La Via Ferrata della Noire sotto il Mont Noir de Peutérey

(Un’impegnativa ferrata per raggiungere il rif. Borelli-Pivano sotto il Mont Noir de Peutérey)


Veduta del Santuario di Nôtre Dame
de la Guèrison con l’Aiguille
Noire de Peutérey sullo sfondo
(6317 bytes) Il Fauteuil des Allemands tra il
Mont Rouge e il Mont Noir de Peutérey
dai casolari di Peutérey
(8374 bytes) La cascata al centro della
Placconata del Fauteuil des Allemands
(12046 bytes) Attacco della Via ferrata
della Noire a quota di 1920 m
(11964 bytes) Parte iniziale
della ferrata
(13126 bytes) Le catene nella parte
centrale della ferrata
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 Gruppo:  Alpi Graie - Monte Bianco
 Sottogruppi:  Mont Rouge, Mont Noir, Aiguille Noire de Peutérey
 Cartografia:  Tavolette IGM 1:25.000, fogli: Monte Bianco;   Carta I.G.C. 1:50.000 - n.4: Massiccio del Monte Bianco;  Carta I.G.C. 1:25.000 - n.107: Monte Bianco, Courmayeur, La Thuile;   Carta turistica Kompass 1:50.000 - n.85: Massiccio del Monte Bianco.
 Guide:  Guida dei Monti d’Italia (CAI-TCI): Monte Bianco -Volume I-
 Accesso:  da Aosta, si segue la S.S. n.26 fino a Courmayeur, oppure si può prendere l’autostrada fino a Morgex, quindi si prosegue sulla S.S. n.26 fino a Courmayeur.  Da questa località si segue o la superstrada per il traforo del M.Bianco o la strada che si dirige verso la fraz. di Entréves per circa 1 km., poi si prende a sinistra la strada per la Val Veny che supera la Dora Baltea al Ponte delle Capre. Al di là della Dora, la strada piega a destra e comincia a salire.   A quota 1440 m raggiunge il Santuario di Nôtre-Dame de la Guèrison che si apre su un dosso-belvedere, in alto, sul ghiacciaio della Brenva.   Poco più avanti, la strada raggiunge il pianoro di Plan Ponquet dove, sulla sinistra, si dirama la strada che raggiunge il Rif. Alb. Monte Bianco del CAI-UGET.   La strada si inoltra nella Val Veny e, dopo circa 1 km., raggiunge con una diramazione sulla destra, il ponte della fraz. Portud (m 1489).   Lo si attraversa e si piega a sinistra raggiungendo, in breve, un piazzale di sosta davanti al campeggio e alle case della fraz. Peutérey (m 1507).   Normalmente, dal 15 luglio al 30 agosto, l’accesso alla valle può venire vietato (spesso nel pomeriggio) oppure regolamentato con l’utilizzo di minibus.   Di notte (dalle ore 23 alle ore 8) è vietato parcheggiare le auto private sulla strada e su altre aree comunali della Val Veny.   Parcheggiata l’auto nella fraz. Peutérey, si prende il sentiero segnalato che porta in direzione del Mont Rouge de Peutérey e, superato il torrente (tra i sassi), si risale lo zoccolo basale ricco di pini e abeti, fino a raggiungere le rocce nei pressi della cascata.   Qui inizia la ferrata che porta, con un salto di circa 180 metri, sui ripiani del Fauteuil des Allemands.   Attraversato il largo pianoro sospeso sotto l’ardita guglia dell’Aiguille Noire de Peutérey, si raggiunge il rif. Borelli, collocato sotto i roccioni della parete Sud del Mont Noir de Peutérey.
 Considerazioni generali sul percorso:   Questa impegnativa ferrata risolve il superamento della fascia rocciosa verticale (zoccolo basale di possenti e famose montagne) che sostiene la grande cascata che scende dall’altopiano superiore.
Precedentemente si raggiungeva questo altopiano risalendo la roccia a destra della cascata e seguendo un percorso molto articolato, ancora oggi percorribile dagli amanti delle salite *storiche*...
L’altopiano è conosciuto con nomi diversi; uno tra i più famosi è: <Fauteuil des Allemands> e ciò è dovuto alla strana forma di questa conca sospesa che, se vista di fronte dalla Val Veny, sembra una enorme poltrona avente per braccioli il Mont Rouge de Peutérey (m 2941) (a sinistra -con direz. SE-) e il Mont Noir de Peutérey (m 2928) (a destra -con direz. WE-) e come schienale l’Aiguille Noire de Peutérey (m 3773) (con direz. NW).   Ma esso è conosciuto localmente come <Combalet = Piccolo vallone o conca>, più rispondente al suo aspetto fisico che ne rivela l’origine glaciale.
L’itinerario per raggiungere il rif. della Noire, che parte dai casolari di Peutérey, è costituito da tre porzioni.   La prima parte riguarda un sentiero che risale lo zoccolo della montagna, ricoperto di sassi e di una foresta di pino ed abeti, seguendo una lunga serie di tornanti.   Esso termina a quota 1920 metri circa, a ridosso delle rocce, dopo aver bordeggiato e lasciato a destra (a quota 1850 m) la grande cascata.   La seconda parte è rappresentata dalla ferrata vera e propria (creata nel 1986) che presenta tratti molto esposti e verticali, attrezzati con catene e scale in ferro ancorate alle rocce.   Essa ha uno sviluppo di circa 180 metri, ed è percorribile solo da persone esperte e correttamente equipaggiate (con imbracatura, casco, scarponi, due cordini con 2 moschettoni e guanti da ferrata, ecc...).   La ferrata termina a quota di 2100 metri circa, all’inizio del pianoro sommitale, su tracce di sentiero che iniziano sulla sua sinistra (e molto vicino alle pareti del Mont Rouge).   La terza parte consiste nella risalita dell’altopiano sospeso, seguendo le tracce di sentiero, con attraversamento dei vari corsi d’acqua (che più in basso formano la cascata) e l’attraversamento della conca da sinistra verso destra, fino a raggiungere il rif. della Noire a quota di 2316 m sotto le rupi del Mont Noir de Peutérey.
 Dislivello e lunghezza:  Il dislivello in altezza, dai casolari di Peutérey (m 1507) al rif. della Noire (m 2316), è di 800 metri, mentre la lunghezza effettiva della ferrata è di circa 180 metri.
 Difficoltà Escursione:  EE
 Difficoltà Ferrata:  D
 Data di effettuazione della mia escursione, qui presentata:  15 luglio 1999

La grande scala metallica
nella parte centrale della ferrata
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 Escursione:  Dalla zona del campeggio e dai casolari di Peutérey (m 1507), si ritorna per 100 metri sulla strada di accesso per prendere un sentierino che attraversa il bosco di larici Peutérey.   Lo stesso sentiero si raggiunge direttamente anche dal campeggio, attraversando i campi e andando in direzione del Mont Rouge de Peutérey. Pareti della parte
superiore della ferrata
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  In poco più di 10 minuti di cammino, si raggiungono le opere e i manufatti dell’acquedotto, nei pressi dell’argine sinistro del torrente formato dall’acqua della cascata che scende dal <Fauteuil des Allemands>.   Si sale su una morena di sassi e sabbia e si scende nel letto del torrente scavalcando il corso d’acqua su grandi massi. Il Fauteuil des Allemands, dai pressi
del rifugio, con la vista sul Mont Rouge,
sul Col des Chasseurs, sul Pic Gamba e sulla
cresta Sud dell’Aiguille de Peutérey 
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  Si prosegue sull’argine destro del torrente (sponda destra orografica), penetrando gradatamente in un bosco di pini e larici e salendo numerosi tornanti sotto lo zoccolo basale dell’enorme parete rocciosa.   In un tratto che attraversa grandi massi (a quota di circa 1850 m), nei pressi della base della cascata, si lascia a destra l’innesto dell’antico percorso tra le rocce, e si piega a sinistra verso lo spigolo Ovest di questa fascia rocciosa, più vicino alle pareti del Mont Rouge di Peutérey, fino a toccare le rocce alla quota di 1920 m circa (fino a qui, calcolare circa 1h e 30 min. di cammino). Il Rifugio della Noire (Borelli-Pivano) sotto
gli strapiombi del Mont Noir de Peutérey
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  La via ferrata inizia con una catena che supera una paretina verticale, seguita da tratti di paretine e di canalini non attrezzati ma ben indicati da segnali, ometti e evidenti tracce di sentiero.   Si raggiunge così il tratto più verticale della ferrata, al di là (a sinistra) di uno spigolo roccioso e alla base di una parete rocciosa verticale.   Seguendo scalette (alcune molto lunghe) e catene in ferro, si superano, in arrampicata, passaggi aerei e delicati; si contorna nuovamente lo spigolo roccioso (verso destra) e si raggiunge il bordo iniziale dell’altopiano superiore a quota di 2100 m circa. La targa sulla facciata del
Rifugio della Noire (Borelli-Pivano)
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  Da qui, un sentierino supera obliquamente (da sinistra verso destra) tutta la conca erbosa sospesa, attraversando i vari rami del torrente e giungendo finalmente al rifugio della Noire (m 2316), sistemato sotto strapiombanti dirupi della parete Sud del Mont Noir de Peutérey (circa 1h e 30 min. dall’attacco della ferrata; ore 3 totali).
 Discesa:  Per lo stesso percorso di salita.
 Tempi medi:  3 ore circa per la salita, 2 ore (2 ore e 30 min.) per la discesa.


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Aggiornamento - 23/6/2004