(Alcune sue prose, poesie e foto per conoscere meglio questo simpatico personaggio abruzzese)
(Saluto il Dio che è in Te !) [ un saluto originario
della zona di India e Nepal che viene usato comunemente in molte regioni dellAsia.
Può essere utilizzato sia quando ci si incontra che quando ci si lascia.
Viene di solito accompagnato dal gesto di congiungere le mani, unendo i palmi con
le dita rivolte verso lalto, e tenendole allaltezza del petto, del mento o
della fronte, facendo al contempo un leggero inchino col capo.
Nella cultura indiana, questo gesto è un "mudra", un gesto simbolico
utilizzato anche nello "yoga". Filippo mi ha salutato così dopo il nostro incontro. ] Più salgo, più mi avvicino al cielo e più avverto dessere leggero. Ad ogni passo, mi lascio dietro il peso del vuoto e tanto frastuono. Assaporo e gusto lessenza del silenzio, e naufrago in quel deserto alla ricerca di me stesso, accarezzato e frustato dal sole e dal vento. Il vuoto e il pieno si ricercano, attraggono e completano; colgo il valore dellAltissimo per curare il mio giardino, e appagato ridiscendo. Saluto il Dio che è in te, come fa lumile sherpa con un riverente "namasté", soddisfatto e contento del suo piccolo Universo ! |
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Una premessa...
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Con queste semplici parole, Filippo ha iniziato a inviarmi, per posta elettronica, alcune sue fotografie ed alcune bellissime poesie. Tutto era cominciato durante il convegno GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna) in un week-end di metà giugno 2007 (ora appena concluso), in quel di Sondrio in Valtellina a cui avevamo partecipato con molti altri soci e simpatizzanti. |
Testi e Foto di Filippo Crudele |
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E-mail: filippo.crudele@libero.it |