Ascensione: Dalla Madonnina (m 2015), si prende il largo e battuto sentiero
che risale il Vallone delle Cornacchie in direzione del rifugio Carlo Franchetti e del ghiacciao del Calderone, contenuto nella conca formata dalle guglie del Corno Grande.
Poco prima di raggiungere il Passo delle Scalette (m 2100), si prendono a destra tracce di sentiero che portano rapidamente piu in alto del piu marcato sentiero
della ferrata Pier Paolo Ventricini, che contorna tutto il Gruppo del Corno Piccolo sul suo versante Nord (quello che si vede da Prati di Tivo). Si continua a salire per ripidi dossi
erbosi, un po a destra del filo di cresta, con rare tracce di sentiero, transitando in mezzo alle prime grosse rocce della cresta. Si arriva così ad un terrazzo che si
affaccia sul Vallone delle Cornacchie, sotto il primo risalto impegnativo. Si attacca leggermente a destra del filo di cresta (m 2330) allinterno di un canale-camino che si
restringe verso luscita e si esce sulla sommita del primo salto (m 2370) per una fessura (da III a IV). Si puo anche evitare la salita di tutto il canale-camino,
arrampicando sul crestone di destra (che fa da sponda allo stesso canale), per poi rientrare verso sinistra nella fessura finale (un paio di chiodi durante la traversata).
Il secondo salto si supera entrando in un camino a due metri a destra del filo di cresta. Si prosegue per un diedro, si supera un grosso roccione e poi una parete (III, IV-).
Si raggiunge infine unaltra terrazza a 2410 metri circa. Si percorre un altro tratto ripido, a volte proprio sul filo di cresta con un panorama
«mozzafiato», che porta su un primo spallone; poi segue un tratto orizzontale a quota di circa 2450 metri. Sempre lungo il filo di cresta, si affronta un altro tratto ripido,
e, piu in alto, si piega leggermente sul versante Nord (lato Prati di Tivo) fino a raggiungere lAnticima Nord (m 2585).
Si scende, leggermente a destra, ad un intaglio che divide lAnticima dalla Vetta (m 2560). Si sale lultima parte di cresta per ripide placchette (fino a III+); si piega un
po alla destra della cresta (versante Nord) e ancora con un traverso obliquo si raggiunge la cima nei pressi della croce di vetta (m 2655).
Discesa: Per il percorso di salita, per la ferrata Danesi, oppure per la Via Normale.
Le due ultime alternative conducono entrambe ai piedi del versante Nord-Ovest del Corno Piccolo, nei pressi dellarrivo della ferrata P.P.Ventricini (m 2410 circa) e alle belle
pareti delle Fiamme di Pietra. Da qui, per rientrare alla Piana del Laghetto, occorre risalire alla Sella dei 2 Corni (m 2547, avendo a sinistra la bastionata delle Fiamme
di Pietra) e poi si ridiscende al rifugio C.Franchetti (m 2433) e si prosegue in discesa lungo tutto il Vallone delle Cornacchie fino ad arrivare di nuovo alla zona della «Madonnina»,
appena oltrepassato il Passo delle Scalette. Infine si ripercorre, in leggera discesa, tutta la cresta dellArapietra, superando prima la stazione darrivo della seggiovia di
Prati di Tivo e poi l«albergo diruto».
Tempi medi: Salita: 1 ora circa dalla Piana del Laghetto alla Madonnina; 1 ora
dalla Madonnina alla terrazza di attacco sulla cresta N-E; circa 2 ore e trenta dallattacco alla Vetta del Corno Piccolo.
Discesa: dalla Vetta del Corno Piccolo, 1 ora e trenta per raggiungere il rifugio C.Franchetti e 1 ora e trenta circa dal rifugio alla Piana del Laghetto.
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