I.G.C. 1:50.000 - n.4: Massiccio del Monte Bianco; Carta I.G.C. 1:25.000 - n.107: Monte Bianco, Courmayeur, La Thuile;
Carta turistica Kompass 1:50.000 - n.85: Massiccio del Monte Bianco.
Guide: Guida dei Monti dItalia (CAI-TCI): Monte Bianco -Volume II-
Accesso: da Aosta, si segue la S.S. n.26 fino a Courmayeur, oppure si può prendere lautostrada fino a Morgex, quindi si prosegue sulla S.S. n.26 fino a Courmayeur (1200 m).
Da questa località si segue la superstrada per il traforo
del M.Bianco oppure la strada che raggiunge ed attraversa la fraz. di Entrèves (1306 m).
La strada proveniente da Entrèves confluisce nella superstrada per il traforo del Monte Bianco proprio allaltezza di una grande curva a sinistra di questultima.
A metà di questa grande curva, si piega a destra entrando sulla strada della Val Ferret, nei pressi della località di La Palud (1370 m circa).
Si percorre la strada della Val Ferret, seguendo iniziali tornanti e toccando alcune famose località turistiche, come Plampincieux (1598 m), Lavachey (1640 m), situate sul lungo altopiano della valle.
Finalmente, si raggiunge lultima frazione della valle servita dalla strada asfaltata: Arnouva (1789 m).
Si parcheggia lautovettura nel largo piazzale della frazione, di fronte ad un ristorante e a un bar-campeggio.
Dai Casolari di Arnouva, si prende una carrareccia segnalata (n.23 e poi n.32) che porta in direzione del Ghiacciaio di Pré de Bar e del Col Ferret; la si percorre per circa 1 km fino ad incontrare un bivio allaltezza di una curva a destra e poi a sinistra della strada principale.
Qui inizia il sentiero per il rif. Cesare Dalmazzi.
Considerazioni generali sul percorso: Questo facile sentiero attrezzato è il percorso principale che collega il rif. Dalmazzi al fondo della Val Ferret.
Il sentiero supera subito la Dora di Ferret, poi una serie di massi che fanno da spalla alla parete laterale della valle e che rappresentano la testata della morena sulla sinistra orografica del bacino del ghiacciaio di Triolet.
Il sentiero si innalza e raggiunge la sommità della morena sinistra percorrendola tutta fino a raggiungere le rocce, spesso coperte da un nevaio, che sorreggono la parete dove si trova il rifugio a quota di 2590 m.
Il rifugio rappresenta il più importante punto di partenza per la salita alle maggiori vette del bacino del ghiacciaio del Triolet.
Tra le cime più importanti di questa zona, che si possono raggiungere dal rif. Dalmazzi, ricordo: Mont Greuvetta (3677 m); Aiguille de Leschaux (3758 m); Aiguille de lEboulement (3609 m); Aiguille de Talèfre (3730 m); Aiguille Savoie (3604 m); Pointe des Papillons (cima Sud 3638 m; cima Nord 3641 m); Aiguille de Triolet (3874 m); Monts Rouges de Triolet(lunga cresta con varie quote da 3432 m a 3289 m).
Le quote di 3289 m e quella di 3236 m dei Monts Rouges de Triolet sovrastano il rifugio Dalmazzi con una placconata liscia, dove sono aperte varie vie di arrampicata.
Alla data dellescursione erano in corso lavori di ampliamento del rifugio, di consolidamento dellampia terrazza metallica a sbalzo che è presente davanti al rifugio e di rimozione e ricostruzione delle parti rotte (a causa di una recente slavina) del casotto adiacente al rifugio, adibito a toilette e lavabo.
Oggi (agosto 2003), tutto il rifugio è stato ampliato e ristrutturato per accogliere numerosi escursionisti ed alpinisti.
Dislivello e lunghezza: Il dislivello in altezza, dai casolari di Arnouva (1789 m) al rif. Cesare Dalmazzi (2590 m), è di 801 metri, mentre la lunghezza effettiva della parte attrezzata è di circa 200 metri.
Difficoltà Escursione: EE
Difficoltà Ferrata: PD
Data di effettuazione della mia escursione, qui presentata: 28 agosto 2001
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