Escursione: Dal bivio sulla strada: Entrelevie-Dolonne, a quota di 1289 m
(cartelli segnaletici gialli), si prende il sentiero n. 4, che si inoltra rapidamente nel bosco. Si compie unampia curva e poi si percorre il sentiero su un lungo traverso a
sinistra. In circa 10-15 minuti di cammino, si raggiunge la Palestra delle Guide, una zona rocciosa con diverse pareti idonee per larrampicata sportiva.
Tutta la palestra è stata attrezzata dalle Guide di Courmayeur, e presenta molte vie facili ed alcune alquanto difficili, specie quelle della zona dei tetti (sono visibili i moschettoni
ancorati alla parete). Transitando nei pressi della palestra si possono vedere, verniciati sulla roccia, i nomi di alcune vie: Via del Tetto, Via Albarello, ecc...
Superata la palestra, il sentiero continua a salire, con numerosi tornanti, penetrando in un bel bosco di larici e ontani bianchi, con qualche esemplare di betulla.
A quota di 1450 m circa, il sentiero prosegue verso Plan Chécrouit ma, sulla destra, cè linizio del sentiero attrezzato: si notano alcune catenelle, ancorate
alla roccia, che aiutano ad attraversare, verso destra, una prima fascia rocciosa.
Al termine di questo primo traverso, si sale su un piccola scala in legno (in cattive condizioni) che permette di aggirare uno spigolo, di raggiungere una cengia e di contornare, su di essa,
unaltra fascia rocciosa.
Poi si risale una zona verticale, ricca di pietre fratturate (gneiss), lungo tracce di sentiero. Il percorso attrezzato non è continuo e, spesso, si alterna con lunghi tratti di
sentiero nel bosco. Percorrendo la prima parte del bosco, che presenta un bellissimo sottobosco ricco di fiori, si notano, per due volte, dei cartelli segnaletici che indicano laccesso a balconate
belvedere.
Da questi piccoli ripiani, è possibile avere una spettacolare visione del Monte Bianco e di una parte dei suoi satelliti: in effetti si sta risalendo un costone strapiombante
sulla valle, che si affaccia proprio di fronte alla catena del Monte Bianco.
Il percorso di salita è ben segnalato da bolli rossi e gialli su rocce e piante, e da numerosi cartelli gialli (con scritte nere) posti su pali di alluminio, posizionati nei bivii più importanti.
Gli appigli metallici, composti da catenelle, gradini e mancorrenti in ferro, terminano attorno ai 2000 metri di quota, in corrispondenza di un lungo traverso verso sinistra (sud) su una grande cengia
che aggira la base della cuspide sommitale del monte.
Il sentiero segue la cengia e contorna il monte verso sinistra, poi inizia a salire lungo una serie di tornanti poco evidenti (qui occorre fare molta attenzione ai segnali: lattraversamento di questa
zona può diventare pericoloso se si perde il sentiero); il sentiero quindi raggiunge un forcellino a circa 2150 m di quota. A sinistra, su uno sperone roccioso, fa mostra di sè un grande
ripetitore televisivo.
Sul forcellino cè un altro cartello segnaletico giallo che indica la direzione di Corba Zelenna (a sinistra - sud) e quindi di Plan Chécrouit, dove si trova la stazione darrivo
della funivia di Courmayeur, posizionata alla quota di 1708 m.
Si continua a salire, verso destra (nord), lungo il sentiero n. 5 che porta in cima al monte in circa mezzora di cammino.
In vetta (m 2343), è presente una piattaforma quadrata idonea per latterraggio di elicotteri. Nei suoi pressi cè un pilastrino cilindrico coperto da un piano circolare in bronzo,
che contiene lindicazione delle vette più importanti visibili a 360° da questa cima. Sulla piastra è anche indicata la direzione e la distanza in km. delle varie città europee più
importanti e conosciute.
Scendendo dalla cima e seguendo qualche tratto di sentiero di cresta verso nord-est, si raggiunge un altro ripiano (a quota 2325 m slm), dove è eretto un piccolo tempio in pietra (a forma di piramide
quadrata tronca). Al suo interno cè una piccola cappella votiva, mentre il manufatto è sormontato da una grande statua della Madonna (alta circa 2,5 m) che è rivolta verso il gruppo
del M.Bianco. Il tempio è stato consacrato da Papa Giovanni Paolo II, durante la sua visita del 1986.
Discesa: Può essere effettuata, per lo stesso percorso di salita, in circa 3 ore. Si può anche,
tornati al forcellino, continuare la discesa verso sud, raggiungendo Plan Chécrouit e quindi la funivia di Courmayeur. Questa seconda alternativa è consigliata se si dispone di due auto, oppure
se si è ottenuto un passaggio allinizio del sentiero, alla mattina.
In tutti gli altri casi suggerisco di ripercorre in discesa, arrivati al forcellino, il sentiero di salita, in modo da recuperare lauto parcheggiata ad Entrelevie ed essere così completamente autonomi.
Scendere a Courmayeur in funivia (le ultime corse estive sono attorno alle ore 17) e poi andare a recuperare lauto parcheggiata ad Entrelevie, richiederebbe troppo tempo.
Tempi medi: Sui vari cartelli indicatori gialli, viene indicato un tempo di salita di 3 ore e 45 minuti (da Entrelevie),
ed è abbastanza veritiero, specie per comitive numerose. Io ho impiegato circa 3 ore, ma ero da solo ed ho fatto poche soste.
Per la discesa, lungo litinerario di salita, sono necessarie circa 3 ore: la parte attrezzata del sentiero porta via molto tempo ed impedisce una discesa più rapida.
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